5 per l'inferno - Gianfranco Parolini, 1969


http://www.cinematografo.it/bancadati/consultazione/schedafilm.jsp?codice=23766&completa=si

…citato nel “forum internazionale” ma assente nell’apposita sezione questo war-movie di Parolini che, per l’occasione, si firma Frank Kramer.

Gianni Garko nei panni del tenente Hoffman è a capo della missione “Cinque uomini per l’inferno”, una squadra speciale dell’esercito americano che deve impossessarsi del famigerato “Piano K” che i nazisti hanno preparato per distruggere gli alleati. Il piano è custodito dal terribile Colonnello Müller (Klaus Kinski) nella blindatissima “Villa Verde” presso Corigliano (Calabro?) e la missione si presenta più che proibitiva.

I quattro prescelti dal tenente Hoffman sono:

  • il sergente McCarthy (Samson Burke, meglio noto come Maciste o Ursus) dalla forza fisica impressionante e abilissimo lanciatore di coltelli;
  • l’italo-americano Al Siracusa (Sal Borgese privo di mustacchio) scelto perchè abile “scassinatore” (à la Michel Pergolani di “Quel maledetto treno blindato”);
  • l’agilissimo Nick Amadori (Nick Jordan / Aldo Canti), atleticamente il più dotato della compagnia… salta, corre, vola… con estrema facilità;
  • e per finire Johnny White (il mitico Luciano Rossi), chiamato da tutti “cagasotto”, all’apparenza un codardo e un po’ imbranato, ma con gli esplosivi è un mago.

Ad attendere i 5 americani nella villa dei nazisti c’è Elga (Margaret Lee) che dovrà aiutarli nella difficile impresa.

Non impazzisco per i film di guerra ma questo di Parolini riesce a coinvolgermi decisamente… c’è tutto: una missione difficilissima, molte scene d’azione, sparatorie, qualche siparietto comico (affidati per lo più a Sal Borgese) e tutto quel che serve per non annoiarsi.
Forse si poteva approfondire maggiormente il personaggio di Klaus Kinski, il temutissimo Colonnello Müller è poco più che un contorno.

A mio avviso questo B movie è un piccolo cult. C’è di tutto.
l’azione è continua e anche gli stunts degli attori non scherzano. Ho rimediato il dvd japan ma purtroppo l’audio italiano non figura.:wink:

Ecco scovato il bellissimo TRAILER

http://www.youtube.com/watch?v=KEfLlQAooGU

P.S. NICK AMADORI alias NICK JORDAN fù trovato morto a Villa Borghese-Roma nel 1991. Qualcuno sà se è stato assassinato e perchè? Pura curiosità.

Rilancio questa domanda che incuriosisce anche me e ne approfitto per chiedere se qualcuno può farmi una copia del film.

Ho appena scoperto che esistono due master italiani completamente diversi del film.
I titoli di testa sono diversi, le musiche sono diverse e quando sono uguali vengono usate diversamente, intere sequenze sono diverse…
Insomma, differenze davvero significative.
Se posso poi metto qualche frame.

Giorgio riprendi questo discorso dando qualche ulteriore chiarimento?
grazie mille

La differenza principale tra i due master è data dalla presenza di scene di repertorio in bianco e nero, che appaiono all’inizio e alla fine.
Queste scene sono abbastanza importanti perché danno al film un’atmosfera più “drammatica”. Nella versione che invece ho “scoperto” queste scene non ci sono e il film ha un tono molto più scanzonato.
L’intera sequenza dei titoli di testa è diversa.
Nella versione “seria” appaiono sopra le immagini di repertorio ed hanno un carattere più rigoroso mentre invece nell’altra nascono dopo che Gianni Garko tira una pallina da baseball contro un bersaglio e scatena una gigantesca (ed immotivata) esplosione.
Le musiche dei titoli di testa della versione “seria” si sentono solo in quella scena e in quella versione. Nell’altra non si sentono mai.
Poi un’altra differenza è che ci sono alcuni doppiatori diversi.
In una scena un personaggio è doppiato da Parolini mentre nella versione “scanzonata” c’è un altro doppiatore.
Piccole cose ma comunque interessanti.
Parolini non mi ha saputo spiegare il perché di questa cosa, ha detto che probabilmente sarà stata una delle solite idee di Addobbati.

In ogni caso questo film uscirà presto in dvd. Non dico per quale casa perché non è stato ancora annunciato.
Vi anticipo anche che ci sarà un documentario di 45 minuti con il regista, Gianni Garko e Sal Borgese, tutti e 3 in splendida forma (Parolini è stato straordinario, tra le varie cose racconta un aneddoto su Kinski in maniera spettacolare).
Presto sui vostri lettori…:wink:

Parolini mi ha raccontato che gli spararono in testa.
A quanto pare Aldo Canti era una “testa calda” e frequentava gli ambienti della piccola malavita romana. Aveva qualche precedente penale di poco conto e, stando alle informazioni che mi ha passato Parolini, aveva una grande voglia di fare soldi facili.
Lui tra l’altro non nasce come attore, era un circense, faceva l’acrobata nel vero senso della parola.

