Blu38 (Roger Fratter, 2021)

Solo per segnalare che ho appena scoperto che questo film di @Roger_A_Fratter , purtroppo ancora inedito, ha vinto il premio della miglior regia ad un festival indiano nel 2021.

In attesa di poterlo vedere, tanto di cappello e complimenti al nostro regista bergamasco preferito!

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Visto finalmente!

Il film è tutt’altra cosa rispetto al cinema di Fratter a cui siamo stati abituati finora.

Roger smette di autoprodursi pellicole dalle tematiche estremamente personali realizzate in autarchia e nelle quali ricopre un florilegio di ruoli (dallo scenggiatore, all’operatore, al direttore della fotografia, all’attore e via dicendo). In questo caso viene ingaggiato dalla casa di produzione con due mansioni ben specifiche, quelle che negli anni ha affinato meglio grazie a tutta l’esperienza accumulata: il regista ed il montatore. All’operazione partecipano poi tutta una serie di professionisti che pur non essendo nomi celebri sanno il fatto loro nel proprio ambito specifico, dagli attori agli sceneggiatori, passando per tutti i vari tecnici che compongono la troupe. Anche l’attrezzatura a disposizione sicuramente è più professionale ed adeguata ad una produzione che possa competere sul mercato.

Il risultato è decisamente positivo. Pur trattandosi di un film a basso budget la vicenda riesce a risultare efficace e coinvolgente.

La storia è quella di un’operatrice di radio taxi che, la notte di Natale, dalla sua postazione telefonica viene coinvolta in una macabra vicenda a tinte forti che nel giro di poche ore si trasformerà in un vero e proprio incubo.
Pur con qualche forzatura la scrittura è molto buona e riesce a costruire su vari livelli, lavorando sul piano dell’approfondimento psicologico della protagonista e sullo svelamento della sua tormentata vicenda personale e familiare, che col progredire del film viene portata a nostra conoscenza poco a poco, in parallelo col procedere della vicenda che, con l’accumulo delle informazioni che gradualmente riceviamo, diviene anch’essa sempre più delineata e dettagliata nella sua raccapricciante perversità.
Praticamente il film è girato quasi solo in una stanza; tutto ciò che apprendiamo sulla sanguinosa vicenda che si è svolta avviene fuori campo, grazie alle comunicazioni telefoniche, mentre lo svelamento del passato della protagonista si svolge grazie a flashback spesso realizzati in modo efficace ed interessante con l’utilizzo di materiali eterogenei provenienti dai social media della donna.

Un plauso a Valentina Di Simone, già in passato collaboratrice di Fratter, che oltre ad essere un’attrice con un ruolo di supporto è anche autrice della sceneggiatura.

Davvero complimenti a Roger per quello che non esito a definire il più maturo dei suoi film (tra quelli che ho visto sinora), in cui le sue qualità vengono esaltate anche dal lavoro di direttore della fotografia ed operatori di macchina, ponendo l’opera in questione una spanna al di sopra dei suoi lavori totalmente indipendenti sotto il profilo puramente estetico e della qualità dell’immagine.

Roger ha continuato a battere questa strada realizzando successivamente anche il dramma erotico (?) Stilema e il “fetish thriller” La cella, che mi riprometto di vedere a breve.

Per chi volesse intraprendere la visione di queste pellicole che determinano di fatto una svolta nella carriera del regista bergamasco, è possibile noleggiarle od acquistarle sul sito della casa di produzione Adamantis (ex Excelsior Cinematografica, se non vado errato).

Qui il link per la visione di Blu38:

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Il film è su Prime:

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Non l’ho ancora visto, ma da quello che scrivete pare un palese omaggio/remake di Den Skylidge del 2018 e del suo clone americano The guilty sempre del 2021.
Sembra un prodotto interessante, sono curioso.

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In effetti a leggere il tuo commento sul film danese questo di Fratter sembra una variazione sul tema, probabilmente il contesto è diverso ma le dinamiche sono simili.

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Film di cui Fratter stesso mi parlo come di una produzione diversa da quelle indie che cercava di portare avanti… anche la storia se non erro esce dai canoni fratteriani… non vedo l’ora di vederlo e vi dirò la mia!