Visto Sabato pomeriggio in una sala zeppa di bambini che masticavano, commentavano ad alta voce, insomma una tragedia, e quindi me lo devo rivedere. Ciò non toglie che il film sia perfettamente riuscito, con un Timothée Chalamet bravissimo a rendere un giovane Gene Wilder, ancora ingenuo e speranzoso nel mondo; il film è infatti un prequel, svolgendosi 25 anni prima del libro, in una storia originale ispirata e realizzata con l’estate di Dahl. I personaggi sono tutti godibili, sembra quasi di vedere un crossover tra Dahl & Wes Anderson, ma non sono del tutto inventati, dato che gli sceneggiatori hanno preso spunto da altri racconti di Dahl. Menzione speciale per l’Umpaloompa Hugh Grant, anche lui promosso a pieni voti (e cum laude), cattivissimo e perfetto nella parte. Raccomandato.
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