White House Down - Sotto Assedio (Roland Emmerich, 2013)

Dopo aver visto anche Sotto Assedio, posso tranquillamente dire che ho l’opinione opposta di almayer, nel genere “americanate sborone” Attacco al Potere di Fuqua stravince su tutti i fronti. Emmerich, purtroppo per lui, è molto costante nel suo modo di dirigere i film, i difetti che ha - almeno, quelli che a mio parere sono tali - ci sono sempre, mai che salti un turno. Montaggio iper serrato, approfondimento un po’ (giusto un po’) superficiale dei personaggi, tentativo maldestro di fondere parentesi comicarelle con dei momenti di adrenalina pura, meccanismi ben oliati ma ripetitivi e mai veramente originali, personali, creativi. Formalmente i film di Emmerich sono uno spettacolo per gli occhi, ma quando hai finito le 2 ore e passa di minutaggio (Indipendence Day, Godzilla, The Day After Tomorrow, 2012), non rimane quasi niente, neve al sole, solo boom…kaboooom…sbradataaaang!! Il Patriota è forse l’unico suo film che mi abbia convinto pienamente.

Anche se a tratti le due pellicole si ricordano moltissimo, con eventi e situazioni narrative simili, persino scene simili, Fuqua si intesta un film assolutamente più coinvolgente, brillante, efficace, cazzuto. Tanto per cominciare Emmerich fallisce sugli attori; Jamie Foxx presidente - un po’ imbranato - degli Stati Uniti non rende per niente, Foxx è uno che deve essere il protagonista dell’azione; lo sparring partner (a tratti quasi comico) proprio no. Channing Tatum ha il carisma di un merluzzo impanato; fisicatissimo, per carità, ma al di là del fatto che fa le sue scene in prima persona senza stuntman, non regala molti altri motivi di interesse. James Woods si impantana in uno dei peggiori ruoli della sua carriera, svogliato lui, senza spessore il personaggio. Il manipolo di cattivi è preso pari pari dall’album delle figurine Panini dei villain di serie B (quando nel film viene letta la loro “scheda tecnica” c’è da sbellicarsi). Richard Jenkins (lo speaker della Casa Bianca) e Maggie Gyllenhaal (Servizi Segreti del Presidente) sono ottimi attori, ma certo il ruolo non li aiuta e fanno quello che possono.
In parole povere, Gerard Butler, Morgan Freeman, Aaron Eckhart e Angela Bassett se li bevono tutti a colazione. Emmerich si mette in testa di creare il “dynamic duo” con Foxx e Tatum, e secondo lui sono al pari di Glover e Gibson in Arma Letale, un’alchimia perfetta (sese, come no…). E stendiamo un velo pietoso sul super hacker nerd, simpatico come Vittorio Sgarbi che non trova una bionda under 30 per trascorrere la serata

Nei film di Emmerich è tutto abbastanza piatto, prevedibile, di plastica; anche se ci sono esplosioni incredibili, riprese megatotali e combattimenti iper cinetici, non sfonda, c’è poco da fare, gli manca il tocco magico. Mai i budget faraonici, ma il tocco sì.

Il film di Emmerich non l’ho ancora visto, ma ho l’impressione che Fuqua sia stato più onesto, nel dirigere una storia MOLTO simile: ci ha messo sangue e violenza (il suo infatti è “rated R”, anzichè il PG-13 di “Sotto assedio”), senza paura di autocensure. Aveva molti meno soldi a disposizione (neppure metà budget…), ma la battaglia al botteghino l’ha vinta lui: negli States, quasi 99 milioni contro i 73 del film di Emmerich. Hollywood, impara: il pubblico apprezza i cast ben utilizzati, anzichè esplosioni costose a go-go. Non sempre, eh…

A me non è dispiaciuto più di tanto se lo si prende per quello che è, ossia una cazzatona action che non ha paura del ridicolo, altrimenti ci sarebbe di che disperarsi.
La sceneggiatura è quella che è ma negli ultimi 20 minuti accumula una compilation di cretinate da far impallidire. E il finale patriottico probabilmente farà emozionare gran parte del pubblico americano, ma a casa mia invece ottiene l’effetto inverso, sembra una parodia demenziale.

