Si, ma in questo caso mi sto riferendo alla distribuzione italiana. Se ho capito bene hai sui 50 anni, giusto? Allora ricorderai che quando eri bambino c’erano al massimo un paio di cartoni animati l’anno di cui uno SEMPRE a Natale e SEMPRE Disney. Oggi gli animati escono letteralmente tutto l’anno e questa centralità non c’è più. Non so se questo film è bello o brutto ma i tempi di IL RE LEONE sono passati e, certo, la Disney è una azienda allo sbando.
Tornando alla distribuzione non proprio tempistica di Wish, scusa se insisto, ma vedo che da noi c’è ancora una certa resistenza ad abbandonare certe modalità.
Ho quasi 50 anni sì, e ricordo bene certe buone “abitudini”, in sala. Tempi lontani e irripetibili, appunto. Nel caso specifico di “Wish”, credo sia una scelta proprio della casa madre, negli States, l’uscita in sala da noi a Natale. Tanto, gliene frega poco del nostro mercato. E tanto, il film in questione è in perdita. Netta…
P.S. Per usare una metafora : la Nutella si trasforma in cacca. Il contrario, non avviene mai…
Ma voi avete figli piccoli? Perché fate un gran parlare di Disney qua e là, ma alla fine il target sono i marmocchi, che se ne fottono di woke, nel senso che per loro non c’è proprio problema a vedere una sirenetta black, sono pugnette da vecchi rancorosi come noi. Già parlare di “Re Leone” dà l’idea di quando si sia scollegati dalla realtà, stiamo parlando di un film di 30 anni fa. Nel frattempo la Disney/Pixar ha scodellato fior fiori di film e incassato a manetta. Adesso hanno un periodo slow, come hanno tutti i colossi, pure Coca Cola, ma intanto sta sempre lì, altro che chiodo nella cassa. Tanto per dire, l’ultimo che le mie pupe si sono ingollate è Elemental, del 2023, che è tacciato di semiflop perché ha tirato su “solo” mezzo miliardo di dollari a livello mondiale: anche mettendo insieme tutte le produzioni di successo in Europa non si arriverebbe ad un’unghia di quello…
Forse non ci capiamo. A me la Disney non ha fatto niente. Io mi riferisco alle scelte che ci sono a capo dell’azienda che ultimamente sono state quanto meno discutibili e quelle le fanno gli esseri umani. Anche negli anni 70 la Disney non se la passò benissimo eppure continuavano in ciò in cui credevano e sai perché? Perché c’era gente d’affari che era anche gente di cinema. Chi è a capo della multinazionale del cinema, inteso come arte, non gliene può fregare di meno. E i risultati si vedono.
Avete ragione un po’ tutti anche se sicuramente @almayer centra il punto quando dice che noi giudichiamo con l’occhio di chi ha conosciuto un’altra Disney che però non è quello dei bambini attuali. Poi però mi stacco da questo filo logico per due motivi. Il primo è oggettivo: il fatturato e gli utili della Disney sono in crisi. Il secondo è che il punto di forza della Disney è stata sempre una qualità che è stata amata trasversalmente da tutte le generazioni, non solo quella degli infanti.
Il vero problema è il “troppismo”. Produzioni a scatafascio con grafica computerizzata e trame ingegnerizzate (un pizzico di risata, uno di lacrime, il messaggio a + un filo di messaggio b, ecc.).
I miei figli sono ormai grandi ma, come me, hanno sempre amato i cartoni Disney fino ad un certo punto. Oggi se capita li guardano distrattamente in streaming. Sono cresciuti? Boh, questa settimana mi hanno proposto il sequel di “Galline in Fuga”…
Dice… bella forza che prima il film Disney era un evento con quella tecnica di animazione tutta a mano. Ci sta tutta ma qui sì diventa un problema generazionale se ci fermiamo su questo perchè per i bambini di oggi questo problema dell’animazione moderna non è un problema. Il punto è l’ormai raggiunta indifferenziazione: perchè un Disney dovrebbe essere diverso da un Dreamworks o simili?
Si tratta evidentemente di scelte editoriali sbagliate (evidentissime nel caso della loro divisione Marvel) e se non arriva qualche illuminato fra un po’ un cartone Disney avrà la stessa rilevanza di uno di Enzo D’Alò ( in termini d’incassi ovviamente).
Ma appunto. Ci vogliono storie di qualità, innanzitutto. Non a caso, negli ultimi 30 anni, quasi tutte le cose migliori distribuite dalla Disney provengono dalla Pixar. Nel 2008,per capirci, il compianto Callisto Cosulich (all’epoca 86enne) definì “Wall-E” come “il miglior film di fantascienza da ‘2001’”. Detto tutto…
Anche la Pixar ha cominciato a fare due uscite l’anno senza considerare i numeri due, tre e quattro di alcuni dei suoi prodotti (ma almeno nel caso della saga di TOY STORY si sono sempre mantenuti ad alti livelli di standard). MONSTERS UNIVERSITY è, si, molto divertente, ma non è assolutamente all’altezza di MONSTERS & Co (tra l’altro sprecano il personaggio della rettrice a favore dei loro compagni di corso decisamente più scialbi). Però l’anno prossimo ci sarà il solo INSIDE OUT 2 mentre per ELIO bisognerà aspettare il 2025.
A pensarci bene, lo spettacolo più interessante, fra 2024 e 2025,non sarà rappresentato dai film in uscita. Ma dal COMPORTAMENTO, della Disney. Potrà essere divertente, o tragico, o solamente grottesco. Mettiamoci comodi, gente. Gli yankee, sapranno comunque “intrattenerci”…
C’è tanto di cui discutere qui… dal mio punto di vista, io da piccolo adorava tutto quello marchiato Disney e che quasi rifuggiva e snobbava l’animazione giapponese, e vedere come si sono ridotti fa veramente, VERAMENTE male.
