[Anni 80] Italodisco: Un fenomeno tutto italiano

Da anni e anni ormai sono un fan accanito dell’ormai dimenticata (in Italia) Italodisco che forse non tutti conoscono o meglio conoscono inconsciamente.Qui su gdr non ne avevo mai parlato, ma credo che almeno un thread in questa sezione lo meriti essendo stato un genere di tutto rispetto che ha portato spesso la melodia dance made in Italy in giro per il mondo.
L’Italodisco in sostanza è stato un fortunatissimo genere (secondo molti sottogenere) scoppiato, secondo i tedeschi, in Italia nel 1983 fino alla fine degli anni 80.Questo genere musicale prettamente di fattura dance con massicce dosi di synt e quant’altro veniva interamente prodotto in Italia con cantanti italiani, produttori italiani, case discografiche italiane etc etc.Caratteristica fondamentale del genere era il cantare in Inglese (nonostante i cantanti fossero italiani) poichè in sostanza la nostra italodisco era un po la risposta maccheronica ai grandi successoni d’oltreoceano spesso anche superati in classifica.La quantità di musica prodotta in Italia in tal senso, visto il forte successo, fu talmente grossa che ancora oggi molti esperti di questo genere non sono riusciti ad ottenere un numero esatto delle produzioni fatte in Italia durante gli anni 80.
Tra i principali protagonisti dell’Italo bisogna assolutamente ricordare…P.Lion (Happy Children), Den Harrow (Catch the Fox), Baltimora (Tarzan Boy), Albert One (Turbo Diesel), Tom Hooker (Looking For Love), Fred Ventura (The years), Scotch (Mirage), Eddy Huntington (USSR), Via Verdi (Diamond), Tracy Spencer (Run To Me), Sabrina Salerno (Boys), Radiorama (Aliens), Ken Laszlo (Hey Hey Guy), Sandy Marton (People from Ibiza), Savage (Don’t cry Tonight), Silver Pozzoli (Around My Dream)…inutile sottolineare il successo spaventoso che hanno avuto questi ormai classici in giro per l’Europa.
Inoltre sono passati per l’italodisco anche artisti come Raf (Self control), Spagna (Call me), Alba…la Parietti (Only music Survives), inoltre possiamo anche mensionare come artisti italodisco i fortunatissimi Righeira.
Inutile dire che questo genere da noi lo ricordano solo i nostalgici mentre in altri paesi come Germania, Russia, Olanda, Belgio e tantissimi altri ancora piace parecchio tanto che una societa tedesca, la ZYX, ha comprato i diritti di piu del 50% di queste produzioni e con la commercializzazione di compilation, maxi single in cd e in vinile sta letterarmente facendo da anni sfracelli nelle vendite.
Spero che qualcuno apprezzi come me questa spaghetti-dance o almeno apprezzi questo thread…chi ne vuol discutere è il benvenuto :wink:

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personalmente all’epoca questo genere mi piaceva molto, mi è ri-piaciuto assai qualche anno fa, attualmente mi ha un pò rotto le palle :pollanet:

ma devo riconoscere che è stato uno degli ultimi fulgidi esempi di artigianale creatività tricolore esportata con soddisfazione altrove, una specie di colpo di coda dei favolosi 70’s

leggevo un pò di tempo fa non mi ricordo dove un’intervista o qualcosa di simile a cecchetto, che è stata la lunga mano dietro la quasi totalità di questo fenomeno

il quale cecchetto poteva piacere o meno, a me personalmente non piaceva molto, però indiscutibilmente era uno che ci prendeva alla stragrande, ciò che lanciava faceva il botto

la cosa che alla fine sorprende, come poi altri geni dello show business, è che cecchetto sia letteralmente sparito dalla faccia della terra

forse ha finito per rompersi le palle pure lui e si sta godendo il montarozzo dei soldi fatti da qualche parte beatamente…