Concordo sul miscasting. Tatum non ha il minimo carisma e Foxx, oltre ad avere la solita antipatia, non convince mai. James Woods cerca di fare il suo ma è vero che il suo personaggio sembrava scritto da un ritardato.
Però con le scene action ci si diverte abbastanza e vedere la Casa Bianca messa a ferro e fuoco è uno spettacolo quantomeno originale, anche perché la distruzione si spreca.
Brutte invece le scene di combattimento corpo a corpo, per come sono montate, per come sono girate e per i fiacchissimi effetti sonori. Non funzionano proprio, peccato.

Alla fine, con una seria sistemata alla sceneggiatura, sarebbe potuto essere tranquillamente un capitolo di Die Hard, gli ingredienti c’erano tutti.

Comunque mi ha intrattenuto per un paio d’ore in cui volevo proprio vedere qualcosa di leggero e divertente quindi per quello che mi riguarda va bene così.

Ottimo il blu ray, ma vabbeh, con questi film in genere si va sul sicuro.

Ok per quanto riguarda il film di Emmerich, ma…Giorgio, hai visto il film di Fuqua? Ti rimando eventualmente al thread apposito…

Ho il blu ray ma non l’ho ancora visto. È molto possibile che lo veda stanotte se non torno tardissimo, così mi faccio due sere di seguito con la Casa Bianca che esplode! :smiley:

Comunque mi sembra assurdo che questi due film siano usciti quasi in contemporanea trattando praticamente lo stesso argomento. È una coincidenza (sempre che di coincidenza si tratti) davvero pazzesca.

Leggo che questo film di Emmerich è costato sui 150 milioni, davvero troppi per i miei gusti…

In confronto a Sotto assedio, Attacco al potere è… Quarto potere :wink:

Però entrambi condividono una bruttezza inspiegabile della computer grafica.

Eh, è per quello che dico che 150 milioni sono davvero troppi. Ogni tanto ci sono delle scene in CG che fanno realmente pietà, davvero cheap per un film con un budget simile.

Allora ha ragione Dart a dire che in confronto, Fuqua diventa Welles. E, ripeto, non si è tirato indietro nella rappresentazione della violenza, andando qua e là anche sullo splatter…

Recuperato nel (bel) br Sony. Che dire? Emmerich sa sicuramente girare, il ritmo regge per le (comunque troppe, e non tutte indispensabili, anzi) oltre due ore, lo spettacolo c’è…ma in fondo il film è moscio. Tutto appunto “professionalmente corretto”, ma privo di nerbo: si spara tanto, i cadaveri fioccano, però non c’è mai “senso” di crudezza e cattiveria (maledetto PG-13…). Vogliamo parlare poi della fotografia? In sè anche pregevole, ricca di eleganti chiaroscuri, ma sbagliatissima in tale contesto: cazzo, è un filmone tutto azione e sparatorie, mica un fottuto film “artistico” di Greenaway. Evidentemente, dopo “Anonymous” il crucco crede di essere un raffinato “auteur” britannico. Sugli attori: Tatum è pure simpatico, ma non c’ha un briciolo del carisma di un Bruce Willis (così, un nome a caso), Foxx se la cava bene come “clone” di Obama (più basso, ma anche più palestrato…), sprecata la Gyllenhaal, valoroso Jenkins, Clarke mi piace sempre (visto in vari film negli ultimi anni: “Death race”, il manniano “Nemico pubblico”, “Lawless”), nonostante sembri il figlio segreto di…Calderoli (ci avete mai fatto caso?)!! Insomma il migliore del cast è il vecchio Woods, qui finalmente senza fondotinta e capelli pitturati malamente (nel telefilm “Shark”, con tutto quel trucco, pareva un Berlusconi più alto e magro…). Insomma, una sacrosanta conferma: Fuqua e il suo “Attacco al potere” sono il VERO " film sulla Casa Bianca presa d’assalto dai terroristi". Se dovete vederne uno solo, sapete quale prendere…
P.S. A differenza dell’edizione br Notorious, quella Sony è una roba con vari filmati, dietro le quinte, errori sul set. Fin troppo lusso, và. Il finale patriottico? Una cosa che mi ha fatto pensare “Ridatemi il peggior Michael Bay, per favore!!!”. E ce ne vuole per rimpiangere il PEGGIOR Bay, eh. Un’ultima cosa su due personaggi del film, insopportabili: la figlioletta del protagonista, una cessetta saccente che ricordava Mariangela/Plinio Fernando. Ma almeno quest’ultimo faceva ridere, la ragazzina faceva venir voglia di tifare per i “cattivoni”. E per quest’ultima categoria, il film sfoggia uno di quei personaggi della serie “ma come, hanno ancora il coraggio di proporceli?!”: il cervellone occhialuto, zero fisico ma abilissimo col computer, vagamente sadico e forse pure vagamente (mica tanto…) checca. Dio e Madonna…

