Angels & Demons - Angeli e demoni (2009)

http://www.imdb.com/title/tt0808151/
http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=49717

Premetto che i libri di Dan Brown li trovo avvincenti e sia questo che il Il codice da Vinci li ho letti tutti d’un fiato.

regia di Ron Howard

SOLITE POLEMICHE COL VATICANO: Il 16 giugno 2008, la Diocesi di Roma ha negato al cast la possibilità di filmare all’interno delle chiese Santa Maria del Popolo e Santa Maria della Vittoria; il responsabile dell’Ufficio Stampa della Diocesi, Don Marco Fibbi ha spiegato così i motivi del rifiuto: «Forniamo spesso le nostre chiese a produzioni che hanno finalità o compatibilità con il sentimento religioso, ma non quando il film agisce in una linea di fantasia che va a ledere il comune sentimento religioso, come è successo con “Il codice Da Vinci”. Nel caso di “Angeli e demoni” non c’erano neanche i presupposti per chiederci permessi. E quando gli americani lo hanno fatto con il ministero dell’Interno, abbiamo dato il nostro parere preventivo.» fonte wikipedia

Il romanzo è molto divertente, è antecedente al Codice da Vinci anche se pubblicato dopo. Ha lo stesso protagonista Robert Langdon (Tom Hanks) ed è molto ma molto più esagerato del Codice. Ci sono cose davvero assurde ma proprio per questo risulta essere scoppiettante e pieno di ritmo. Inoltre come del Codice anche qui ci sono brevi “lezioni” di arte essendo quasi tutto il libro ambientato a Roma e vengono prese in esame diverse opere del Bernini.

Detto questo temo fortemente la regia di Ron Howard, che ha fatto un pessimo lavoro con il Codice da Vinci. Il vecchio Ricky mi sta anche simpatico ma è sempre così lento e pomposo dietro la macchina da presa che ho paura non venga fuori un gran film (per essere bello dovrebbe puntare un po’ sull’ironia e non prendersi troppo sul serio).

Anch’io sono dell’avviso che Ron Howard non sia affatto una garanzia per questa nuova trasposizione del libro di Brown, il suo codice da Vinci non mi era piaciuto affatto, troppo frettoloso e sconclusionato, a differenza del libro che mi aveva coinvolto.

Lancia Delta auto ufficiale del film

Nel nuovo kolossal cinematografico “Angeli e Demoni”, pellicola ispirata dall’omonimo bestseller di Dan Brown sul filone del “Codice Da Vinci”, ci sarà una protagonista a quattro ruote d’eccezione. E’ la nuova Lancia Delta star nella produzione hollywodiana accanto a T.Hanks e P.Favino :cool:

chissà cosa ne pensano in Vaticano :-p

premessa: come scrittore Dan Brown non mi fa impazzire. le trame ci sarebbero, ma la sua narrazaione la trovo un pò macchinosa e spesso troopo sopra le righe…il libro in questione è godibile quanto forzato in certi frangenti, Crypto mi è piaciuto un pò di più…

il primo film non mi ha fatto impazzire e non ho nemmeno letto il libro , per cui mi astengo dal paragone. concordo che avendo probabilmente “toppato” il primo, angeli e demoni poteva essere affidato ad un altro.

Sul brd de “il codice Da Vinci” vi è un’anticipazione, di circa 10 minuti e con un’introduzione brevissima di Howard che peraltro consente di ammirare le location romane, sul Film (oggetto di questo topic) in uscita a maggio nelle sale. :slight_smile:

Aspetto la prima con una certa curiosità.
Il Trailer mi perseguita da settimane prima di ogni mia visione cinematografica.
Non ho ancora visto però Il Codice Da Vinci.

Trattandosi di un prequel non ti perdi niente.

Non si perde niente in ogni caso. E’ pazzesco che Howard sia riuscito a creare una cosa più noiosa e scialba del libro dal quale ha tratto il film.

Appena visto. Un appunto prima di iniziare:

  • il film è un sequel mentre il libro è un prequel. Anzi, è il libro del Codice ad essere un sequel essendo stato scritto e pubblicato dopo A&D (negli USA).
    Ma poco importa, perchè a parte il protagonista nulla lega i due film e di conseguenza non userei nemmeno le parole sequel e prequel.

Il film del Codice mi aveva profondamente deluso in quanto liquidava con poche battute le parti più belle del libro ovvero le spiegazioni sulla storia della religione, il passaggio dal paganesimo al cristianesimo, le spiegazioni sulla simbologia, l’analisi delle opere d’arte. Oltre a ciò è riuscito a far diventare lento e noioso un romanzo che dal punto di vista dell’intreccio giallo e del ritmo era incalzante e avvincente come pochi romanzi riescono ad essere.

Nel libro Angeli e Demoni c’è lo stesso ritmo incalzante e soprattutto c’è una trama che per quanto inverosimile, esagerata e piuttosto “trash” è comunque molto originale e divertente. Inoltre nel romanzo non mancano diversi interessanti commenti a diverse opere d’arte presenti nella nostra capitale.

