Vasto: L'uomo della strada fa giustizia

Vicenda che sembra uscita dalla penna di Dardano Sacchetti, e invece è successa realmente:

http://www.repubblica.it/cronaca/2017/02/01/news/vasto_marito_smargiassi_vendetta-157385180/

In estate un ragazzo di 21 anni passa in auto col rosso e travolge una donna in scooter, uccidendola. Non era ubriaco e non è scappato, per completezza.

Ieri il vedovo di lei ha aspettato il ragazzo fuori da un bar e lo ha ammazzato con 3 colpi di pistola. Poi è andato al cimitero ed ha lasciato la pistola sulla tomba della moglie e si è costituito.

ho letto e non so che dire, se non che molta gente farà cortocircuito tra la bocca e il buco del culo a proposito di 'sto fatto.

storia tristissima dall’inizio alla fine, su cui c’è veramente molto poco da dire

se non che (col senno di poi) forse nessuno è stato in grado di intercettare la rabbia che aveva in corpo il tipo che ha ucciso l’altro, e che l’altro (sempre col senno di poi) forse avrebbe fatto bene a scusarsi e poi sparire in un altro continente

Impossibile commentare se non si conoscono i dettagli del caso.
All’inizio la notizia mi ha generato una serie di sentimenti più o meno contrastanti, la pistola lasciata sulla tomba della moglie ha aggiunto quel romanticismo tragico a tutta la vicenda e forse su questo dobbiamo soffermarci. Io non credo che lo abbia fatto per una forma di giustizia, come non credo assolutamente che lo abbia fatto per una sfiducia totale nei confronti della giustizia ufficiale. Un gesto di una persona disperata, un uomo che ha perso la moglie sposata da pochissimo e con un bagaglio di progetti pronti da attuare ed immediatamente buttati in una notte.

Tutti i commenti sull’assenza dello stato, su una giustizia lenta e burocratica sono a mio avviso del tutto fuori luogo, frutto di una mentalità rabbiosa e staccata dalla realtà.

Non mi sento di doverlo criticare ne tanto meno di lodare il suo gesto, non conosco i dettagli dell’incidente ma sembra che si è trattata di una fatalità provocata dal gesto assurdo di un coglione, ovviamente è un atto criminale da condannare duramente, ancor troppa gente non ha idea di come un automobile possa diventare un’arma in piena regola.
Poi c’è da sapere anche quale tipo di atteggiamento ha assunto dopo aver provocato l’incidente, se girava tranquillo in città (Vasto non sarà grandissima), se continuava a guidare incurante di tutto…

Questo credo di no, quando si è sotto processo per omicidio stradale la patente te la tolgono e le fai ciao ciao per almeno un anno.

Ecco, stavo per scriverlo. Ho appena letto questa intervista http://www.repubblica.it/cronaca/2017/02/03/news/vasto_parla_il_padre_di_italo_abbiamo_scritto_alla_famiglia_di_roberta_non_ci_hanno_risposto_-157468439/

Sarei curioso di sapere chi ha fatto partire questa campagna di odio come la chiamano…

Ma soprattutto frutto del continuo martellare con cui da più di trent’anni una fetta della società civile sta distruggendo il senso dello stato, tra un “e io pago”, un “condividi se sei d’accordo” e un “bau bau micio micio”

Questa è una di quelle situazione, purtroppo drammatiche, dove se ti “schieri” da una parte, sbagli comunque. I fatti sono che una ragazza per colpa di una scelta scellerata (passare col rosso) non c’è più, ed un ragazzo, per colpa di un’altra scelta scellerata (uccidere per rabbia/vendetta/risentimento o quel che è stato), non c’è più. Il resto sui giornali rischia di essere più argomento da tabloid domenicale inglese che di una discussione costruttiva.

A me han fatto semplicemente orrore e schifo i commenti vigilantisti da social, con applausi all’assassino e inviti a conferirgli una medaglia. Come se l’investitore fosse un killer spietato da b-movie americano anni 80. Ai funerali dell’ucciso c’era anche il fratello della ragazza che investì, forse un po’ umana pietà è ancora possibile.