Oggi ho girato l’ultimo extra dell’edizione Camera Obscura / Le Chat Qui Fume.
Questi due blu ray/dvd conterranno anche un’intervista a Stefano Amadio, figlio del regista Silvio che ricorderà il padre parlando della sua carriera e del film con la Neri e la Bouchet.
Andrea e tutti, domando: vi risulta “l’invisibile” Alias sia mai stato presente prima tra gli attori riportati sulla copertina di un dvd/br e/o sui titoli di testa di qualunque pellicola (per la cronaca non compare nemmeno qua nei tdt ma ero curioso…)?
Ma il libro Luce rossa non lo segnalava in questo film? Sì che lo segnalava, vedo adesso che appare tra gli ospiti di un party.
E’ possibile che i realizzatori del dvd abbiano letto questo libro, oppure un nostro precedente articolo apparso sulla rivista Cine 70, il primo in assoluto a celebrare questo milite ignoto del cinema e dei fotoromanzi italiani.
Per ironia della sorte, l’unica volta - a parte il porno greco - in cui Alias è accreditato nei titoli di testa, ciò avviene in un film in cui in realtà non compare (almeno nelle due diverse edizioni visionate). Si tratta di Violentata sulla sabbia (1971). Da notare che questo film, accrediato a Renzo Cerrato, è stato diretto in realtà dalla francese Jacqueline Audry.
In questi film è invece accreditato nei titoli in coda: Toh è morta la nonna (Mario Monicelli, 1969), Valeria dentro e fuori (Brunello Rondi, 1972), Lo sgarbo (Marino Girolami, 1974), I prosseneti (Brunello Rondi, 1976), e infine la versione internazionale di Caligola… la storia mai raccontata, dove però compare con lo pseudonimo “John Alin”.
Brunone Alias dovrebbe essere accreditato anche nel tremendo Faccia di spia, nel quale ha un ruolo di un certo rilievo. Nei titoli di coda (o di testa? Ora non ricordo bene) risulta un certo Bruno Sais, che potrebbe essere lui. Difficile dirlo con certezza, comunque.
Era per dire che non riesco ad immaginarmi questi inglesi che si mettono a controllare fonti autorevoli come il vostro libro per questo tipo di informazioni.
Fantastico! grazie a tutti per i contributi. Se, escludendo gli hard, è davvero la prima volta nella storia che Bruno Alias è citato tra gli attori di un film sulla copertina fronte e/o retro del supporto fisico, siamo di fronte a qualcosa di impensabile et inimmaginabile fino a poche settimane fa. (Era) una cosa diciamo più improbabile persino del famigerato “closing” del Milan…:D:rolleyes:
PS: Andrea ho notato che su LR non è riportata la data di morte di Alias, che invece compare su IMDB (10 aprile 1996 a Roma). E’ saltata fuori dopo che il libro è andata in stampa o è informazione non verificata e quindi da prendere con le pinze come altro su quel portale e dintorni (vedi es. la morte del regista Andrea Bianchi avvenuta a Nizza nel 2013 secondo WKPD… ?) ?
Sì, ma guarda che questi fenomeni hanno semplicemente copiato i credits di imdb, tali e quali. Se ci fosse stato un errore avrebbero copiato e incollato pure quello. Nemmeno sanno chi sia Bruno Alias, hanno copiato quello che hanno trovato già pronto su internet.
Exactory, ma resta assurdo e comico che accreditino in copertina un tizio manco accreditato nel film nei titoli di testa o coda! infatti IMDB riporta correttamente che Bruno è nel film ma “uncredited”… davvero bizzarra la cosa! Come se su una prossima edizione del primo Fantozzi in copertina tra gli attori elencati segnassero esplicitamente “Jimmy Il Fenomeno” o Erminio Bianchi Fasani o lo stesso Alias! :D:D:D
Tirata d’orecchie: è stato proprio il nostro libro a scoprire e pubblicare la data di morte di Alias (pag.248, colonna 3, verso la fine della pagina). E naturalmente l’IMDB l’ha copiata da qui.
Visto per la prima volta due sere fa. Debbo dire che non mi aspettavo che fosse un capolavoro della settima arte - e ci mancherebbe altro -, però che nemmeno mi facesse cadere le braccia in questo modo. Perchè parliamoci chiaro il polo d’attrazione è la Bouchet e la Neri, le quali ci regalano solo una fugace scena saffica di pochi secondi e pochissimo altro. Eliminato questo, quel che rimane è un “giallo” che non riesce mai a far titillare le corde della suspense (tranne forse nella scena di caccia e nel finale), con punte di ridicolo involontario (la Bouchet che finisce nelle sabbia mobili mi ha fatto sganasciare dal ridere). Insomma un film che ha assunto un aurea di cult solo perchè era praticamente invisibile e che, ovviamente, non lo merita. L’unica carta che si poteva giocare Amadio era quella di spingere sull’aspetto erotico, ma come ho detto è davvero limitato a pochissime scene di pochi secondi. Peccato. Resta un filmetto guardabile e niente più, ma comunque, alla fine, son felice di aver comprato il dvd 88 films in quanto l’ho pagato il giusto, il che non mi ha fatto rimpiangere di aver cacciato i soldi. Certo, se avessi dovuto spendere 35 euro più spese di spedizione (50 euro ?) le cose, ovviamente sarebbero cambiate.