Regia/Director: Giovanna Gagliardo
Soggetto/Subject: Giovanna Gagliardo
Sceneggiatura/Screenplay: Giovanna Gagliardo
Interpreti/Actors: Nicole Garcia (Francesca), Maria Ilva Biolcati [Milva] (Veronica Marini), Heinz Bennent (Giancarlo, il marito di Francesca), Massimo Serato (consigliere), Claudio Bigagli (Giuseppe Valmarenco), Girolamo Marzano (segretario), Adele Aste, Carlo Cartier, Rita Frey, Adele Cristina Rinaldi
Fotografia/Photography: Camillo Bazzoni
Musica/Music: Pino Donaggio
Costumi/Costume Design: Danda Ortona
Scene/Scene Design: Francesco Bronzi
Montaggio/Editing: Roberto Perpignani
Suono/Sound: Massimo Loffredi
Produzione/Production: RAI-Radiotelevisione Italiana (Rete 2), Tangram Film
Distribuzione/Distribution: Academy Film Distribution
censura: 78561 del 09-02-1983
La 1^ sezione della Commissione di revisione cinematografica, esaminato il film (…) esprime parere favorevole per la concessione del nulla osta di proiezione in pubblico, senza limiti di età e per l’esportazione.
Ancora inedito in dvd, circola una registrazione da vhs greca.
9 dicembre, 4:35, Rai Movie.
Domanda ingenua: qualcuno sa dove si può vedere questo film? Leggo al primo commento (ormai datato) di una registrazione da vhs greca ma in giro non ho trovato nulla…
Mamma mia, una palla micidiale sotto ogni punto di vista. Classico film due camere e cucina di quelli che hanno allontanato il pubblico dal cinema italiano. Puzza di Articolo 28 già dal manifesto. Uno di quei film in cui i doppiatori fanno il doppio del lavoro degli attori. Infatti non si capisce la presenza di attori stranieri, pur bravi, per un film che non è neanche una co-produzione. Ovviamente Milva recita con la sua voce ma gli altri due protagonisti considerando poi che fanno personaggi italiani dovevano doppiarli per forza. Non credo neanche esista una versione che non sia quella in italiano. Scrivo questo perché il film lo vidi al cinema, incuriosito dalla presenza di Milva tutto sommato sprecata, e mi ricordo che fu uno dei pochi film in cui mi alzai prima della fine tanto lo trovai pesante. Strano che lo presentarono a Berlino e non a Venezia visto che questo tipo di film in genere non se li lasciava sfuggire. Proprio per chi si vuol far del male.
