The Boxer's Omen (Chih-Hung Kuei, 1983)

Non so da dove cominciare per descrivere questo film, sicuramente uno dei più strani che io abbia mai visto.
Mi scuserete se questa volta mi farò accompagnare da qualche immagine.

Iniziamo dalla storia: il protagonista è Chan Hung, un gangster che si reca in Thailandia per vendicare il fratello, pugile rimasto paralizzato dopo un incontro con Bolo Yeung nientemeno; ma qui ne approfitta anche per chiedere in un monastero buddista informazioni su un monaco che gli appare da qualche tempo come allucinazione.

Viene a sapere che questo monaco, impegnato in una lotta contro una banda di stregoni che praticano la magia nera, è vittima di una maledizione e solo lui, Chan Hung, può aiutarlo in quanto i due sono stati gemelli in una vita precedente.
Così il nostro eroe diventa un monaco, subisce un duro addestramento che gli dà poteri magici e può affrontare lo stregone.


Se la trama tutto sommato può avere un senso, è la messa in scena che è splendidamente delirante.

La lotta contro lo stregone è davvero impossibile da descrivere a parole; non basta dire che uno stregone vestito con una casacca viola shocking e col viso dipinto come in Braveheart mangia frattaglie di una gallina appena uccisa per aumentare la sua forza e scagliare malefici più potenti e a un certo punto viene evocata quella che sembra la testa di un alieno. No, mi rendo conto che non basta.


Comunque alla fine il neo-monaco riesce a vincere.
Tutto finito? Macché, manca un’ora di film.
A questo punto il regista ci mostra un po’ di figa.
Ne avevamo bisogno, noi e soprattutto il protagonista che torna a Hong Kong dopo 3 mesi di castità in un monastero.

Dopodiché, vi ricordate la vendetta contro il pugile thailandese?
Ecco, c’è l’incontro rivincita sul ring.
Nel frattempo però gli stregoni neri per vendicarsi della morte del loro capo stanno creando un mago-guerriero, inserendo un cadavere in decomposizione dentro al corpo di un enorme coccodrillo.

Lo scontro finale avverrà a Kathmandu, dove Chan Hung deve recarsi per recuperare i suoi poteri persi in seguito all’espulsione dal monastero per aver violato il voto di castità.
(Ricordate la figa sotto la doccia? Ecco, a causa sua)
Lo scontro non sarà meno delirante del primo.


Il film è davvero uno spettacolo visivo, pur con effetti speciali a volte ridicoli.
Non si riesce a distogliere lo sguardo per le tante trovate e i tanti dettagli mostrati e quando sembra che non si possa andare oltre, la scena successiva riesce a sorprendere di nuovo.

Vi voglio troppo bene per non consigliarvelo.

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film bellissimo con una fotografia eccezionalmente cromatica. Fù uno di quei film che spinsero le autorità di Hong Kong ad introdurre, qualche anno più tardi la famigerata “Category III” per contenere l’eccesso di violenze, spesso gratuite, che imperversavano nelle produzioni cinematografiche degli anni 80. Mi dispiace aver dato via il DVD, ormai diventato veramente costoso

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non avrei rovinato la sorpresa di certe incredibili soluzioni figurative con le foto, comunque è tra i miei cat III predilettissimi di sempre, me lo porterò sulla tomba.

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Ho il DVD da anni e non l’ho mai visto… Mi hai messo voglia di rimediare al più presto!!! :star_struck:

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Credo proprio ti piacerà, delirante, eccessivo, assurdo

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