Il problema però non è tanto l’inclusione o meno di personaggi di colore o LGBT o meno, quelle sono categorie a cui giustamente è anche arrivato di dare la dignità che meritano e che per tanto tempo è stato loro negata. Il problema è quando metti le macchiette LGBT solo per dire “ehi ragassi, abbiamo la quota inclusività, comprate il nostro abbonamento!”. Non funziona e anzi in un certo senso è offensiva anche per le stesse categorie che si vuole proteggere e difendere, cosa che i woke si ostinano a non capire.
Ma ripeto, il problema principalmente forse non è tanto quello, è che ormai la gente si è stancata di remake live-action scialbi e con un politicamente corretto a dir poco imbarazzante (tipico di molti americani che contano - non tutti ma purtroppo abbastanza per far danni - sia di destra e che di sinistra) e di film dei supereroi ormai uno fotocopia dell’altra. Persino gente che conosco megafan di Marvel e DC non ne possono più…
Wish non l’ho ancora visto ma dalle recensioni che leggo penso sia il primo film animato Disney di cui sento parlare così male, e non è affatto un buon segno. Il fatto che poi vogliano svendere la Lucas Film direi che è abbastanza rivelatore…
Fonte? Perché per il momento è solo un wild rumour (o meglio, una fregnaccia) scritta da un unico tizio (Overlord DVD) che nei suoi vaneggiamenti azzarda pure che lo stesso Lucas se la ricompri (sì, vabbè).
Ho letto un po distrattamente il thread ma confesso di avere perso il filo del discorso
Qual’è il problema per l’animazione?
il woke forzatamente inserito ovunque? una presunta qualità calante? sovraproduzione? date di uscita? mi sono perso
Diversamente come dice @almayer il pubblico principale, ovvero i bambini, probabilmente se ne sbatte altamente la uallera di tutto, siamo noi veci a brontolare
A me semmai quello che da fastidio è il monopolio, in generale e in ogni ambito, e mi pare che quello di Disney lo sia diventato di fatto, dopo le varie acquisizioni.
E il monopolio in questo caso porta dentro di se il seme della distruzione.
Stanno sovrasfruttando per ovvi motivi tutti i brand che hanno acquisito, da Star Wars (che mi sta a cuore) e di cui sono riusciti in breve tempo a farmi stufare, all’ambito super eroi (di cui invece non mi frega praticamente nulla) che a quanto leggo tra filoni principali e spin-off è ormai saturo di film con riferimenti incrociati di cui neanche gli appassionati capiscono più un cazzo (un po come la consecutio di questa mia ultima frase).
Per me la cosa è un po’ più complessa e non riguarda solo la Disney (parlo di questo cosiddetto ‘woke’). Comunque così si va fuori argomento. Wish, ieri, ha esordito con soli 151.593€. ormai è chiaro che il campione natalizio sarà Wonka anche se di suo sta facendo sfasci di incassi.
Detto brutalmente : in questo thread, ce la spassiamo a sputtanare e a buttare palate di letame sulla Disney. Pur essendo pienamente consapevoli, che le nostre parole non modificheranno di un millimetro le concrete azioni di quell’avida, oscena, ripugnante ed ipocrita multinazionale che da tempo è, la casa del sorcio. Ma noialtri vecchi rancorosi, ci divertiamo così…
Però vedi, io non ce l’ho con la Disney che tante belle cose ci ha dato, io ce l’ho con chi la dirige ora. Torno a ripetere questa è solo gente di affari che di cinema non gliene frega niente. Come in tutte le cose (ripeto, in tutte le cose) il troppo stroppia. Non è neanche questione che adesso si fanno gli animati al computer piuttosto che a mano, perché comunque sono progetti da centinaia di milioni di dollari che hanno bisogno di tempo per essere sviluppati e realizzati. È che ultimamente - diciamo gli ultimi 10 anni - la Disney ha vomitato sul pubblico decine di prodotti realizzati al di sotto dei loro standard ed in maniera del tutto schizzata. Soprattutto per quello che riguarda il marchio Marvel che ha sputtanato alla grande dopo i trionfi di qualche anno fa. Ma, a pensarci bene, la cosa nasce già da prima che acquistassero la Marvel quando realizzarono per il mercato video seguiti su seguiti dei loro film più famosi. Forse un paio di titoli si salvavano ma per il resto erano prodotti veramente imbarazzanti (Cenerentola 2 su tutti) tanto che John Lasseter bloccò la distribuzione di Trilli tanto la resa era scadente. Poi non so se sia uscito comunque. Perciò è una cosa che nasce da almeno 20 anni fa. Con l’arrivo di Disney +, poi, la multinazionale ha avuto la necessità di riempire il palinsesto il più possibile e i risultati ce li abbiamo davanti agli occhi. Magari il mio ragionamento sarà terra terra, ma da rappresentante del pubblico, cioè quello che paga per vedere un prodotto, mi sembra di essere stato più che chiaro.
Riguardo Wish, semplicemente avendo visto il prossimamente in televisione, non si può non notare l’animazione scadente. Accidenti è la Disney! Grazie ai loro mezzi dovrebbero arrivare a vette ineguagliate e invece…
Ma niente paura, sono già in produzione FROZEN 3 e 4!
Che poi il primo pure, ma il secondo mi sembra proprio tirato via e mi meraviglia del successo che ha avuto.