Si in effetti Cecchetto all’epoca produsse artisti che non erano nessuno e che grazie a lui diventarono superstar come i vari Sandy Marton, Via Verdi, Taffy, Tipinifini, Tracy Spancer etc…ma secondo me i produttori piu forti in assoluto all’epoca erano Turatti-Chieregato (il primo oggi produce ancora ed è il creatore di tutti i pezzi cantati a canale 5 dal Gabibbo di Ricci) che hanno letteralmente creato fenomeni dal successo mostruoso come Den Harrow (che in Germania vinse un grammy a discapito di Michael Jackson), Eddy Huntington, Joe Yellow, Paul Lekakis e tanti tanti altri. I piu prolifici di tutto e tutti invece erano Farina-Crivellente (il primo e il Boss della Saifam che tra l’altro ha prodotto l’ultimo dei Righeira) dove tra migliaia e migliaia di pezzi sfornarono il progetto Radiorama, l’unico caso di Italodisco arrivato in Giappone dove ancora oggi fa impazzire, un loro famoso pezzo, King Kong & D. Jungle Girls - Boom Boom Dollar, fu la colonna sonora di parecchi flipper da sala giochi anni 80 ed era anche contenuta in un gioco uscito su ps2…figurate:-)

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Maybe one day dei Creatures mi commuove letteralmente…
Vedo che non avete citato Gazebo…
Cmq è un genere che mi è sempre piaciuto.

Non dispiace per niente nemmeno a me, almeno quel poco che conosco!

Impact, esiste per caso “letteratura” sull’argomento? Libri con interviste, retroscena, etc… dev’essere sicuramente stato un ambientino interessante…

No purtroppo niente di niente.C’e un conoscente che oltretutto sta cercando in tutti i modi di far uscire un libro che ha da tempo terminato sull’Italodisco e che mi disse doveva essere edito da Arcana.Credo che se cmq riuscirà a farlo uscire avrà gia culo, perchè come dicevo prima in Italia oggi nessuno ricorda questo fortunato filone quindi figurati editare un libro su qualcosa che pochi apprezzano o magari neanche cononoscono.Posso assicurarti che cmq è stato un mondo affascinante, almeno da quello che ho sentito dire da parecchie persone che ci hanno “lavorato” direttamente, però spesso e stato anche, per gli artisti, un ambiente crudele fatto di successo momentaneo e poi sparizione imminente…e soprattutto era un ambiente molto governato dai manager/produttori piu che dagli artisti.
Scrissi tempo fa anche una dettagliatissima pagina su Den Harrow in wikipedia con tante chicche, era davvero fatta bene e conteneva davvero la storia “vera” sull’artista, ma poi dei coglionazzi che manco sapevano chi fosse la cancellarono inserendo 4 cazzate…va beh.
Oggi solo un artista e riuscito a rilanciarsi da allora ed è appunto Gazebo (anche i Righeira)…per il resto nessuno…sarebbe molto bello cmq che questa musica andasse anche oggi, era sicuramente superiore alla attuale dance commerciale/house che mi pare sia anche particolarmente tarra.
:wink:

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Personalmente a me è sempre piaciuta e continua a piacere tutt’ora, anche se per me è più giusto parlare di tutto il panorama musicale dance anni 80.
Un libro lo apprezzerai davvero sull’orgomento.

Cmq la Italodisco nel suo piccolo (se di piccolo vogliam parlare) ha anche influenzato parecchio le sonorità dance di altri paesi in particolar modo la Germania dove numerosi artisti di lì si puo dire che facevano Italodisco in madrepatria…questo altro fenomeno e quello della Germandisco di cui furono assoluti protagonisti i Modern Talking.I miei preferiti in assoluto, per quanto riguarda i tedeschi, sono i “The Twins”…assolutamente straordinari e parecchio influenzati dalla italo…ascoltare per credere
http://it.youtube.com/watch?v=WtY8RQZRdOU
Inutile dire che in Germania hanno avuto un successo molto moderato rispetto all’Italia dove hanno piazzato bellissimi singoli anche al primo posto delle classifiche…forse noi Italiani eravamop piu aperti ad un certo tipo di melodie.
Inoltre ora che ricordo bene anche Neil Tennant dei Pet Shop Boys disse tempo fa di essere stato un estimatore della italo in particolar modo dei pezzi di Savage…infatti ora mi sfugge quale pezzo di Savage stesso e stato un po copiato dai Pet Shop :wink:

