Quella scena che hai citato,assieme ad almeno altre 6 non sono farina del sacco di Grimaldi.
Si riconosce in effetti un certo stile tendente al ridicolo. Scommetto che anche la scena del filtro d’amore a base di pelo pubico femminile è una trovata grimaldiana
Che effetto vedere il mio concitttadino celeste con i capelli (già diradati per la verità)! Recitazione coppoliana direi.
Ricordo male o la scena del pollo arpionato è presente in “I ragazzi della roma violenta” di Savino?
Bello lercio, ultralurido, ho provato parecchio disagio nel vederlo, nello stile dei sottoprodotti polizieschi 70s che amo tanto. Celeste è agghiacciante, Palermo di notte pare la Hong Kong di Ringo Lam. Più Renato Savino che Marco Risi, ovviamente. Non mancano dialoghi aberranti e la citazione finale di Jung (vera? presunta? devo controllare) grida comunque vendetta. Però la visione soddisfa, nel cinematograficamente orrendo panorama italiano degli anni novanta questo diamante grezzo che sembra uscito dagli anni '70 merita comunque la visione.
Dovrebbe essere uscito in dvd:
http://www.negos.it/myProducts.aspx?vendor=5801302&c=8056&meta=DVD+SICILIANI
Dopo avere rivisto in toto in una giornata particolarmente positiva ed ispirata Mery per sempre e ragazzi fuori ho voluto continuare a farmi male guardando questo a me sconosciuto prima di allora Vite perdute con come protagonista assoluto la star neomelodica partenopea Gianni Celeste supportato dall’espianto quasi totale del cast di Mery per sempre e Ragazzi Fuori. Il film dovrebbe essere del 1991/92
Siamo a livelli eccelsi quanto terrificanti di trashume e luoghi comuni su mafia meridione e vita di strada , ma tutto sommato a me ha divertito, le scene violente non mancano e ci si diverte pensando che doppiatori di prestigio abbiano dato voce allo sesso Celeste e al commissario barbuto. Il tutto con ambientazioni terribili di periferia e condito con le hits del cantautore e di Nino d’Angelo.
Curiosità : Il fratello di Natale di Mery per sempre interpreta un personaggio che è tutto l’opposto del remissivo e regolare lavoratore contro la criminalità , King Kong non è così brutto e Maurizio Prollo anzichè fare la fuiuta fa il pappone.
Uscì in sala anche qui a Trieste, maggio o giugno 1992. A tutt’oggi, nonostante sia passato più volte in tv (terza-quarta serata, ovviamente), non ho mai avuto il coraggio di vederlo. I giovani siculi, apprezzati nei due film di Risi, caduti nelle “fauci” del figlio di un mega boss mafioso è un’idea TROPPO ripugnante, e non bastano eventuali DISvalori trashistici a darmi la forza…
ma il greco in questione era figlio o nipote di un altro famigerato greco?fantastico
Già detto più volte. Era figlio di Michele, famigerato Padrino…
detto il papa di cosa nostra…si lo ricordo .vabbuo ma il figlio magari è una brava personcina su,han dato anche 21 milioni al faccione biondo !vabbe perla del trash ,mi è piaciuto cmq