23/10/1966 e la morte di Paul McCartney

http://musica.temi.kataweb.it/category/almanacco/?ref=rephpsp4

In uno dei tanti libri sui Beatles che ho letto -non ricordo esattamente quale- c’erano parecchie pagine dedicate al mito della morte di Paul…soprattutto il libretto fotografico allegato al Sergent Pepper era strapieno di riferimenti. Una cosa molto interessante, finché non si prende sul serio ovviamente…lì subentra la patologia

Non dimentichiamo i vari messaggi by Lennon all’interno del “Doppio Bianco”…

Sì anche nel white album c’è di tutto e di più…intanto per me è il disco dei Beatles per definizione…detto questo ricordo che anche nei testi delle varie Glass Onion eccetera volendo trovare c’erano riferimenti alla presunta morte di Paul

Si, infatti nel testo si fa riferimento a “I am the warlus” (…the warlus was Paul…) in quanto sulla copertina di “The Magical Mystery Tour” Paul è vestito da tricheco (spesso associato a simbolo di morte)…

I beatles in quegli anni erano degli illuminati, devono aver preso qualche funghetto buono, anche questa presunta morte/messa in scena, con tutti i vari richiami e riferimenti ha attorno a se un che di magico e affascinante.

Che poi loro ci hanno anche giocato un po’ su su questa cosa, come era logico aspettarsi data l’assurdità del tutto…

Da http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo455762.shtml?refresh_cens&fontsize=medium

Paul McCartney è morto davvero
Lo conferma un’inchiesta di “Wired”

E’ una delle leggende più note del rock: Paul McCartney sarebbe morto nel 1966 e quello che ancora oggi conosciamo sarebbe solo un sosia che lo ha sostituito. Una leggenda appunto che sembrava ormai essere stata smontata e dimenticata. Ma ora due scienziati hanno condotto un’inchiesta per “Wired”: l’obiettivo era dimostrare che tutto era falso ma i risultati sarebbero stati invece sorprendenti…

L’oggetto del contendere è la “P.I.D.”, ovvero la leggende “Paul Is Dead”. A dedicarcisi sono stati due esperti, l’informatico Francesco Gavazzeni e il medico legale Gabriella Carlesi. L’obiettivo era dimostrare che tutte queste voci erano false e infondate, leggende metropolitane, appunto, gettate in pasto a media e fan. Le perizie svolte dai due esperti invece hanno portato a risultati del tutto inattesi.

La storia in breve: Paul McCartney, quello originale, sarebbe in realtà morto in un incidente d’auto nel 1966, uno schianto avvenuto a bordo della sua Austin Martin dopo un litigio con gli altri membri della band. Da quel momento a rimpiazzarlo ci sarebbe stato un sosia. Sarebbero stati gli stessi Beatles a confermare questa testi disseminando negli anni a venire messaggi più o meno subliminali, da copertine allusive come quella di “Abbey Road”, a messaggi incisi al contrario nei dischi.

Gavazzeni e Carlesi si sono basati sull’analisi antropometrica e craniometrica, confrontando, attraverso immagini di repertorio, forma del cranio, dei denti, ecc. nel prima e dopo 1966. E, dal momento che comunque da questi esami ci si può esprimere solo in termini di compatibilità e non di certezza, i risultati comunque darebbero esito negativo: cioè, la persona conosciuta come Paul McCartney prima del 1966 non sarebbe la stessa che vediamo nelle foto scattate dopo quella data. Caso riaperto?

non ho mai creduto nella morte di Paul McCartney…a che pro un sosia?

sinceramente neanche io ho mai creduto a queste dicerie, però ho trovato per caso l’articolo e mi è sembrato interessante postarlo…:tuchulcha

[QUOTE=Antropophagus;225448La storia in breve: Paul McCartney, quello originale, sarebbe in realtà morto in un incidente d’auto nel 1966, uno schianto avvenuto a bordo della sua Austin Martin[/QUOTE]

Aston Martin.

Comunque ecco l’articolo, molto interessante:

http://www.wired.it/magazine/archivio/2009/06/storie/chiedi-chi-era-quel-«beatle»-.aspx?page=all

Stronzata colossale. Questo il mio parere.

Ma i due “dottoroni” della situazione non avevano di meglio da fare? forse in tempo di crisi anche un valore come la dignità può essere mercanteggiato a basso prezzo.
La foto, poi, in stile “C.S.I.” fa pietà.

Mondo infame.

Ipotizzando che è tutto vero, il sosia giustifica l’enorme successo dei Beatles dell’epoca. Non è difficile pensare che gli interessi economici in ballo erano pazzeschi ed una presunta battuta d’arresto avrebbe mandato in fumo un mare di soldi e contratti.

ah,sicuramente,il tutto fece la fortuna del sosia,cmq è impossibile,la faccia di Paul McCartney è quella e non passa inosservata

Il tizio con cui sarebbe stato sostituito è tale William Campbell, nero di pelle…(?).
Ma che cazzata!!!

Fateve 'na cultura:

http://www.turnmeondeadman.net/index.php?option=com_content&view=article&id=3&Itemid=9

Altra cultura:

http://digilander.libero.it/p_truth/

Un uomo, un mito.

Come non condividere :tuchulcha

Oddio, se la storia del Paul is dead fosse immediatamente precedente alla fondazione dei Wings ancora ancora un pensiero ce lo avrei fatto.

Sulla leggenda, copio e incollo da wikipedia:

La notte del 9 novembre 1966 Paul McCartney uscì dalla sala prove dopo un violento litigio con gli altri tre Beatles. Salì sulla sua auto per tornare a casa e lungo una strada raccolse una ragazza che faceva l’autostop. La ragazza si chiamava Rita e gli raccontò che stava scappando di casa perché era incinta e, contro il parere del suo ragazzo, aveva deciso di abortire. Solo lungo una stradina di campagna Rita comprese che la persona al volante era Paul dei Beatles; la sua reazione esagitata spaventò e distrasse McCartney, che non vide che il semaforo diventava rosso (oltretutto Paul era anche stanco). Pur riuscendo a evitare l’urto con un altro veicolo, l’auto del Beatle uscì di strada e si schiantò contro un albero, prendendo fuoco. Paul, sbalzato fuori dall’abitacolo, sbatté la testa contro l’albero. Sia Paul sia Rita persero la vita.

Tutto perfettamente logico e realistico. C’è solo un dettaglio marginale che non mi torna del tutto: se Paul e Rita morirono entrambi nell’incidente, chi riferì gli accattivanti dettagli sul viaggio?

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