Questa volta Ron Howard aggiusta il tiro, caga poco o niente le lezioni d’arte e si concentra sulla trama e sul ritmo dell’azione e a mio parere fa centro. Il film si segue piacevolmente, non indugia sugli aspetti del romanzo che seppur interessanti rallenterebbero lo sviluppo dell’azione. Anzi, riesce a trovare quel giusto equilibrio tra film d’azione e film giallo “ad indizi”.
Secondo me la mancanza di ritmo era uno dei difetti maggiori di questo regista che sembrava voler far vedere sempre tutto quanto, sembrava non voler tralasciare nulla, e finiva sempre per rendere i suoi film troppo “mastodontici”, lenti e dallo sbadiglio facile, volevano stupire a tutti i costi. Mi dava l’idea di voler essere un secondo Zemekis o Spielberg senza averne l’ironia e la freschezza. Infatti Frost/Nixon mi ha stupito e mi ha lasciato ben sperare per questo Angeli e Demoni, sebbene tutt’altro tipo di film.

Per quanto riguarda Dan Brown e le sue storie, le sue ipotesi, le sue teorie… ognuno è libero di pensarla come vuole, io lo prendo come un buon romanziere, che sa scrivere bene e appassionare il lettore e che offre numerosi spunti di riflessione su arte e storia. Spunti, che magari innescano ricerche personali più approfondite o spunti che magari ci spingono a voler conoscere meglio certi artisti, a volerli andare ad osservare, a leggere libri.
E questo non credo sia negativo, anzi. Se questo film, seppure trash patinato, ci alimenta la voglia di sapere, la voglia di cultura, è da applaudire. E la città di Roma non può che ringraziare per questo mega spot di livello mondiale.

In effetti un thriller che coinvolge il Vaticano lo potevano girare anche a Ponte di Legno,non so spiegarmi perchè l’hanno ambientato proprio nella città eterna.

vabbèèèè, potevano sempre decidere di non girarlo affatto…
grisham ha fatto un romanzo sul football americano ambientato a parma, un giallo ambientato a treviso e bologna. non li hanno trasformati in film e non credo che a queste città dispiacerebbe se lo facessero. ecco, questo volevo dire.

poi avevo fatto questa osservazione dal momento che il vaticano si è sempre schierato contro dan brown mentre dovrebbe fargli un monumento per la pubblicità che ne ha fatto.

e infine (dato che questa critica alla mia nota mi sembra gratuita) quando si fa un film tratto da un romanzo lo si può anche reinterpretare e stravolgere, o cambiare location. è ovvio che sarebbe assurdo per un film come angeli e demoni ma se leggi la mia affermazione come riferita al libro e non al film la tua critica va a farsi friggere…

Ma che stai a dì? :-p
in curia hanno davvero bisogno di questa pubblicità propalatrice di dottrine eterodosse? :smiley:
passi ben hur, quo vadis e la saga dell’esorcista ma dan brown è roba massonica-illuminista-modernista-positivista, siamo agli antipodi :wink:

p.s. libri stravolti? i film di ron howard hanno ricevuto il placet sia di sceneggiatura che di prodotto finale da parte di dan brown (che partecipa attivamente in prima persona alla realizzazione dei contenuti speciali dei dvd/bluray) come i film di harry potter lo hanno avuto dalla Kathleen Rowling :tuchulcha

La mia non era una critica ma una notazione ironica,ma vedo che non è più possibile neanche questo visto l’alto livello di permalosità che si registra ultimamente.Comunque sia il libro che il film riguardando il soglio di Pietro ,a meno di non concernere il periodo della cattività avignonese,non potevano che essere ambientati a Roma,per quanto possa dispiacere ai leghisti e agli altri fan della Capitale.Ringraziamo sia Brown che Howard ,che sono i primi romanziere e regista ad avere avuto l’idea geniale di ambientare un romanzo ed un film a Roma dato che prima di loro nessuno aveva pensato a questa location sconosciuta e priva di storia.

Anche il mio post era ironico (e pieno di faccine :-p): ma mica tanto in quanto Civiltà Cattolica, Jesus, l’Osservatore Romano, Avvenire e il Timone nei loro articoli di apologetica hanno da sempre fatto a pezzi dan brown e relative trasposizioni cinematografiche:

