Avevo programmato questo concerto già da un paio di mesi e la curiosità nel vedere questo gruppo storico e questo chitarrista importantissimo per la storia della musica rock era già grande. In più si sommava la curiosità del vedere il mitico Madison Square Garden e di come sarebbe stato un concerto in america.
E tutto è stato una sorpresa. Arriviamo con un po’ di anticipo ma nemmeno tanto, un’ora. E l’ingresso è agilissimo, niente code, un po’ di gente all’esterno che fuma ma niente casino ai cancelli come sempre succede ai concerti italiani (al forum di Assago ad esempio).
Entriamo e prendiamo posto nelle nostre sedie numerate, le tribune sono semideserte, le sedie sono anche in platea, persino nello “snakepit” di metallichiana memoria che si viene a formare dalla passarella ad S che parte in alto, scende a mo’ di scalinata sanremese (ma senza gradini) e continua il suo giro protraendosi in mezzo alla folla creando appunto questa zona tra palco e passerella in cui ci saranno i megafan immagino.
Il palco è essenziale ma spettacolare, un megaschermo prende tutto il palco e sarà parte integrante dello show. Poi un muro di ampli e una batteria. Il resto pulitissimo, sembra uno studio televisivo o la scenografia di una notte degli oscar ad esempio…
Parte il gruppo di supporto in orario alle 20,00, un cantante R&B piuttosto lagnoso e soprattutto che non c’entra nulla coi Van Halen.
Nel cambio palco appaiono 2 dirigibili siglati VH che girano nell’arena cercando di intrattenere la gente.
A 10 minuti dall’inizio il pubblico ancora non è entrato del tutto, anzi gli spazi vuoti in tribuna e platea sono ancora molti. Sono tutti sotto le tribune a sbaghinare e a bere birra. All’inizio del concerto però il Madison è pieno come un uovo. Partono subito alla grande con You Really Got Me. Di seguito posterò la scaletta. Molta gente guarda il concerto dal telefonino. (???) Non riprendendolo, ma guardando proprio il concerto come fosse trasmesso in tv. sono dei pazzi, non ho capito se è un servizio acquistabile o si sono connessi alla regia dello spettacolo ma questi qua invece che guardare la realtà davanti a sè guardavano nel loro palmare le immagini riprese dalle telecamere. Eddie è in forma smagliante, David Lee Roth è un tamarro di prima categoria ma sa di essere divertente e si diverte pure lui. La voce non è quella di un usignolo, ma fa la sua parte di bravo entertainer. E’ un piacere sentire Eddie che riffa, assola, fa tapping, fa fischiare la sua 6 corde, il tutto con grande pulizia e enorme naturalezza. E’ davvero uno dei chitarristi più grandi perchè nonostante sia da solo riempie quanto 2 chitarre che di solito nel metal sono la norma.
Il concerto vola, ed è buon segno, sintomo di uno show mai noioso, senza pause con grande senso dello spettacolo. Anche i miei compagni di viaggio che di certo non conoscevano il gruppo, se non Jump, si sono divertiti tantissimo. Tantissimi i nerd che facevano air guitar, qualche metallaro nostalgico, molta gente comune e pochi kidz, lasciamo che vadano a vedere i my chemical romance… Arriva l’assolo di Eddie e tutti sono in estasi, lo schermo gigante mostra una inquadratura macro delle mani ed è incredibile, quell’uomo è leggenda, non will smith!
Gran finale con coriandoli, microfono gonfiabile gigante, palla da discoteca sulle note di Jump. Tutti escono soddisfatti e pure io, consapevole di aver visto uno show molto americano e per certi aspetti patinato ma proprio per questo diverso dai concerti rock tradizionali che sono abituato a vedere. Chi si aspetta sudore, sporcizia, pedaliere, ampli sgangherati e poche pugnette potrebbe rimanerne deluso ma il bello è proprio nella varietà che i concerti rock possono offrire e un concerto del genere mancava nel mio carnet.
Di seguito la scaletta del concerto.
- You Really Got Me (from Van Halen, 1978)
- I’m the One (from Van Halen, 1978)
- Runnin’ With the Devil (from Van Halen, 1978)
- Romeo Delight (from Women and Children First, 1980)
- Somebody Get Me a Doctor (from Van Halen II, 1979)
- Beautiful Girls (from Van Halen II, 1979)
- Dance the Night Away (from Van Halen II, 1979)
- Atomic Punk (from Van Halen, 1978)
- Everybody Wants Some (from Women and Children First, 1980)
- So This Is Love? (from Fair Warning, 1981)
- Mean Street (from Fair Warning, 1981)
- Pretty Woman (from Diver Down, 1982)
- Drum Solo
- Unchained (from Fair Warning, 1981)
- I’ll Wait (from 1984, 1984)
- And the Cradle Will Rock (from Women and Children First, 1980)
- Hot for Teacher (from 1984, 1984)
- Little Dreamer (from Van Halen, 1978)
- Jamie’s Cryin’ (from Van Halen, 1978)
- Ice Cream Man (from Van Halen, 1978)
- Panama (from 1984, 1984)
- Guitar Solo (incl. “Women in Love” intro, “Cathedral”, “Eruption”)
- Ain’t Talkin’ 'Bout Love (from Van Halen, 1978)
Bis
- 1984 (from 1984, 1984)
- Jump (from 1984, 1984)