Il primo film sui lupi mannari è anche uno dei migliori IMHO. La storia ha un sapore pulp alla EC comics: un botanico è nel Tibet per cercare una fantomatica pianta che sboccia alla luce della luna; la trova, ma viene ferito da un essere misterioso. Al suo ritorno in America, l’uomo scopre di essere un lupo mannaro e l’unico antidoto è la rarissima pianta tibetana, esemplare che ha portato con sè. Ma ad ambire agli effetti curativi del vegetale c’è anche una figura misteriosa, che altri non è che il licantropo che aveva ferito il protagonista in Tibet. Favolosi i particolari della mitologia: la pianta che cura temporaneamente la licantropia, la luna piena che causa la trasformazione (tradizione che è rimasta nel mito del lupo mannaro), il fatto che la bestia tende ad uccidere una persona amata. C’è anche una scena in cui il lupo mannaro va allo zoo a trovare i lupi, come in Un lupo mannaro americano a Londra. Visto in bluray, è presente nel cofanetto Wolfman complete legacy collection.
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Bello, lo preferisco al classico L’Uomo lupo che gli è posteriore. Ma l’idea della pianta è un’invenzione hollywoodiana o le leggende sui licantropi la menzionano davvero?