Veleno - I presunti pedofili satanisti della Bassa Modenese

Non so quanti di voi abbiano avuto modo di ascoltare le sette puntate di quest’inchiesta giornalistica pubblicate da Repubblica alla fine dell’anno scorso.
Trattano una storia allucinante (e della quale, inspiegabilmente, si è parlato pochissimo) avvenuta alla fine degli anni '90 in alcuni paesi della provincia di Modena (Mirandola, Massa Finalese e dintorni) dove si parlava di una fantomatica setta satanica che la notte portava via i bambini dalle loro case per portarli nei cimiteri dove si consumavano abusi di ogni tipo che culminavano addirittura in sacrifici umani. Tanti bambini sono stati strappati via alle proprie famiglie a causa dell’inchiesta giudiziaria che ne è conseguita e tanti genitori hanno così perso i loro figli.

I bambini raccontavano di messe nere durante le quali venivano uccisi e torturati i bambini delle famiglie più povere (con la complicità di maestre e genitori) i cui corpi venivano poi buttati nel fiume, con un prete che assisteva e un maestro di scuola che si improvvisava operatore riprendendo gli abusi sui bimbi per poi rivendere i filmati.
C’è stato un interminabile processo (gestito in maniera quantomeno grottesca) e alla fine è venuto fuori che era tutto falso, che erano tutte bugie dette dai bambini (ovviamente imbeccati, come si capisce alla fine dell’inchiesta in un crescendo drammatico davvero devastante).
Tantissime famiglie rovinate e distrutte per nulla, vite devastate per un’isteria collettiva (con responsabili ben precisi, però) che ha seminato solo dolore.

Mi sono avvicinato a questo podcast con una certa diffidenza (gli autori provengono da Le Iene che per me non è proprio garanzia di qualità) ma mi sono ricreduto presto, questo tipo di narrazione mi ha conquistato e coinvolto rapidamente e anche se ci sono alcuni momenti in cui la deontologia professionale va a farsi friggere mi è sembrato un ottimo lavoro, una storia che mi ha colpito molto.

Se siete interessati trovate tutte le puntate qui assieme a vari approfondimenti e altro materiale:
http://lab.gruppoespresso.it/repubblica/2017/veleno/?ref=RHRD-BS-I0-C6-P12-S1.6-T1

Ripeto, è una storia allucinante e molto disturbante, da non prendere alla leggera.

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Fatti del genere sono tutt’altro che rari, vedi il caso in America che ha ispirato il film di Amenabar. In realtà, gruppi di satanisti dediti alla pedofilia ce ne sono (mi viene in mente un processo per abuso di mionori in Inghilterra, negli anni 80; in Italia si parlava addirittura di gente pronta a pagare cifre enormi per sverginare una ragazzina nel corso di una messa nera, ma qua non so se ci fossero prove concrete). In effetti, il sesso è una costante in questi riti e già nel Medioevo il principio era praticare tutto ciò che la società e la religione cristiana condannavano (sesso con minori, sodomia, incesto e bestialità varie). I sacrifici umani, invece, son sempre stati rari (esiste qualche caso storico famoso; se parliamo di Satanismo contemporaneo, ogni tanto si verificano fattacci tipo quello delle Bestie di Satana, eccessi criminali legati a quello che Massimo Introvigne definisce “Satanismo acido”).

Ehm mi sa che non hai capito il cuore del problema…

Non esisteva nessuna setta satanico/pedofila nel modenese. Non è mai esistita. I bambini (puntualmente imbeccati) hanno mentito raccontando questa storia assurda che poi si è allargata a dismisura coinvolgendo sempre più famiglie a cui sono stati portati via i figli sulla base di illazioni totalmente infondate.

È questo il vero orrore della storia. Una bugia che, con una sorta di terribile effetto valanga, è diventata qualcosa di incontrollabile che ha distrutto le vite di tantissime famiglie totalmente innocenti.

Questa menzogna fatta circolare ad arte tramite dei bambini aveva uno scopo vero e proprio? Nel senso, si prefiggevano di ottenere ciò che è successo, altro, niente di tutto questo?

È una storia complessa e delicata. Tra le varie cose lo svopo di quest’assurdità era proprio quello di portar via i bambini alle famiglie per poi darli ad altri. L’ultima puntata del podcast spiega molte cose e presenta dei personaggi davvero detestabili.