Guardato stasera dopo che avevo visto acquistare alla fiera di RE la locandina da Tigrero, e mi aveva subito incuriosito.
E’ il secondo war movie italiano che vedo recentemente l’altro è stato Quel maledetto treno blindato e subito scattano alcune analogie, la più evidente è la figura di Sal Borgese quasi identica a quella di Michael Pergolani(come già accennato da l’Infame) probabilmente Castellari ha preso ispirazione da questa pellicola per la sua.
La mia attenzione è rimasta alta per tutto il film,buona tensione, belle sequenze,momenti leggeri per sdrammatizzare le situazioni, insomma un mix che regala 90 minuti di divertimento.
Stando a ciò che ha detto Brass io devo aver visto la versione “scanzonata”, si nota all’interno del film almeno una sequenza dove il doppiaggio è diverso e si sente distintamente che non appartiene a quello originale.

Uscirà il 26 settembre per la Koch Media, con traccia in italiano!

Ottima uscita, come sempre ottimo master targato Koch media, tra l’altro molto interessante il corposo extra curato da Brass (che ringrazio per la citazione nei titoli di coda…), con interviste a Parolini e Garko.

La villa dove è ambientato il film, che viene identificata da Parolini nell’intervista (ma che ora mi sfugge) è la stessa dove Guerrini ha girato il terzo occhio…

Incredibile come il povero Luciano Rossi non dica nemmeno una battuta per tutta la durata del film, pur essendone protagonista.

La seconda guerra mondiale secondo Frank Kramer alias Gianfranco Parolini che ,partendo da “Quella sporca dozzina” e soprattutto dal western,mette su un piacevole e riuscito filmetto ricco di acrobazie e di azione,non dimenticando di inserire alcuni spunti ironici.Un bel film bellico di serie b,essenziale nei contenuti e con un azzeccatissimo ben guidato da Gianni “John” Garko in uniforme da tenente dell’Us Army;il migliore però è,cosa forse ovvia,il titanico istrione Klaus Kinski.
Punto debole le musichette di Kojucharov e Mancuso,molto più a loro agio nel western.
La copia che ho visto,della durata di 86 minuti,ha i titoli di testa su immagini di repertorio della guerra,con musica seria.
Doppiaggio:
Gianni Garko: Michele Kalamera
Klaus Kinski: Giancarlo Maestri
Margaret Lee: Gabriella Genta
Luciano Rossi: Luciano Melani
L’attore che interpreta il maggiore Thompson è doppiato da Roberto Villa
Nel trailer la voce narrante è di Emilio Cigoli

Aggiungo che Sam Burke è doppiato da Germano Longo…

Parolini dopo aver fatto bene con il peplum e lo spy , a cavallo tra ‘Sartana ’ e ‘Sabata’ decide di dirigere questo ottimo
war-movie che si avvale della presenza di gente come Garko ,Kinski , Sal Borghese e il mitico Luciano Rossi , i quali ci regalano un ora e mezza di divertimento e azione.
I cinque e’ il numero di soldati americani inviati tramite una missione per cercare di recuperare dei documenti segreti in una villa di nazisti , bello anche il finale. Da vedere sicuramente.

Visto nel buon dvd Koch, divertente ed entusiasmante questo film di Parolini. Ritmo, azione, qualche gag divertente, un ottimo prodotto d’intrattenimento per 90 piacevoli minuti. Unico dubbio:

il montacarichi elettrico in una villa in Italia, in quel periodo? :confused:

Superlativo (come sempre?) l’extra di Brass, con i 3 interpreti in gran forma che ci riempiono d’aneddoti, vale un commentary.

Ci ha lasciati anche il grande Gianfranco Parolini, mito vero.

Che età aveva? Le fonti differivano se ben ricordo.

Credo comunque oltre i 90.

93 a quanto pare.

Ah ecco, grazie Brass.

Ora che Parolini non c’è più, qualcuno per favore tiri fuori la leggendaria locandina del film sulle gladiatrici che avrebbe voluto fare una quindicina d’anni fa, vi prego. Il film non lo vedremo mai, ma almeno la locandina va preservata per le future generazioni.

Io ce l’ho appesa e incorniciata proprio qui davanti a me. E nel salone ho un soggettone di Sabata con tanto di dedica di Frank. Gli volevo bene, era davvero mitico.

Cazzo Brass, questa DEVI condividirla coi tuoi amici digidierre. Qui, su facebook o dove ti pare.