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Io acquistato alcune raccolte del genere tempo addietro (di cui una molto carina della Irma), però ti parlo di roba che credo sia più underground. Nel senso: molti dei nomi da te citati sono diventati famosi in patria, tant’è che gli si può dare tranquillamente pure la nomea di artisti pop, vista la loro fama.
Esistevano parallelamente pure una serie di artisti che facevano spesso e volentieri cose solo strumentali, alcuni producevano pezzi disco per mantenere economicamente la propria band “ufficiale” di altro genere: riconosciuti poi come maestri al giorno d’oggi dai vari nomi della scena electro-clash. Uno come [b]Kiko[/b], un francese, se n’è uscito nel 2002 con un intero album tech-house campionando album italo disco e omaggiando il genere a cominciare dai titoli dei brani.

A me pare che le cose migliori del genere (per quanto le possa conoscere da profano) siano quelle dal 79-80 all’83, cioè prima che il suono synth sfociasse poi in maniera industriale nell’ambiente pop. Per dirti, io nel genere italo-disco ci includerei pure un sacco di brani di Moroder.

Credo che proprio il synt rappresenti pesantemente la vera Italodisco ecco perchè questa etichetta e stata data al genere nell’83 poichè prima in tal senso c’era stato davvero molto poco, si produceva ugualmente dance in Italia ma in maniera meno massiccia e piu orientata verso la New Age…Moroder cmq ha anche lui firmato dei successi italo tra cui anche dei pezzi di Sabrina Salerno.

E i Fratelli La Bionda? Dopo il precursore Moroder secondo me possono essere considerati tra i primi esponenti della italo disco… sia in prima persona che in veste di produttori

Dolce vita di Ryan Paris!!!

In un certo senso si…sono stati tra i primi artisti dance ad approdare e proporre il genere dance alla storica etichetta Baby Records vero punto cardine dell’Italodisco…sinceramente non mi hanno mai entusiasmato piu di tanto anche se devo dire le loro colonne sonore mi piacevano. :slight_smile:

Lunga vita a Ken Laszlo e Miko Mission! :smiley:

Hey Hey Guy di Ken Laszlo è una perfetta colonna sonora urano del forum

[flash]http://www.youtube.com/v/K4zMxU3zmMA&rel=1[/flash]

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Quello del video tra l’altro non e minimamente Ken Laszlo aka Gianni Corraini ma e soltanto un figurante tra l’altro piu brutto di Laszlo stesso http://www.discogs.com/viewimages?what=A&obid=19761
:slight_smile:
Ecco il videoclip originale…pesantemente anni 80! http://it.youtube.com/watch?v=D0tle-82qKU

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Altro classico:

http://it.youtube.com/watch?v=3-yVcW4eWG8

E questa?

http://it.youtube.com/watch?v=7vcRTw4pTu8&feature=related

:smiley:

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Anch’io ho apprezzato all’epoca la disco music italiana.
E’ stata qui citata “Catch the fox” di Den Harrow, che non ho presente quale sia; mi pare però che egli abbia avuto più successo con “Mad desire” o “Future brain”, che all’epoca erano tra quelle che mi piacevano di più.

In tempi più recenti, Den Harrow è tornato al successo con un famosissimo testo che fa più o meno così:
Tu vuoi che io rimanga qui perchè stai meglio senza di me. Eh?
Non mi stai tradendo, eh!?
Scusa se ho rubato i cestini: avevo fame.
ecc.

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Catch the fox tra i tantissimi dischi venduti mi pare sia stato il piu venduto in Italia di Den Harrow, qui c’e una performance d’altri tempi a Superclassifica show…http://it.youtube.com/watch?v=xTKbZs8mMy0

Cmq quest’uomo qui e stato un grande! :wink:

Modern Talking, Pet Shop Boys, M. Cretu e consorte (la Sandra di Maria Magdalena) e tanti altri.

Da ricordare gli Opus con Life is life.