Being There - Oltre Il Giardino (H. Ashby, 1979)

Annunciata finalmente anche da noi la pubblicazione in dvd di questo grande film,il canto del cigno cinematografico di Peter Sellers, per il 17 Febbraio prossimo.Sarà sicuramente il titolo-clou delle uscite digitali Warner dei prossimi due mesi,insieme ad una manciata di titoli paulnewmaniani,ad un prezzo di lancio,9,90 euro,molto interessante.Tra gli extra oltre al trailer sembra sia incluso solo un breve documentario relativo alla realizzazione della pellicola.

Visto (per la prima volta :oops:)poche settimane fa, grande Peter Sellers sicuramente nella sua più grande interpretazione, mi meraviglia che nessuno parli di questo grande film!

È un film che sellers voleva fare assolutamente! Lesse il film mi sembra verso la fine degli anni 60 e se ne innamorò immedesimandosi completamente col protagonista e decise che doveva farne assolutamente un film, ma nessun produttore lo volle fare perchè in quel periodo sellers al botteghino non andava benissimo… Poi è tornato clouseau e con lui i soldi! E finalmente è riuscito a fare questo film! E meno male!!! Stavolta l’oscar se lo sentiva già tra le mani, le recensioni su di lui erano tutte buone e quando non lo vinse ci rimase di merda! Ma secondo me ci rimase ancora più di merda quando l’oscar lo vinse melvyn douglas! Peccato! Se lo meritava davvero!
Veramente un film bellissimo, poetico… Basta solo vedere il finale…:oops:
La musica col pianoforte di johnny mandel, specie in quella scena, è stupenda! Eric Satie…:oops:
Anche shirley macclaine è strepitosa! Veramente bravissima! Quando le dice che a lui “piace guardare” lei è fantastica!:smiley:

Visto ieri per la prima volta, colmando quella che credevo essere una grave lacuna dopo certi commenti estremamente positivi che avevo sentito.

Mi è piaciuto, un bel film con alcuni grandi momenti ma non esattamente il grande capolavoro di cui mi avevano parlato.
Peter Sellers è bravissimo ma il suo è il classico ruolo che mi lascia perplesso perché il personaggio gli richiede “solo” di essere pacato, gentile, leggero, puro ed estremamente misurato. Per carità, è bravissimo e riesce ad essere molto intenso (specialmente all’inizio e alla fine) ma mi fa strano pensare che in tanti si siano accorti che era un grande attore solo per questa interpretazione.
Tra l’altro è una delle sue ultime interpretazioni visto che morì poco dopo.

Belle alcune scelte nella colonna sonora (che non mi aspettavo minimamente) e strepitoso il finale tra il surreale e il metafisico.

Alla fine però il film è una specie di classica commedia degli equivoci già vista in tutte le salse, con lo scemo/semplice/puro di turno che passa per un genio grazie al suo candore e alla sua spontaneità.
Certo, qui la confezione è molto più curata rispetto ad altri film con un argomento anche vagamente simile, ma alla fine ci sono comunque un po’ di situazione troppo forzate. Nulla di grave, per carità.

Notevole invece il messaggio relativo alla televisione e al suo uso/abuso, decisamente profetico e curiosi i continui riferimenti biblici.

Il dvd è abbastanza sconcertante perché viene presentato come “deluxe edition” ma alla fine non è che sia tanto deluxe, eh…
Il master video è bellissimo, vero, e anche la traccia audio inglese è eccellente, su questo nulla da dire.
Una volta finito di vedere il film volevo vedere come era stato adattato in italiano il gioco di parole relativo al nome del protagonista (Chance the gardener che diventa Chancey Gardiner).
Viene adattato in maniera molto triste (Chance Giardiniere) anche se riconosco che era difficilissimo trovare un adattamento soddisfacente. In ogni caso l’audio italiano è uno dei peggiori che si siano mai sentiti in un dvd di una major. Per fortuna che non me ne frega niente e non lo ascolterò mai ma vi assicuro che siamo dalle parti della truffa. Un audio ovattatissimo, intubatissimo, assolutamente inascoltabile, ancora di più se si pensa che il dvd viene spacciato come deluxe.

Come extra c’è il trailer originale (in 4:3 pan e scan) e una featurette di Bouzereau con Ileana Douglas (che è l’attrice con gli occhioni che, per esempio, si fa mangiare la guancia da Max Cady in Cape Fear di Scorsese) che è la nipote di Melvyn Douglas, l’attore che interpretava il miliardario malato.
Featurette abbastanza interessante anche se si poteva cercare di fare qualcosa di più. Tra l’altro viene presentata in maniera abbastanza scorretta perché sulla cover viene spacciata per un “nuovo documentario sul film” e poi nel menu del dvd sembra che si tratti di un’intervista all’attore, non alla nipote.

Comunque è un bel film, da vedere.

Film di grande eleganza, che però non emoziona più di tanto… concordo con te. Anche io l’ho visto per la prima volta solo un paio di anni fa, ma del resto a me manca ancora da vedere Hollywood party… :oops:

Comunque vale la pena di vederlo anche solo per la prova di Sellers.

