Almost Dead (Giorgio Bruno, 2016)


Una ragazza si risveglia sul posto del passeggero di un auto che ha appena avuto un incidente in un bosco. E’ completamente legata ed imbavagliata. Al posto di guida c’è una donna ferita nell’urto che immediatamente prima di morire maledice la sua compagna di auto. Particolare non trascurabile: la ragazza immobilizzata ha perso completamente la memoria…

Ieri sera in famiglia mi avevano proposto di vedere Sto Pensando di Finirla Qui ma vista l’ora e la durata (e con il senno di poi, vista anche la recensione di Swat) abbiamo virato su questo horror del quale avevo sentito parlare bene. Addiritura trionfatore ad un festival del mistero di Miami.
La mia colpa è stata di non far mente locale sul fatto che si trattasse di un film indipendente per cui forse l’asticella delle aspetattive è stata più alta di quella che doveva essere ma tant’è…

Lo spunto, per quanto non originalissimo, è interessante ed anche la messa in scena inizialmente mi aveva convinto. Questa location claustrofobica all’interno di un bosco buio e silenzioso è l’incubo di chiunque abbia mai percorso di notte da solo in auto alcune strade isolate in mezzo al bosco. Piano piano però il fascino inizia a scemare per vari motivi. Dal mio personale punto di vista il limite più grande è la protagonista. Il suo piagnucolare insistitito, senza variazioni sul tema, mi ha indispettito quasi subito. E’ talmente fastidioso che ti convinci che serve per preparare il cambo di registro con lei che tira fuori gli attributi e prende in mano la situazione. Rassegnatevi: non avverrà mai.
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Per fare un film con la one-location devi essere un predestinato e con rispetto parlando non mi sembra che Bruno lo sia. Vengono così fuori man mano che si procede le debolezze dello script, alcune situazioni surreali lei sul tetto della macchina con una miriade di zombi che fanno ben attenzione a non toccarle per sbaglio i piedi e scene prevedibilissime come il risveglio della guidatrice morta. Non parlo poi neanche sotto spoiler del finale. Dico solo che mi è caduta la mascella a terra.

Peccato perchè la confezione non è malvagia, con una fotografia convincente ed anche un buon trucco. Solo che se un’ora e venticinque minuti titoli compresi ti sembrano essere durati come C’era una Volta in America evidentemente qualcosa non va.

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Nel palinsesto streaming è un titolo che non passa inosservato, cosa c’è di meglio di un bel zombi con le gengive insanguinate?
Sarò prevenuto, ma il mio ago della bilancia rimane il voto IMDB, un film da 3.3 non lo prendo neanche in considerazione, forse forse da usare come sonnifero o magari in sottofondo mentre cucino.
Poi magari diventerà il mio film preferito… come per te Sto pensando di finirla qui :smiley:

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Conscio del fatto che @King_Ghidorah un giorno vedrà Sto pensando di finirla qui malgrado i miei disclaimer, ieri mentre facevo altre cose al computer ho aperto una finestra per riprodurre il suddetto.
Avete presente quando si comprano i dvd e ci sono le frasi virgolettate firmate dal sito o dal noto critico cinematografico? Ecco la mia:

“E’ veramente un film di merda”
SWAT

Un prolisso polpettone al buio in 50mq, infiniti dialoghi inutili che non vanno da nessuna parte conditi da un altrettanto inutile e costante piagnisteo.
Non che io faccia film migliori, perché non faccio film, faccio altre cose e le faccio bene, ma per questo non faccio film, se non sai fare una cosa non la fai, fai altro.
Non dedicateci del tempo, guardatelo solo di contorno, ma neanche.

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Se mai avessi avuto dei dubbi, il fatto che tu abbia affrontato questo film con altrettanti miei disclaimer mi obbliga moralmente ricambiare il gesto.

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