Black Magic (Meng-Hua Ho, 1975)

Reduce dall’esaltante visione di The Boxer’s Omen, ho dato una possibilità anche a questo Black Magic.
Siamo decisamente su un altro livello e molto più basso.
Anche qui si parla di magia nera ma c’è uno stregone che, a pagamento, opera fatture di morte e filtri d’amore.
Una ricca vedova, infatuata di un uomo che sta per sposarsi, si rivolgerà al mago per mandare a monte questo matrimonio e colpire anche la futura sposa.

La componente weird non è molto forte, se si esclude il fatto che il mago per i suoi malefici ha bisogno di spillare latte dal seno delle ragazze che si rivolgono a lui.
E sembra pure che ci marcia, come dicono a Roma.
Il film è piuttosto lento e sono pochi i momenti interessanti, tra cui lo scontro finale col mago buono e qualche scena qua e là.
Non male le musiche.

Esiste anche un sequel che, almeno sulla carta, sembrerebbe più interessante.

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Si, c’e’ un sequel con la tagline sul DVD “More gore! More nudities! More zombies!”… a memoria me lo ricordo più cupo ma son anni che non lo rivedo

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beh tanto vale che ti avvisi subito, boxer’s omen non si batte: non esiste cat III che lo superi e nemmeno uno che lo eguagli o gli vada vicino di qualche metro. in ogni caso fai bene a perseverare nel magico mondo nero orientale, perché è un vaso di pandora di spassose meraviglie.

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