Allora. Aggiornamenti e correzioni. In questa versione di 156’ del br ispanico, la Savoy è doppiata SOLAMENTE dalla Pasanisi. E in TUTTE le scene in cui è presente, Gielgud è doppiato SOLAMENTE da Sperli. Per quanto riguarda Trieste, lo sentiamo esclusivamente con la sua voce. Niente Vittorio Stagni, come indicato dal Napoli. Confermo invece i cambi di voce, in alcune scene, per Bonacelli e Steiner. Deduco quindi che nella versione in esame, è stato usato quasi totalmente il doppiaggio originale del 1979. Ma, comunque, NON nella sua interezza. Giacché diversi minuti del film sono disponibili solo con l’audio inglese. Indi, per reperire l’INTERO doppiaggio originale della prima uscita, ci si deve forse rivolgere alla Cineteca Nazionale di Roma, dove suppongo sia depositata una copia d’epoca? Chi sa, ci informi…
Una cosa che si dovrebbe aggiungere è che in realtà i soldi per Caligola li mise principalmente Rossellini, il film fu una mega frode finanziaria che lo fece andare in bancarotta. Si era messo in società con uno squalo, Guccione, che lo rovinò.
Quanto alle diverse versioni, escludendo a priori quell’aborto recente di Ultimate Cut, realizzata senza l’accordo di Brass né i consigli di quelli che conoscono il film e le relative vicende, rimango fedele alle informazioni più dettagliate ed attendibili di Ranjit:
Non credo che qui sia mai stato segnalato (se sbaglio chiedo scusa), ma un attore (mai inquadrato in volto) che fa una performance hard in una scena diretta da Guccione è il noto caratterista Franco Caracciolo, specializzato in ruoli gay mainstream, ma occasionalmente attivo anche in azioni hard. Nel libro ‘Luce rossa’ la performance ‘caligoliana’ di Caracciolo è rivelata e raccontata nei dettagli.
Per me, era cosa nota e risaputa. È quello che in un vicolo si fa suonare il flauto (A PELLE ) da un suo compare, e nel contempo viene spiato (da un pertugio..) da Caligola medesimo. Scena veloce, ma con tanto di eiaculazione finale, se il mio stanco occhio non mi inganna…
Diciamo che, nel contesto dell’opera, Brass (o chi per lui…) non indugia troppo. Le scene saffiche e l’orgia affollata sono molto più “particolareggiate”…
Allora, il tipo che ha fatto sta roba originariamente doveva seguire i dettami di Brass e di quelli che “conoscevano” il film. Invece li ha messi da parte per creare la versione che lui aveva in mente. Come se dessero a me tutto il girato di un film e ne facessi io la mia versione. Considerando che i Caligola c’è una montagna di girato, anche in più inquadrature, non posso che considerare questa come solo uno sterile esercizio di un parvenù. A questo punto considero più legittimo il montaggio di Guccione.
sono iperdaccordissimo che la versione da 156’ sia la meglio riuscita tra quelle che abbiamo visto finora, e che nell’ultimate cut gli stilemi e i temi di brass siano poco rispettati e ci siano più di alcune cose cose che non vadano affatto (non le ripescherò dal sacco), ma ci sono anche angolazioni e impostazioni peculiari e suggestive che se non fosse stato per questo parvenù non avremmo avuto. in sostanza, per molti motivi già enuclkeati mi tengo stretta e carissima per sempre la vs di guccione, ma resto comunque contento di aver visto questo tentativo, per fuori asse che sia stato.
beh ma non si riduce solo a isolate inquadrature alternative, ci sono anche blocchetti di scene assolutamente inedite, magari anche arbitrariamente collocate rispetto allo script originario o alle intenzioni di brass (delle quali occorre tuttavia sottolineare che noi non le conosciamo e possiamo si e no immaginarle) ma che entusiasma scoprire. e parliamo anche di circa mezzora di girato mai visto. sputace sopra.
Se parli della scena delle spie dietro il muro, è stata girata durante le riprese “ufficiali”, quindi con tutta probabilità diretta da Brass.
Le informazioni vengono al 99% dal sito di Ranjit, che purtroppo non mi sembra più disponibile, e dalla fitta corrispondenza che abbiamo avuto per anni. Anzi, ti ringrazio di averlo citato perché mi sembra doverosa almeno una nota di ringraziamento.
Per quanto riguarda l’“Ultimate Cut”: per quanto sia sbagliato fare una versione ex-novo, credo che paradossalmente sia il modo migliore per avere una vaga idea di quello che volevano fare Brass e McDowell.
Risponde ancora, ma non vuole più parlare di questo film, ha lasciato perdere anche il libro, ne ho letti alcuni capitoli ed erano estremamente interessanti e ricchi d’informazioni, ma posso capire che abbia deciso di andare avanti.
Sì, ne sono al corrente, dicevo che non è più disponibile la sezione Caligola del sito. Anch’io ho avuto l’opportunità di leggere buona parte del libro: molto interessante, come dici tu comprensibile ma peccato.
interessantissimo ma solo questa tranche fa mezzo libro a sé, una sudata arrivare anche solo a metà! certo che la penthouse si direbbe un simpaticissimo aquarium di squali bianchi! finora la cosa più interessante è il reperimento della versione da 210’, che però con lui autolicenziatosi non credo avremo mai una qualche speranza di vedere né in questa vita né in un’eventuale prossima…