Ricorda un po’ alla lontana il caso - più recente - di Rignano, nel Lazio.

Veramente, non hai capito tu: ho citato il film di Amenabar che parla proprio di un clamoroso processo basato su prove rivelatesi bufale, frutto di isteria di massa. Ciò non toglie che sia facile credere a queste accuse, perché ho sottolineato per dovere di cronaca che gli atti di pedofilia in alcuni circoli satanici sono comuni; già se le accuse tirano in ballo pedofili e sacrifici umani assieme c’è da dubitare, tante accuse di questo genere si son rivelate prive di fondamento. In America esiste (o esisteva, adesso non so) una sezione della pèolizia chiamata “cult cop”, ovvero agenti che si occupavano di presunti crimini legati alle sette sataniche. La documentazione su cui si basavano simili accuse erano un cumulo di stronzate: dai giochi di ruolo e le tavole ouija al “rock satanico”, senza contare che alle testimonianze dei mitomani si aggiungeva il credo religioso di alcuni degli investigatori, portati a credere per principio a certe cose. Peraltro, come dicevo, qualche fattaccio autentico di cronaca nera legato al satanismo ogni tanto è saltato fuori davvero: veramente rari i casi di omicidio rituale, frequenti quelli di pedofilia. Negli States, c’era stata perfino un’inchiesta volta a stabilire se dietro una serie di abusi su minori non si nascondesse una setta che usava l’occulto come paravento per attività più sordide, visto che le organizzazioni pedofile ci sono davvero. Un prete che aveva testimoniato fu trovato morto nella sua chiesa, sgozzato. Era amico del celebre e discusso esorcista Malachi Martin.
Diciamo che se un’inchiesta coinvolge un’intera comunità, arrivando a sostenere che tutti gli abitanti siano adoratori del demonio, è facile intuire la follia galoppante di chi ha mosso le accuse.


ps. Aggiungo che le false accuse a presunti pedofili sono a mio avviso un fatto più frequente di quanto si creda, anche senza tirare in ballo il culto del diavolo. Il celebre processo per le violenze dell’Asilo Flaminio o come si chiamava era veramente ambiguo, quanto a risvolti e retroscena. Ciò non toglie che certe cose accadano, indi è facile sbagliarsi e lasciarsi prendere dall’emotività.

Ah, ecco, avevo frainteso io, sorry (e dire che il film di Amenabar credo pure di averlo visto e persino commentato qui sul forum ma non ricordo NULLA). Avevo inteso che tu stessi ribadendo che il legame tra pedofilia e sette sataniche non fosse poi così raro.

Comunque in questa storia alla fine salta fuori una specie di movente abbastanza preciso, con colpevoli abbastanza ben identificabili anche se, per ovvi motivi, non vengono fatte accuse esplicite. Certe registrazioni degli interrogatori dei bambini fanno davvero sudare freddo per i metodi subdoli e contrari a qualsiasi deontologia che venivano usati per far dire a piccoli cose che in realtà non pensavano e che nemmeno capivano.

Guarda, io avevo visto il video girato dalla mamma di una delle bambine dell’asilo sopracitato. Era terrificante, soprattutto considerando che la donna lo aveva fatto in buona fede: era talmente ossessionata dall’idea che la figlia fosse stata violentata da costringerla a fornirle le risposte che voleva sentire, la piccola le dava ragione semplicemente perché percepiva cosa la mamma realmente si aspettava da lei. E’ facilissimo plagiare un bambino, figuriamoci se chi conduce l’interrogatorio è in mala fede poi.

Sul sito di Repubblica oggi c’è la notizia di una bidella 64enne che si è suicidata, in Sardegna, perché accusata di molestie da una bambina di 4 anni.

Gli inquirenti hanno svolto indagini, la cosa risale a 2 anni fa, e non è emerso assolutamente niente. Resta però la parola della bambina.

In sostanza la tua vita, se lavori a contatto con i bambini, può essere distrutta completamente solo e soltanto per la parola di un bambino di 4 anni. Che chiaramente potrebbe anche dire la verità, questo è pacifico e non si può escludere.

