Dopo che @schramm ha re-uppato questo vecchio topic mi è venuta voglia di recuperare il film e vederlo.
Anche io non posso che validare i commenti positivi che sono stati espressi dai colleghi forumisti che mi hanno preceduto.
Il film riesce incredibilmente a mantenere un equilibrio virtuoso tra la sua estetica smisuratamente kitsch, degli ingenui contenuti inverosimili e un coinvolgimento narrativo efficace che ti fa immergere completamente nella diegesi con tanto di coinvolgimento emotivo.
A livello di tematiche affrontate, a farla da padrone è il dibattito quanto mai attuale sull’AI e sui rischi di un suo utilizzo indiscriminato, con tanto di incidenti più o meno gravi dovuti all’estromissione del fattore umano dai processi decisionali, rivolta delle macchine che riducono in schiavitù la civiltà che le ha create ed altre ripercussioni etico/esistenziali attualmente sulla bocca di pseudo-divulgatori scientifici o semplici opinionisti televisivi.
Altre tematiche trattate nel film che sono rilevanti anche per la società del giorno d’oggi sono la sicurezza sul lavoro ed il sesso virtuale che sostituisce l’incontro diretto e il contatto concreto tra gli individui (anche se devo dire che io una sessione di psichedelico piacere erotizzante disteso su un lettino della Cosmic Love quasi quasi me lo farei…
)
Bella anche l’idea di mandare messaggi in codice cifrati attraverso le note della musica di Bach (avvalendosi di una rivisitazione al sintetizzatore ad opera dello scatenato Marcello Giombini, che ci regala altre chicche di psichedelia in versione spacesound music).
Il film contiene alcune delle cose più pacchiane e divertenti nelle quali io sia mai incocciato durante le mie assurde visioni tra cui, oltre ad un robottone malvagio ripreso dal maestro Brescia con magistrale tecnica psicotronica vedo/non vedo, vanno ricordati dei dialoghi e delle espressioni pseudo-scientifiche oltre i limiti dell’assurdo (ad esempio si chiede al cervellone elettronico di fornire i dati relativi all’equipaggio che si trova nell’astronave nemica in termini di ASSOLUTA PROBABILITÀ
)
In definitiva, il film diverte sia per il suo aspetto più yeuch sia per la semplice efficacia della sua struttura narrativa, consigliato a tutti i cinefili amanti del bizzarro.
Un grande ringraziamento a @gojira , che l’ha programmato nel ciclo da lui curato “I B Movies di TVR Teleitalia”, sfruttando un master probabilmente giunto quasi alla fine del suo ciclo vitale (in certi momenti si notano degli evidenti segni di usura) e mettendo a disposizione degli appassionati quella che, a tutt’ora, è l’unica versione reperibile del film in lingua italiana.
Sicuramente questa gemma, come anche tutti gli altri exploits fantascientifici di Brescia, meriterebbe un’edizione in bluray, anche solo per valorizzare la variopinta, psichedelica ed estremamente fantasiosa componente visiva del film.