Ed eccomi al quinto capitolo della disconnessa saga di “Ooru naito rongu” dove finalmente c’è qualcosa di nuovo.
Il film inizia con una bella sgnoccolona che si aggira per dei sobborghi metropolitani, quando le precipita ai suoi piedi il cadavere di un suicida da un grattacielo… terrorizata scappa, e quando arriva dietro un angolo si rende conto di avere un orgasmo, e comincia a pasticciarsi deliberatamente convinta di non essere vista da nessuno.
Oviemente un losco figuro distinto la osserva da dentro un auto… la pedina dentro un club le offre un drinks poi una cena, e la droga.
Alchè si sveglia dentro un seminterrato dentro una gabbia, ma poi si scopre che il prigioniero è il suo rapitore, non lei, appena si calma, lui si dirige verso il frigorifero e ne tira fuori strumenti di tortura… chi non tiene strumenti di tortura nel proprio frigorifero?
E insomma in questo final O abbiamo un inversione delle parti, è il rapito a torturare non il rapitore, la prima parte è piuttosto interessante, riferimenti molto vaghi al mio cult assoluto “The beautiful girl hunter” ovviamente scatta l’ amore, ma poi ci si ricorda che è un film di Katsuya Matsumura della saga di All night long… e che non può continuare così, e scatta il bloodbath… ma non vi rivelo i dettagli. Vi dico solo che nonostante tutto la seconda parte è di una noia mortale, peccato, perchè il film parte veramente bene.
Altra cosa insolita di questo quinto capitolo, la totale mancanza di ragazzini, di adolescenti, quasi una costante fissa negli altri quattro capitoli, qui la storia si svolge tra adulti, tra trentenni, e le donne so’ pure bone, domanda costante che ci si pone alla fine di ogni all night long, come cavolo fa Matsumura a trovare attori per i suoi film? Tralaltro in questo caso, gli attori, sono ATTORI che san far la loro parte, peccato che anche questo sia girato in video, avrebbe potuto rendere molto di più con una pellicola e soprattutto con delle luci più adeguate… non che faccia sempre caso alle luci nei film, ma qui sono usate in modo veramente scandaloso.