Certo che il potere che hanno questi bambini è terribile. E mi spinge a qualche riflessione scomoda.

Più che il presunto potere dei bambini, emerge l’incapacità di noi adulti di comunicare con loro e soprattutto di ascoltarli. Un tempo le accuse di questo tipo cadevano nel vuoto, si partiva dal presupposto che i bimbi inventano tante cose (peraltro vero) e quindi i pedofili la facevano franca; quando è emersa la tragica verirà di tante inchieste sulle molestie, si è passati all’eccesso opposto ed è partita la caccia alle streghe. Un po’ com’è successo con gli scandali sessuali hollywoodiani: prima era “normale” andare a letto col produttore porcaccione per fare carriera, mo’ che è partito il #metoo un’accusa senza prove ti rovina la carriera, senza neanche passare dal tribunale.


Poi naturalmente c’è il fatto che siamo tutti un po’ forcaioli e se ti accusano di qualcosa, la tua reputazione è rovinata prima ancora che sia iniziato il processo.

È uscita oggi una puntata extra: https://lab.gedidigital.it/repubblica/2017/veleno/index.php?ref=RHPPRT-BS-I0-C4-P1-S1.4-T1

Acoltato anch’io, agghiacciante. Il caso me lo ricordavo bene, l’evoluzione no. Un plauso alla troupe di Veleno che ha riaperto la questione, e pare pure il processo. Grazie a Giorgio per aver postato questo, anche se come podcast non è proprio leggero.

In realtà è vero l’opposto. La pedofilia è più un caso isolato e personale che qualcosa di legato alle sette. Il delirio della Bassa Modenese deriva proprio da questo Satanic Panic nato ai primi degli anni 80 negli USA, a partire dal famoso caso McMartin, e diffusosi poi a macchia d’olio in vari paesi, tra cui Regno Unito e successivamente anche in Italia, anche grazie a pseudo conferenze sulla questione. Il modus operando era sempre lo stesso, i deliri dei bambini della Bassa sono simili a quelli degli USA o UK, gli “imbeccamenti” da parte degli assistenti sociali i medesimi. Purtroppo all’epoca non c’era Internet ed era molto più difficile collegare tutti questi eventi lontani nello spazio. Ma il tutto venne fomentato (e in Veleno ben lo spiegano) da psicologi e assistenti sociali da 3 soldi, oltre da un libro (Michelle Remembers) poi risultato falso.

A 1996 investigation of more than 12,000 allegations of satanic, ritual and religious abuse resulted in no cases that were considered factual or corroborated

Almy, io intendevo che è “abbastanza frequente” in riferimento ai casi di mitomania, non che sia frequente incontrare satanisti che s’inculano i bambini. Fermo restando che qualche caso esiste, non è neanche raro storicamente visto che il principio del sabbah e della messa nera è celebrare tutto ciò che la società condanna (indi anche pedofilia, incesto eccetera). Diciamo che agli occhi di tanti cristiani l’associazione satanismo e pedofilia/ omicidio rituale/ crudeltà sugli animali/ eccetera è scontata, quando la realtà è meno allarmante di quanto si creda.

Achtung! Non solo la serie ha avuto un seguito come docufilm su Prime, ma oggi esce una notizia bomba:

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Finito l’altra sera, molti non hanno apprezzato la serie documentario perché da troppo spazio alle famiglie affidatarie, a Foti e alla psicologa Valeria Donati. A mio avviso invece la scelta è ottima, a patto di aver ascoltato prima il podcast, ovviamente. Perché è naturale che le famiglie affidatarie, a cui è stato raccontato degli abusi, ormai restino nella loro convinzione, così come la maggior parte (ma non tutti) dei bambini. La Donati è disarmante nella sua candida convinzione di aver fatto tutto il bene possibile, e non si rende conto della differenza tra diversi tipi di abusi: da genitore, succede di urlare ai figli o mollare qualche scappellotto, ma sguinzagliando mastini come la Donati o Foti 3/4 delle famiglie italiane vedrebbero i loro figli portati via. Il dramma di tutta questa vicenda è questo, un comportamento sciagurato e maldestro degli assistenti sociali, e gli organi inquirenti che non hanno fatto il loro lavoro, condannando decine di persone senza uno straccio di prova.