Ritorno sul film visto che non avevo ancora commentato, e ribadisco quanto precedentemente detto, per me Emmerich se lo magna a colazione il film di Fuqua. Perché partiamo dal presupposto che in entrambi casi la storia sia strampalata, ma se da una parte (Emmerich) non ci si prende sul serio, dall’altra no, si ha una sceneggiatura ad minchiam e si vuol fare pure i seri, ma per favore…

Premesso che il concetto di base è ridicolo in ogni caso, a mio avviso è più plausibile una rivolta interna (Emmerich), rispetto ai cattivoni da barza del film di Fuqua.

Se vado a vedermi un film del genere spengo il cervello e voglio divertirmi, vedi Expandables, e in questo White House Down ci riesce benissimo, anche grazie a Tatum pesce lesso, improbabile salvatore, Foxx cazzone, Woods che pensa di aver organizzato tutto e invece gli va tutto a puttane è divertentissimo. Nell’altro trovavo solo molta supponenza, ma tant’è, ognuno ha visto quello che ci ha voluto vedere, e ognuno ha le sue opinioni.

Direi che relativamente, ride bene chi ride ultimo. Perché per i dati finali entrambi i film sono in fallimento:

Olympus Has Fallen
Total Lifetime Grosses
Domestic: $98,925,640 61.4%

  • Foreign: $62,100,000 38.6%
    = Worldwide: $161,025,640

White House Down
Total Lifetime Grosses
Domestic: $73,103,784 35.6%

  • Foreign: $132,262,953 64.4%
    = Worldwide: $205,366,737

Ovvio, il flop di Emmerich è maggiore. Ma se in casa fa peggio, all’estero lo doppia. Forse i gringo hanno poco gradito l’ironia di Emmerich e preferito i cattivoni koreani, nel film che alla fine è il più patriottico.

Io credo che il film di Fuqua non sia affatto in fallimento, già così. MISTERIOSAMENTE, quello di Emmerich ha incassato RELATIVAMENTE “forte” all’estero, Dio solo sa il perchè. Comunque, grazie a dvd, br e cacchi vari, son convinto che alla fine “Attacco…” comunque guadagnerà di più. L’altro…boh?!
P.S. Il finale con bandiera sventolante c’è in “Attacco…”, e tutto sommato lo accetto. Il vessillo mosso (scopiazzatura, in pratica, di una scena anloga in “The rock”!!) in quello di Emmerich mi sembrava una parodia stile “Scary movie”. Umorismo e autoironia non fan parte del dna del regista tedesco. Escluse certe scene di “Independence day”, s’intende. Ma parliamo del 1996…