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Film che è uscito praticamente ovunque tranne che in Italia.
Riuscendo a restare su toni leggeri e scanzonati la pellicola analizza ciononostante in profondità ed in modo accurato una tematica sensibile come quella della sessualità e dell’affettività delle persone disabili.
I due protagonisti sono bravissimi e riescono davvero a recitare col corpo e con gli sguardi, dando tangibilità alle emozioni in tutte le loro molteplici piccole sfumature.
Pablo Pineda soprattutto è un attore nato, stupisce che non abbia fatto nessun altro film dopo questo exploit folgorante. Ma la scelta è sua; ha deciso di dare seguito al suo percorso di studi e di mettersi ad insegnare, invece che recitare. Il film di fatto ricalca da vicino la sua storia personale, egli infatti è stata la prima persona con la sindrome di Down a laurearsi in Spagna, nella fattispecie in Psicologia dell’educazione.