Ricordo che venne trasmesso da Rai1 in seconda serata, nell’85 o '87. Pare il classico filmetto italiano sfigato e da sfigati, insomma il prodotto che ci “affligge” ancora oggi. E parliamo di una roba di trenta e rotti anni fa. .
P.S. Il buon Bigagli nel manifesto pare un mongolone. Come pretendevano di attrarre spettatori in sala, è un bel mistero. .
Sì diciamo che ho visto locandine più accattivanti, in effetti. Oltretutto nel 1980 si dava ancora una certa importanza alle locandine, a differenza di quanto accade oggi.
Secondo wikipedia il film incassò 27 milioni di lire… pochino.
Queste figure di registi meteore, a cavallo tra anni settanta e ottanta, mi affascinano.
Chiesa ha diretto questo e il più ‘noto’ Luci Lontane.
E poi? E durante? Imdb gli attribuisce altre due sceneggiature e stop.
Lavorava in pubblicità, in tv?
Che fine ha fatto?
Sono registi irrecuperabili, non sono né di genere, né d’autore.
C’è qualcosa su di lui su Ciak del novembre 1987… si parla per l’appunto di Luci lontane, che il regista definisce un film di “fantascienza quotidiana”.
Chiesa fu aiuto di Pasolini e Jancso, sempre secondo quell’articolo.
Grazie per le info.
Certi registi e certi film li ho scoperti, immagino come molti, col dizionario Stracult di Giusti. Ibridi tra cinema d’autore e cinema di genere. Inevitabilmente rimossi.
Bim Bum Bam mi fa pensare a film generazionali un po’ sfigati, come il più o meno contemporaneo ‘Ciao Cialtroni’, altro film dimenticato, ma che mi sembra girare almeno tra collezionisti.
E poi venuto a galla il film? Mi è ricapitato per caso che stavo riguardando la filmografia del film della Donadio, a giudicare dalla ricchezza di informazioni sull’imdb il film dovrebbe circolare.
Sarei curioso di vederlo soprattutto perchè è girato dalle mie parti, soprattutto Cesena terra natia del regista (e anche location del successivo Luci Lontane)
Come già detto sopra la locandina davvero terribile, notare il Galletto Guzzi:
Mi sa che è vero il contrario. Avati, allora, era ancora abbastanza ‘rozzo’ (ancora non aveva fatto ZEDER); cominciò a fare il ‘carino’ con UNA GITA SCOLASTICA.
Ero indeciso tra lui, Gianni Cavina e addirittura Andrea Roncato. Qui mantiene una recitazione meno mercuriale del solito ma in alcuni momenti si riconosce benissimo. Gli altri due recitano con la loro voce anche se sia Locuratolo (ligure) che Bigagli (toscano) hanno un accento romagnolo sui generis, mentre Bonetti per bocca di Haber che è bolognese è l’unico che parla con un romagnolo genuino. La cosa curiosa è che Monni, che ha una sola battuta, recita con la sua parlata toscana. Il problema principale risale proprio nei tre protagonisti, bravi ma assolutamente incapaci di suscitare la benché minima risata. Anche lo stesso Haber non è propriamente un attore brillante anche se qualche commedia l’ha fatta. Sospetto che Bonetti venne scelto più per le sue doti atletiche (si esibisce in notevoli palleggi anche di testa: probabilmente era l’unico dei tre che giocava veramente a pallone) che per altro. Perché ossigenarlo, poi! Per la cronaca il titolo viene da una conta che i tre fanno con altri ragazzi per un’improvvisata partita di calcio in tre contro cinque davanti l’ingresso del cimitero, altrimenti non ha un reale senso.