bella miniserie western, brutale e “primordiale”, ambientata nello Utah senza legge e con i Mormoni più cattivi che mai
mi ha fatto venire in mente una intervista di Ernesto Gastaldi che diceva che i western non possono essere realistici perchè nella realtà la gente si sparava nella schiena, cosa che non è molto emozionante, ma questa volta ci andiamo molto vicino
vengono narrate due storie principali, che si sfiorano appena, e qualche altro personaggio secondario, ma nell’insieme c’è una bella compattezza e si segue molto piacevolmente
unico difetto una regia un po’ troppo “stile Netflix”, ma non bisogna chiedere troppo
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oddio sono solo ai primi due eps ma a me pare che la regia su standard e recinzioni netflix ci scaracchi allegramente sopra: mai vista tanta ferocia, brutalità, sangue, zozzura e violenza di ogni sorta così compresse in un prodotto di quella scuderia e voglio sperare che dal terzo episodio in poi non si annacqui finendo magari tutto in tarallucciata col sangiovese. fin qua siamo davvero a un lansdale anironico e coi coglioni in giostra misto mccarthy della frontiera più crudo e scabro (con quel che di meridiano di sangue di riporto, diciamo). quel che si vede nel primo episodio se la gioca ai punti con la tranche finale di soldato blu. potrebbe davvero essere la miniserie dell’anno, forse anche del lustro.
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