W Django!

la villa e’ la stessa di tantissimi altri film di quel genere chissa’ se darth ha capito dove si trova

una cosa veramente bella del film secondo me e’ la donna della scena iniziale :wink:

La villa e la Mussolini o Tecnopolo Tiburtino, a pochi passi dagli ex Elios studios a Roma.

Visto ieri nell’orrendo dvd Dagored, il cui master, tagli a parte, e` veramente da denuncia (e ci si lamentava dei Shendene). Cio ovviamente non apporta beneficio al film, ma dubito che un master migliore potesse migliorare questo tipo di prodotto. Set poveristico al limite del deprimente, attori spesso cani, scene ripetute e riprese alla dog’s dick (vedi continua zoomata sulla campana ripetuta ad libitum), trama scopiazzata da altri classici del genere, il povero Steffen che non sa che pesci pigliare. Le battute sono tirate per i capelli, e fanno sembrare i Provvidenza dei capolavori di comicità. A mio avviso, 1h e mezza buttate. Unica cosa da salvare le belle musiche di Umiliani.

Visto proprio stamattina, anch’io nel dvd Dagored (sia l’audio sia il video sono molto scadenti) e poi mi sono accorto manca la scena dell’uccisione della moglie di Django (mi pare dovesse essere la sequenza pre-titoli)… il film comunque è guardabile, grande come sempre Anthony Steffen…sono d’accordo sui set davvero poveristici…

Dico anch’io la mia su questo film appena visto. Ho apprezzato i titoli di testa con quei contrasti rosso-blu, molto spaghetto-style, poi le musiche di Piero Umiliani, squillanti e ben orecchiabili, acrobati formidabili (forse i veri protagonisti del film, come il grande Cianfriglia). Riguardo Steffen? Non è certo la sua interpretazione migliore comunque bisogna rendergli merito per la sua grande presenza scenica che spesso domina le inquadrature con la sua parvenza cupa e un pò torva (non come Franco Nero, ovviamente, nonostante il titolo abbia un ben noto richiamo). Le scenografie sono ridotte un pò all’osso…piu’ per economia che per scelta (in Mannaja era un valore aggiunto,qui no!). Il registro timbrico del film varia fra il dramma (omicidio all’inizio del film) e il comico (tipo le battutine presenti qua e la). Un prodotto perfettamente “Mulargiano” :wink: Interni alla Elios e Villa Mussolini.

Modesto ma simpatico “Django” apocrifo sul tema della vendetta(anche qui,come nell’originale,l’eroe deve vendicare la morte della moglie)con richiami a “Per qualche dollaro in più”(il carillon del protagonista),“Il buono il brutto il cattivo”(la coppia di finto bounty killer e finto fuorilegge) e"Da uomo a uomo"(la vendetta compiuta con l’aiuto di uno degli assassini).Non mancano inoltre ingenuità storico-geografiche:troviamo una anacronistica automobile e a Tucson,in Arizona,vengono posti i soldati messicani del generale Diaz.Valida l’interpretazione di Steffen e soprattutto di Onorato ma il resto del cast è debole e poveristico.Ottime musiche di Umiliani.Godibile.
Doppiaggio:
Anthony Steffen: Pino Locchi
Glauco Onorato: Ferruccio Amendola(fu una scelta del regista per punire l’attore che si era rifiutato di interpretare alcune scene d’azione)
Stelio Candelli: Luciano De Ambrosis
Cris Avram: Carlo Alighiero
Esmeralda Barros: Flaminia Jandolo
Simone Blondell: Micaela Esdra
Donato Castellaneta: Vinicio Sofia
Riccardo Pizzuti: Gianni Marzocchi
Amerigo Leoni: Alessandro Sperlì
Remo Capitani: Arturo Dominici
Benito Stefanelli(non accreditato): Daniele Tedeschi

Io non lo trovo poi così brutto: Certamente l personaggio e usurato e i mezzi scarsi, ma devo dire che non ho fatto fatica ada arrivare alla fine. Gradevole