Continua la farsa legata a quello che sarebbe il film con attori tratto dal più classico dei classici Disney, ma che per una serie di scelte a dir poco assurde a Burbank cominciano a vederlo, già da tempo, come un disastro annunciato (anche alla luce del non straordinario successo di La Sirenetta). Aridatece Michela Miti!
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Dice saggio di nordest : film di me**a rimane tale, anche se lo metti su piedestallo, e lo vernici d’oro. Puzza, si sentirà comunque… 
P.S. La Disney, si guarda allo specchio ogni mattina. E vede, il peggior nemico di sé stessa… 
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Le ‘creature magiche’ (tra cui tre neri di cui una donna, ma manca un cinese o un orientale in generale per non parlare dei nativi) che avrebbero dovuto prendere il posto dei Sette Nani ma che a quanto pare verranno tolte al montaggio. Ma neanche Mario Bianchi era arrivato a tanto! Scherzi a parte, questo non è né femminismo, né la sacrosanta richiesta di pari diritti che neri e altre etnie pretendono per loro, ma solo isteria. La Gerwig, sceneggiatrice del film, mi sa che i crediti raccolti con Barbie se li giocherà tutti con questo film.
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La cosiddetta “cultura woke” dimostra, per l’ennesima volta, di essere mera idiozia, appunto fanatica e isterica. E altamente controproducente, sia dal punto di vista politico, che da quello artistico. Speriamo passi presto. E che le statue di Colombo, fra le altre cose, tornino al loro legittimo posto… 
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E ci si è messo anche David Hand jr., figlio di colui che, insieme a Walt Disney, fu il regista del film originale affermando…
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Parole sante. Specie quando usa l’aggettivo “offensivo”… 
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Io, per non saper né leggere né scrivere, farei girare gli inserti hard al dream team @Frank_n_Furter e @Carlitos con @A_N supervisore del montaggio, e lo pubblicherei come live action di “zizì pan pan”
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L’idea di CUG, realizzare una versione hard, è decisamente migliore rispetto a quanto progettato dagli idioti alla Disney. Più divertente, innanzitutto. E forse, perfino più rispettosa dello “spirito originale” della fiaba… 
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Alla Disney, ad ogni modo, non devono star passando dei bei momenti. Non solo è stato spostato BIANCANEVE, ma anche il prossimo Pixar ELIO. Mentre due progetti ancora senza titolo Pixar e Disney per il 2025 sono stati annullati.
Più quest’altro film di cui nulla so.
Inoltre ho letto che la Disney smetterà di passare entro un lasso di tempo troppo breve i suoi film su Disney+ perché, incredibile, si sono resi conto che era un incentivo per non andare al cinema.
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Cazzo, dei geni del marketing. Gente sveglia, alla Disney. Tipo Homer Simpson… 
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Il 2023 non è certo un grande anno, per loro. “La sirenetta”, non ha incassato quanto speravano. E se non in perdita, non ha comunque brillato quanto a introiti. L’ultimo Indiana Jones, poi, ha perso centinaia di milioni. Ecco che succede, quando esageri coi costi di produzione e soprattutto con le spese pubblicitarie. Poi, che non frignino se le cose andranno sempre peggio…
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Il fatto è che stanno cercando di comprare (perciò di accentrare) troppe cose. Buon ultimo l’acquisto dell’ex 20th Century Fox. Anche se sono solo voci di corridoio (e gli analisti lo ritengono improbabile, almeno al momento), pare che vogliano liberarsi della Lucas Film (e di conseguenza del marchio Star Wars) che pure acquistarono per (mamma mia…) 4.000.000.000 $. Visto che ormai hanno spremuto lo spremibile (ma Lucas stesso non s’era comportato tanto diversamente, anzi) e non sanno più cosa inventarsi.
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Bravo, certe cose non vanno scordate. Per accaparrarsi il marchio “Star wars”, misero in tasca a Lucas ben QUATTRO MILIARDI DI DOLLARI. Che poi ebbe addirittura, all’uscita de “Il risveglio della forza”, la spudoratezza di lamentarsi. Che schifo. E dopo aver acquisito la Fox, sono riusciti a tarpare le ali perfino ai Simpson. Ancora più imperdonabile, e inaccettabile… 
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Ciao!
Personalmente ti assicuro che, per “barbie” sia lei che il compagno hanno raccolto (nella mia mente, dove li conservo), ben altro che crediti! 
Ciao!
C.
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Si sono pagati il mutuo, diciamo…
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Anche il quinto Indiana Jones l’han fatto solo perché hanno la proprietà del nome, ma a quanto pare la cosa s’è loro rivoltata contro. Anche su Wish (che da noi uscirà addirittura sotto Natale quando il successo di film come Super Mario Bros o, soprattutto, Barbie dovrebbe insegnare alla Disney che ormai Natale non garantisce più niente e che qualsiasi altro periodo dell’anno è buono per fare incassi) non ci sono grandi aspettative. Tra l’altro quando uscirà si ritroveranno già sul groppone il film Dreamworks che già di suo non mi sembra candidato a grandi incassi.
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Un po’ OT, ma non troppo. Il successo, mondiale, di un film comunque “difficile” e soprattutto “adulto” come “Oppenheimer”, dovrebbe far riflettere. Le major hollywoodiane, a cominciare proprio dall’ingorda e avida Disney. Franchise, reboot, supereroi, fantasy e fantascienza? Vivaddio, no no e no. Basta, basta, basta. Hollywood, per favore, torni a fare film per “adulti pensanti”, grazie. Gente che vuol tenere i neuroni svegli e le capacità cognitive accese, grazie. Altrimenti, chiudiamo tutte le sale cinematografiche del mondo. Ce lo dicano. E, se hanno le palle, lo facciano. Tanto, sappiamo bene che le multinazionali riescono a stare in piedi, sempre e comunque. Forse… 
Considerando il periodo in cui è uscito, poi. Un tempo da noi sarebbe uscito non prima di ottobre.
Ah! Dimenticavo questo:
Il casting l’han fatto dalla De Filippi? Mai viste tre facce tanto insulse.
Da Wikipedia:
La data di uscita è stata più volte rimandata: inizialmente prevista per l’8 luglio 2022, è stata posticipata all’11 novembre 2022, poi al 17 febbraio 2023 e infine al 28 luglio 2023. Il film uscirà nelle sale cinematografiche italiane l’8 novembre 2023, mentre in quelle statunitensi il 10 novembre.
Da noi due giorni prima, pensa che culo!
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Dai, Rodar, non infierire. Un po’ di pietà. Specie quando i bersagli sono così facili… 
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Alla Disney per il 2024 hanno INSIDE OUT 2 e MUFASA che potrebbero riportare ossigeno anche se bisogna vedere quanto sono costati e quanto spenderanno di pubblicità.
Ma poi leggi…
Non vedo cosa possano inventarsi in un ambiente come la savana. A meno di non uscirsene con Mufasa a New York (con riproposizione della battuta sulla giungla d’asfalto), Mufasa: Vacanze in Europa (Londra, Parigi, Roma, Venezia e vai di luoghi comuni), Mufasa nello spazio (e qui potrebbero incrociarlo alla saga di Guerre Stellari), Mufasa: Il libro della giungla 3 (ma si, che ce frega, tanto sempre in Africa stanno).