Non so se sia peggio il titolo italiano che fa pensare a un film con Steven Seagal o quello originale in stile commedia-con-suocera, ad ogni modo il poster mette le cose in chiaro:
La suocera c’è, comunque.
Francesca è una giovane vedova, incinta, che si reca in Minnesota per conoscere la madre del suo defunto marito; si trova di fronte una donna dura e scostante, oltre a una ragazza con problemi mentali, di cui ignorava l’esistenza.
Le viene detto chiaramente che non è la benvenuta, eppure non riesce ad andarsene.
Davvero buona la prima parte, più che thriller sembra un horror – quasi un gotico; tensione, misteri e stranezze fino a una scena di parto che non avrebbe sfigurato in “Rosemary’s Baby”.
Quando però il film svela le sue carte (forse troppo presto) non riesce a sfruttare appieno né la minaccia della situazione né i suoi potenziali – solo potenziali – spunti morbosi.
La sufficienza però la merita tutta, e anche il mezzo voto in più.