All’Hilton di Roma. E, successivamente, nella stessa stanza:
Actor Robert Hoffmann, who starred in Alberto De Martino’s Femmine insaziabili (1969), co-starring Frank Wolff, settled in his Hilton Hotel apartment in Rome after his suicide, because they had the same agent (Michele Pietravalle) at this time. Hoffmann, searching immediately for a roof over the head, didn’t care much about the fact his predecessor had been found dead in the bath tub.
Anche se il topic si riferisce ad attori morti suicidi, ritengo di dover citare anche un importante e forse dimenticato regista "“Michael Reeves” autore del gore “Il grande inquisitore”…morto suicida a soli 25 anni nel 1969…
Triste fine per il protagonista del telefilm “TRE NIPOTI E UN MAGGIORDOMO”!
Nella parte di zio Billy è lo zio d’America da tutti desiderato: alto, bello, atletico, di buon carattere… Ma soprattutto è ricco, molto ricco, e quindi in grado d’assicurare ai nipoti ( non è sposato) un radioso presente ed un ancora più radioso futuro!
Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman, come risaputo, soffrivano entrambi di depressione (forse Gassman in maniera più acuta) ma nessuna fonte parla di suicidio.
Tognazzi ebbe un ictus durante una tournée teatrale e venne ricoverato in ospedale dove morì pochi giorni dopo.
Erano entrambi terrorizzati alla sola idea della morte, mi sembra strano che abbiano - perlomeno - tentato il suicidio.
KAREN BACH (Karen Lancaume): inquietante protagonista di Baise-moi!
Molti i suicidi nel cinema a luci rosse: da Savannah a A.Jordan, da C.Jammer all’attore/regista J.Dough…
Più di recente per overdose di medicine Anastasia Blue, incantevole biondina dell’Alaska. Molto triste e impressionante l’ultimo video che vidi con lei protagonista: metteva in mostra infatti un corpo pesantemente segnato dalla vitiligine.
cito 5 membri della famiglia Hemingway: Ernest, suo padre Clarence, suo fartello Leicester, sua sorella Ursula e sua nipote (non si sa sa s e acaso scelse lo stesso giorno di 35 anni esatti dopo del nonno) Margaux, lei attrice.
Questa cosa mi ha immediatamente ricordato “Perche’ quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer”, del 72, nel quale la Fenech e la Quattrini alloggiano in un appartamento resosi libero dopo la morte dell’inquilina nella vasca da bagno.
Il riferimento puo’ essere voluto o si tratta solo di una coincidenza?
Wolff si tagliò le vene nel dicembre del 1971, circa 3 mesi prima che il film di Di Leo uscisse nelle sale; non so se sia stato l’ultimo cui abbia preso parte, ma di certo uno degli ultimi 2 o 3 al massimo.