Vajont, 9 ottobre 1963. Orazione civile


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Anno 1997
Regia Gabriele Vacis
Cast Marco Paolini

DVD Warner Bros / Medialia / Elleu / RaiTrade
Amazon - IBS
Audio ITA 2.0
Sottotitoli -
Video 4/3 Letterbox
Durata 2h37m08s
Extra Fotogallery, 3 filmati dal repertorio di Rai Teche

Si tratta dello spettacolo teatrale di Marco Paolini sulla tragedia del Vajont,andato in onda su Raidue in occasione del 34° anniversario del disastro

Alcune info sul disastro del Vajont:
http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_del_Vajont

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visto qualche anno fa quando lo hanno riproposto in tv

all’inizio ero molto perplesso su come sto tizio vestito di nero, praticamente senza scene, costumi o altro potesse tenere l’attenzione del pubblico senza provocare un’ondata di narcosi collettiva

dopo un’oretta ero scioccato di come pendevo dalle sue labbra e non ero manco lì ma seduto davanti alla televisione

tragedia ovviamente dolorosisssima, raccontata in modo molto particolare che istiga lo spettatore a commuoversi ma soprattutto a riflettere, e non mancano perfino momenti in cui si sogghigna, tipo la storia delle bestemmie depenalizzate a supporto dei periodi grammaticali

lui veramente un drago, vero è che un certo tipo di monologhi non è molto diffuso nel panorama italiano, ma vajont sembra veramente irraggiugibile

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Eh, Paolini è davvero bravo e questa sua performance lo dimostra. Peccato che queste cose, come diceva Pier, qui da noi non “tirino”, anche se c’è da dire che il bravo Paolini un suo piccolo spazio in tv è riuscito a ricavarselo.
Comunque m’è capitato innumerevoli volte di passare per Longarone e ammetto che vedere sulla destra, in fondo all’ampia vallata, quella “piccola” diga e immaginarsi l’ondata che l’ha scavalcata è davvero un qualcosa che mette addosso tristezza e angoscia.

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Visto svariate volte, le parole non bastano per descrivere quanto sia bella l’orazione civile, dico solo che dovrebbero mostrarla nelle scuole.

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Rivisto anch’io recentemente dal dvd dopo averlo visto in tv, non dall’inizio.
Ricordo che quella volta (era il ‘97) mi imbattei per caso sul programma di RaiDue senza saperne niente e non capivo che razza di spettacolo fosse. C’era questo tipo (mai visto prima di allora) che parlava di fronte alla diga del Vajont e faceva battuta un po’ da cabarettista. La gente infatti rideva e si divertiva. Non ne capivo il senso e rimasi a guardare lo spettacolo, decisamente perplesso.
Ma avevo solo beccato uno dei momenti leggeri del monologo e infatti poco dopo tutto è rientrato nei binari prestabiliti con un racconto documentatissimo e appassionato delle fasi che hanno portato al disastro. E lo vidi fino alla fine, colpito (e affondato) dal crescendo drammatico che culmina nel finale col racconto, breve ma efficace, della catastrofe vera e propria.
E il silenzio che lo accompagna è davvero notevole.

Rivedendolo dall’inizio devo dire che non perde la sua forza. Certo, due ore e mezza sono tante ma Paolini riesce a farle passare bene. Io personalmente avrei sforbiciato qua e là qualche momento di alleggerimento nella prima parte ma ripensandoci credo che fossero necessari per creare un clima di complicità col pubblico e per fare in modo che seguisse il monologo fino alla fine.

Bello, comunque, nulla da dire, bella la location, buona anche la regia televisiva (peccato solo quando, verso il finale, mentre vengono inquadrati gli spettatori commossi che piangono o che comunque solo visibilmente emozionati, si indugi su una ragazza che si sta addormentando…).

Il dvd è quello che è, una copia 1:1 della trasmissione tv, con tanto di pausa tra i due atti e con le sovrimpressioni che accompagnavano la diretta. Manca solo la pubblicità in mezzo e il logo di RaiDue. La qualità è quella che è ma va bene così.

Come extra ci sono tre filmati d’epoca, molto belli e interessanti. Peccato che durino solo tre minuti l’uno. Credo che nelle teche Rai ci sia molto più materiale.
Poi c’è una breve galleria fotografica (con una foto straziante) e qualche extra testuale.

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Si mi ricordo anch’io che lo beccai in tv per caso, e rimasi catturato a guardarlo fino alla fine…il che a vent’anni non è così scontato.

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Uno spettacolo molto bello su un evento molto brutto con i “soliti” e avvilenti contorni politici all’italiana. Paolini davvero bravo a tenerti sul pezzo. Per altro se ben ricordo ha fatto uno spettacolo analogo su un’altra tragedia italiana, Ustica.

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Segnalo questo bel doc, per i tipi di Lost Structures, sulla realizzazione della diga e sul disastro:

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