Bones and All (Luca Guadagnino, 2022)

Fine anni80, una giovane ragazza si ritrova a una serata tra amiche, così dal niente morde brutalmente il dito a una di loro, scappa a casa del padre che non sembra affatto stupito da questo suo comportamento…

Ancora non avevamo un topic sul cannibal movie dell’anno? Non ho letto e non conosco il romanzo omonimo di Camille de Angelis, quindi non mi pronuncio su eventuale fedeltà della storia o altro.
Bisogna ammettere che Guadagnino ha fatto proprio un bel film, una storia davvero complessa da raccontare, dove orrore e romanticismo viaggiano di pari passo, dove poesie e disgusto cercano di coesistere in un mondo popolato da strani cannibali, soggetti reclusi dalla società che al contrario di nobili vampiri comuni all’imaginario collettivo, danno il peggio di sè a ineleganza e viscidume, la realizzazione dei suddetti personaggi è davvero magistrale.
Vabbeh che noi di GdR abbiamo visto di peggio, ma rimane un film veramente duro e non semplice da metabolizzare, non immagino (e francamente non mi interessano) le reazioni del grande pubblico popolare, avevo letto qua e là di fughe dalla sala.
Nel film c’è anche un cameo di Jessica Harper, anche se verrebbe sarcasticamente da dire “ciò che ne rimane”, comunque bravissima e pienamente nella parte.
Se non fosse per il libro da cui è preso, lo avrei dato per scopiazzato da Raw della Ducournau.

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Aver mantenuto il titolo originale, già bruttino di suo, non è stata una gran mossa. Quanti pensate sanno che vuol dire ‘bones’? Magari chiamarlo ‘le ossa e tutto il resto’ o meglio ancora ‘fino alle ossa’ sarebbe stato di maggiore impatto.

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È il primo film di Guadagnino che guardo e lui, come regista, mi è sembrato abbia fatto qui un buon lavoro (tanto che prima o poi darò una possibilità anche a “Suspiria”); in generale mi è piaciuto, anche se ho trovato qualche caduta di ritmo, in particolare non ho trovato di alcun interesse la storia d’amore (superficiale, credo volutamente) tra i due protagonisti.

La ragazza è molto brava e carina, ma il film prende slancio soprattutto con la presenza inquietante di Sully: viscido, squallido, patetico. Bravissimo l’attore.
Ma ha anche altri momenti validi: l’incontro con la madre, o con i due ragazzi (il cannibale e il wannabe - fino all’ultimo ho sperato tornassero in scena).
Bella la fotografia e l’atmosfera anni 80 non troppo urlata.

P.S. Il protagonista maschile ha dei capelli ridicoli. Perfino per gli anni 80.

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Tanto mi aveva irritato Suspiria quanto mi ha convinto questo. Bella storia di emarginazione, racconto formativo ma anche horror al sangue con momenti decisamente truci. Bravissimi i due attori protagonisti, molto elegante e ispirata la regia. Ho preso anche il romanzo ispiratore, per curiosità. In effetti Raw torna in mente, così come Cannibal Love.

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