Eh sì, alla fine è un bel film, ben girato, bravi attori, belle musiche, ottima location, però manca qualcosa…
Si guarda con piacere ma alla fine non ha il guizzo che uno si aspetta per tutta la sua durata e le premesse dopo l’ottimo inizio (fino a quando Chance lascia la casa) vengono un po’ disattese e il finale surreale (seppur bellissimo) arriva un po’ in ritardo.

In ogni caso va sicuramente visto.

Sono d’accordo con voi solo in parte: secondo me Ashby continua ad essere un regista molto sottovalutato. Il finale “surreale” che non ti aspetti, oltre alla critica della società americana (ma non solo) a vari livelli, sono i veri bonus del film… poi ovviamente la confezione, rispetto ai primi film del regista/montatore come “Harold e Maude” e “L’ultima corvè”, decisamente più anarchici e “New Hollywood”, è molto più controllata, se vogliamo anche più mainstream in un certo senso… ma non escluderei che il tono un po’ rilassato sia dovuto anche alle condizioni fisiche non ottimali di Sellers. Riguardo la sua interpretazione, ovviamente è ottima, ma io sono tra quelli che lo ritiene ottimo quasi in tutti i film che ha interpretato, anche quelli minori.

Coooosa??? Questa è una mancanza da crocifissione in sala mensa :smiley:
Battute a parte… sotto le feste credo sia passato ad ogni orario su Rai Movie (o era Iris? :confused:)

concludo con piccola curiosità presa da wikipedia

in Oltre il giardino Ashby interpreta l’uomo vicino all’archivio dei documenti al Washington Post

Guarda, per me a livello “tematico” l’argomento più riuscito è quello della televisione: onnipresente, invadente, vuota, capace di sostituire la lettura, fintamente rassicurante (bella tutta la storia del telecomando: quando Chance lo perde si sente quasi perduto).

Si insiste molto su questo aspetto e trovo che sia la cosa che rimane più impressa (almeno a me).
Il finale surreale è bello anche perché aggiunge ulteriore leggerezza al personaggio anche se porta verso una mimesi con Cristo che suona un po’ strana.

Preferisco gli altri film di Ashby, comunque.

Sì sì, ma infatti sulla critica “ante litteram” alla televisione sono d’accordissimo… è una delle prime cose che notai la prima volta che vidi il film (che non vedo da tantissimo tempo pur avendo il dvd): peraltro credo che all’epoca dell’uscita in sala qui in Italia, non essendo ancora abituati ad una tv sommersa di spot e televendite, a molti spettatori più distratti possa essere sfuggita questa critica feroce. Comunque parlavo di critica “sociale” del film a più livelli, non solo alla televisione: se non ricordo male c’è anche un momento in cui si fa riferimento a molestie sessuali subite da Chance quando era piccolo…

Comunque se per gioco dovessi fare una classifica di preferenza tra i vari film di Ashby (pur non avendo visto ancora “Il padrone di casa”), anch’io questo non lo metterei al primo posto, ma probabilmente solo al terzo, dopo i due “cult” citati nel mio precedente post.

Ma se poi consideriamo le porcherie che escono ora al cinema, scritte da sceneggiatori inetti, dirette da registi incapaci e con attori inguardabili, questo film sfiora il capolavoro pur non essendo il migliore del regista :smiley:

Film che non rivedo da tantissimi anni, ma che ricordo come buono ma, concordando con Giorgio Brass, non un capolavoro. Anche per me Ashby è regista che è stato troppo presto dimenticato con almeno due film ottimi (i già citati Harold e Maude e L’ultima corvè) e altri comunque di buon valore. Il padrone di casa lo vidi negli anni 70 in tv (mi pare all’interno di un ciclo sulla Nuova Holliwood) e poi mai più, mi piacerebbe riuscire a rivederlo.

L’interpretazione “da Oscar” di Sellers fu il solito modo coccodrillesco di omaggiare l’attore quando il film uscì postumo alla sua morte. Riguardo al film io lo trovai molto grazioso ma nulla di che. La copia che andò in onda su Tele + (o già Sky?) presentava una differenza sui titoli di coda rispetto a quanto visto in sala in Italia e nel master Rai anni 80, ovvero con le immagini che scorrevano su delle sequenze prese da una tv mentre nella teathrical scorrevano semplicemente su fondo nero. Il dvd com’è?

Il dvd finisce con i titoli di coda che scorrono sopra una sequenza che viene ripetuta al’infinito perché Sellers scoppia sempre a ridere prima di finire la battuta.
Ci sono almeno 5 o 6 take diverse.

ecco ricordavo male, comunque quei ciak ripetuti nella versione uscita in sala almeno da noi e nel master tv Rai anni 80 (che non ricordo cosa usasse come fonte di partenza) non ci sono.

In Italia fermi al dvd, con questo film. All’estero, in br da anni, addirittura adesso una nuova edizione da parte della Criterion. Confronti su www.dvdbeaver.com/film2/DVDReviews44/being_there_blu-ray.htm