Segnalo questo podcast che analizza diversi casi del fenomeno omonimo, a cura di Roberta Lippi.
Nonostante l’ovvio comune denominatore ogni episodio è a sé stante, analizzando un diverso caso con punti di vista sempre diversi, che sia un genitore, la vittima o le forze dell’ordine.
La serie è attualmente ferma a 6 episodi.
Mi correggo, ho scritto del podcast che avevo ascoltato solo 2 episodi e mezzo, i sei episodi sono a loro modo legati e vanno assolutamente ascoltati in sequenza.
Una serie che mi ha saziato molto, piacerà a @Frank_n_Furter , oltre che fomentare rabbia e disagio pone anche interessanti punti di vista e chiavi di lettura dell’annoso problema della gioventù bruciata, che poi siamo stati tutti ragazzi e di episodi analoghi ne abbiamo sentiti e visti da vicino a josa, si denunciava di meno, e non che sia la panacea di tutti mali, ma la leva militare faceva spesso (a volte) da reset a vittime e carnefici.
Poi sicuramente la pandemia ha fatto da calderone e il problema è esponenziale, ora ci sono i social e si sa tutto di tutti (fuorché di @tony_brando ).
ANZI, per trovare un nesso temporal-storico-cinematografico:
Negli anni ottanta era un classico rubare le Timberland o il Moncler, a Milano i personaggi entrati nella storia (senza fare nomi) che sfoggiavano capi costosi rubati ai ragazzini erano un paio, citati addirittura nelle prime riviste di WILD BOYS, per la maggiore erano tossici dipendenti, ma non sempre era cosi’, negli anni 80 i piu’ grandi hanno sempre avuto atteggiamenti poco nobili nei confronti dei piu’ piccoli !!!