aka: Le Cimetière des Morts-Vivants / Terror-Creatures from the Grave / Cemetery of the Living Dead / Five Graves for a Medium / The Tombs of Horror
Regia: Massimo Pupillo
Anno - Paese: 1965 - Italia, USA
Cast: Walter Brandi, Barbara Steele, Mirella Maravidi, Luciano Pigozzi, Riccardo Garrone, Alfredo Rizzo, Ennio Balbo
Ne ho appena visto uno splendido trailer e non ho mai avuto il piacere di visionarlo per intero.
Bel film, davvero ben fatto e costruito, non un sottoprodotto del genere.
Molto più “serio”, rispetto ad esempio al Boia scarlatto (anche se lo considero un cult).
Soggetto e sceneggiatura impeccabili, recitazione degli attori anche (al solito splendida Barbara Steele); scenografie e costumi molto curati.
Pigozzi, truccato da Gobbo di Notre Dame, è da vedere.
Tra l’altro, è lui la figura cardine sulla quale è basato l’intero film.
Guardalo, poi mi dirai.
nonostante sia in bianco e nero, ha qualche effettaccio splatter moderno, gli effetti sono molto Fulciani, e gli zombi mi sembrano assai “ispiratori” per i registi del 68.
Un bel film , non un un film che che cavalca l’onda , come gia esposto dal buon Caltiki, ma un film che crea l’onda.
Ingenuo ma divertente nella sua fattura artigianale. E poi ci sono la Steele e Pigozzi, alcuni trucchi non sono male… con un po’ di fortuna la VHS Shendene in giro si trova ancora.
Dai, è fin troppo datato! La moglie fedigrafa del medium, il defunto che si vendica, i monatti untori… sembra un episodio di Creepy, ma senza la consueta ironia.
Vero, e la qualità dell’immagine lascia il tempo che trova. Ma nell’ambito dell’home video nostrano questo passa il convento.
Neanche il tranciare giudizi tanto futili. Contestualizza, Romero col sociale, e Fulci colorizzato… di gotici tricolore più belli del periodo ce n’è a vagoni, poi fatti piacere quel che ti pare. Ho detto che non m’è spiaciuto ma i suoi limiti li ha, checasper. Un buon Freda d’annata se lo magna a colazione. Oh. :grattarol
Freda si che è sopravvalutato, I Vampiri si che è un film ingenuo!
Pure contestualizzando agli anni 50.
Se parli di Peplum e Storici ci può anche stare, ma come regista gotico…nzomma.
L’Orribile segreto del dottor H. non è per niente sopravvalutato, nel suo genere rimane un capolavoro. Il film di Pupillo, a mio avviso, no (il che non ne preclude le doti spettacolari che indubbiamente ha).
5 tombe sarà figlio dei vampiri ma come effetti speciali sembra fatto trent’anni dopo.
I vampiri è una produzione che dir povera è poco.
Sembra talmente vecchio che mi aspetto ci sia in giro la recensione di Polidori.
Il dottor H in questo topic c’entra come i Davoli a Luc Merenda.
L’hai detto tu che Freda come regista gotico valeva poco; indi ti smentisco tirando appunto in ballo il dottor Hichcock, che è un capolavoro del genere. Poi sul film di Pupillo puoi rigirarla come vuoi, ma che sia invecchiato parecchio (come la maggior parte dei gotici tricolore, del resto) è palese. Il che, ripeto, non ne sminuisce il fascino spettacolare e i meriti.
Scusami Saurilla, ma dove vedi questo modernismo di Pupillo nei confronti del film di Freda? a me è piaciuto, ma non esageriamo. La conosci la tecnica dell’invecchiamento usata da Bava ne I vampiri? guarda che è un capolavoro, eh.
Il film di Pupillo, ripeto, è debitore verso il film di Freda.
Perché, scusa, il dr. Hichcock c’entra come i diavoli a merenda?
Effettivamente avete ragione voi Hichcock e le cinque tombe sono quasi contemporanei.
Ho fatto un pò di casini con le date d’uscita.
I vampiri invece è fuori gioco , perchè sette anni sono “epoche” in termini di fx.
Non so perchè ma i vampiri e le cinque tombe li facevo quasi contemporanei.
Mi avete sbunnato anche questa volta.
Ormai sono un colabrodo.
Saurilla, non è questione di anni, ma di sostanza.
Guardati l’extra che ha pubblicato Sinister film ne I tre volti della paura: lì viene spiegato il trucco dell’invecchiamento inventato da Bava e usato ne I vampiri…
Pupillo doveva così correre, ragazzi…
Oh, non è che adesso mi considerate un detrattore del film di Pupillo, neh? Ho detto che è molto invecchiato, ma in fondo - lo ribadisco - si potrebbe dire lo stesso di tutti i gotici italiani anni 60 (l’altra sera mi son riguardato La frusta e il corpo; esteticamente ineccepibile, per carità, ma i suoi annetti li dimostra tutti). Ciò non toglie che alcune trovate (valgano per tutte le mani mozzate che si rianimano, e i solchi sul terreno lasciati dall’invisibile carretto dei monatti-untori) siano davvero ammirevoli, e diano un’idea del perchè l’horror all’italiana sia considerato fra i migliori al mondo (lo diceva pure Stephen King nel suo Danse Macabre ).