Valutazione Pastorale: Pubblico e critica, sia nazionale che internazionale presenti all’apertura del Festival di Cannes, hanno stigmatizzato il film come “la Waterloo di Dan Brown” (Bbc). Lo stesso cast non ha potuto mostrare performance di buon livello o perlomeno al pari dei blasonati curricula. Quello che doveva essere il thriller più avvincente e cult degli ultimi anni si è risolto in una noiosa trasposizione di costume. Il film di Ron Howard, Il codice da Vinci, mette in scena tutte le confusioni e le incongruenze dell’omonimo romanzo di Dan Brown da cui è tratto. Documenti e testi dichiaratamente fallaci, colpevole confusione tra i manoscritti ritrovati nell’oasi egiziana di Nag Hammadi, che sono testi gnostici, e quelli trovati a Qumran sul Mar Morto, che sono testi essenici, illazioni esoteriche tratte dalla mente instabile del curato sospeso a divinis di Rennes-le-Chateau, Bérenger Saunière, e dalle successive speculazioni sul tema del falsario Pierre Plantard, collaborazionista del governo di Vichy e persecutore di ebrei. Il tutto con un atteggiamento anticattolico che, nel libro, Dan Brown assume ricollegandosi al femminismo chic propugnato dall’antropologa Margaret Alice Murray, autrice del pamphlet new age Il dio delle streghe. Si tratta realmente di una posizione non solo ignorante (gli storici medioevalisti sono concordi in questo) ma anche colpevole nel sottrarre continuamente il proprio romanzo alla chiarezza di definizione di un genere. Un atteggiamento, quello di Dan Brown, non nuovo. Come afferma il Cardinale Ruini: “già il Nuovo Testamento conosce la tendenza ad andare dietro alle favole, piuttosto che dare ascolto alla testimonianza della verità (cfr. 2 Tim 4,3-4; 2Pt 1, 16), ma è difficile sottrarsi alla sensazione che il grande successo di lavori come Il codice da Vinci abbia a che fare con quell’odio, o quel venire meno dell’amore per se stessa che, come osservava l’allora cardinale Ratzinger (Senza radici, ed. Mondadori, pp. 70-71), si è insinuato nella nostra civiltà. Anche in questo caso, però, non è il caso di cedere al pessimismo: alla fine il fascino della verità è più forte di quello dell’illusione, e di verità la nostra gente oggi ha una gran sete”. Per tali motivi il film, non presentando significativi elementi cinematografici, non si mostra di alcun interesse pastorale. La valutazione è inaccettabile, negativo.

ma che cazzo stai addì? :-p
quest’altra cagata che hai scritto sarebbe un’ulteriore notazione ironica o ti stai prendendo per il culo da solo?

(ps ;))

scusate mi chiarisco:
1-come pubblicità mi riferivo alla pubblicità turistica. best sellers come questi riescono davvero a muovere masse di gente.
2- ho letto su un giornale che un rappresentante del vaticano ha assistito ad una proiezione in anteprima e ha apprezzato il film nonostante la presenza di diversi personaggi “oscuri” tra le fila dei prelati. è la famosa vecchia regola del “bene o male purchè se ne parli”.
3- sui libri stravolti non mi riferivo a dei libri in particolare ma al fatto che talvolta ci si può ispirare ad un libro e cambiarlo completamente. non è il caso di Dan Brown e la Rowling.

Sicuramente senza Brown e la Sony qui i turisti non sarebbero mai venuti.So già di molte agenzie di viaggi che hanno organizzato l’Angels & Demons Tour.

ahahah, a Ponte di Legno, con Tom Hanks che si mette a parlare con un prete leghista… l’hanno girato a Roma perchè c’è il Vaticano,no?
2+2=4 (forse…)

Mi tocca correggerti di nuovo :-p ma non per pignoleria :smiley:
per conoscere come un film è accolto dal magistero di Santa Romana Chiesa (e quindi se sarà proiettato in seconda visione nei cinema parrocchiali) bisogna riferirsi al sito della http://www.acec.it/ che a loro volta si rifanno direttamente alla C.E.I. (Conferenza Episcopale Italiana) :wink:

vediamo allora cosa si dice di Angeli e Demoni:
“La trasposizione cinematografica del romanzo omonimo di Dan Brown condivide con il precedente “Codice da Vinci” la presenza di Tom Hanks che interpreta il personaggio principale prof. Langdon. Film di genere, si tratta di un thriller fantapolitico che asseconda tutti gli stilemi narrativi del genere di appartenenza. Intrighi e giochi di potere ambientati in una improbabile cornice vaticana -all’indomani della morte del pontefice in carica- sono gli elementi tipici della pubblicistica americana che, orfana di strumenti concettuali adeguati, può solo affidare alla fiction il complesso e tutt’altro che unilaterale rapporto tra fede e scienza. Tutto è all’eccesso; inseguimenti frenetici, esplosioni roboanti e rivelazioni a ogni pie’ sospinto. Anche se tutto depone per la finzione, é da segnalare lo sconfinamento, per chi non ha competenze storiografiche anche minime, verso la presunzione di rappresentare un mondo, quello della Chiesa, che nella realtà é decisamente distante, ovvero nel fuoricampo etico e ideologico di questo ‘action’ rumoroso e senza pretese. Per questi motivi il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come complesso e nell’insieme problematico.”

Ognuno può giudicare da solo se trattasi di recensione positiva :tuchulcha