Cari discografici, ridateci il vinile

Ahi ahi ahi, Blu, il vero piatto “professional” è a trazione diretta… :smiley: . Come il mio stanton :smt033

E questa da dove ti esce?
Se vuoi fare gli scratch, forse…

La questione della rimasterizzazione digitale è comunque da tenere presente, perché negli anni passati ci sono stati diversi casi di album “rovinati” da una eccessiva compressione (il cosiddetto brickwalling), e temo che alcune riedizioni recenti in vinile possano avere lo stesso problema: per esempio gli album dei Cure sono usciti qualche tempo fa in versione DeLuxe in doppio cd curate direttamente da Robert Smith, esageratamente compressi, ed ho visto delle ristampe in vinile con un bollino “remastered by Robert Smith” che non mi fa sperare nulla di buono… per fortuna questo weekend vado alla fiera del disco di Utrecht, mi comprerò le stampe originali :smiley:

Dici? Naaaa! :smiley:
In alto A forest presa da un’edizione di Seventeen seconds degli anni '90, in basso la stessa traccia presa dalla Deluxe Edition.

Cioè, è rock, non è che pretendiamo la dinamica della musica classica… ma sant’iddio, così praticamente non esiste affatto.
Ma il mio preferito rimane il remastering di Rituals dei Neon. Fantastico:

Steed, hai scatenato il mostro dentro di me.

E pensa che quando ancora non c’era la DeLuxe si sperava che uscisse una versione rimasterizzata di Seventeen Seconds perché la prima edizione in CD si sentiva malissimo! :-p
All’epoca alcuni amici mi dissero addirittura che le bobine originali non c’erano più e per fare il cd avevano fatto un vinyl rip (cosa che però non ho mai letto da nessuna parte, probabile che sia una leggenda metropolitana).
Poi sono uscite quelle pessime DeLuxe (che ho comprato anch’io, a scatola chiusa), ed è stato anche peggio.

btw, fantastico il brickwall dei Neon!

Eh eh eh, ho beccato un nervo scoperto…:uranismo: :smt082

Comprato recentemente la ristampa di “io e te abbiamo perso la bussola” di Ciampi; è il classico esempio di vinile ristampato alla cazzo. Suono impastato e distorto e comunque costa un ventino, dico questo perché a confronto i vinili di Tenco su Joker/Saar dell’epoca e che paghi 5€ suonano esponenzialmente meglio.


Secondo me però è meglio fare un topic a parte per le segnalazioni spot sui vinili, in modo da renderlo facilmente fruibile. Tipo un “i vostri acquisti di rispetto”

Ah ecco… e i vinili di Tenco o Jannacci della Joker non è che si sentissero gran che…

Si, forse hai ragione: meglio splittare la discussione aprendo un nuovo topic per le segnalazioni. “Vinili di rispetto” come titolo è troppo banale? :smiley:

Lo trovo adeguato assai

Rispondo in questo che è diventato ormai il thread dei tecnicismi - dal mio punto di vista - o quello delle pippe mentali - dal punto di vista del 94,2% del forum.
In primis: non ti odio, hai pienamente ragione. Volevo dire multipli di 8, non so come mi siano venute in mente le potenze. Ci ho pure pensato dopo aver postato, ma ho evitato ulteriori precisazioni per non far degenerare anche l’altro topic :smiley:
Comunque… nei software che uso in casa, invero vecchiotti ma comunque impiegati in tantissimi studi di registrazione, si può lavorare a 16, 24 o 32 bit. In ProTools, che è lo standard professionale, si può arrivare anche a 64, ma nella pratica non ho mai conosciuto un ingegnere del suono che abbia fatto anche un solo lavoro a una risoluzione così alta.
Quando mi capiterà di sentire il mio mix engineer gli chiederò di chiarirmi questo mistero. Nel frattempo non state troppo in ansia, però.

Ok, ora ho capito, caro Blu, grazie mille per aver precisato il concetto, infatti così mi torna (incluso ovviamente il fatto che 44 non è un multiplo di 8).

Si sente, si sente. È che normalmente non si ha la possibilità di fare un raffronto immediato fra lo stesso materiale in qualità diversa, ma mi è capitato in studio di importare le tracce prima a una risoluzione e subito dopo all’altra e la differenza è veramente lampante, non serve nemmeno un orecchio particolarmente allenato per accorgersene. Certo, avvertirla se si ascolta dallo speaker del laptop è un po’ più complesso.

Nel mentre mi è tornato in mente che ho un plugin di dithering che effettivamente lavora anche a 20 bit. 18 mai sentito proprio, invece.

Le seghe tecniche continuiamo ad affrontarle qui, cerchiamo di lasciare pulito il thread di Green Jelly per lo scopo che si propone.

V. moderatore last minute :smiley:
(aridateme Slogun)

Beh certamente non posso escluderlo proprio perché non ho mai fatto delle verifiche in prima persona, però 24 bit mi sembra già parecchio alto… io notai la differenza fra 16 e 24 bit con lo “Ziggy Stardust” di Bowie che qualche anno fa è uscito in dvd-audio PCM 48kHz/24bit, e dal confronto con il cd 44/16 notai anch’io una qualità decisamente migliore.
32 bit ovviamente sarebbe ancora “più migliore”, ma ho un po’ di dubbi sul fatto che sia così evidente come lo è fra 16 e 24, almeno alla maggior parte degli ascoltatori (me compreso, senza falsa modestia non ho un orecchio poi così raffinato).
Esistono album pubblicati a 32 bit (in FLAC o AIFF o WAVE, boh…)?

Non ne ho idea, non ho mai seguito il mercato dei file digitali. Forse si preferisce distribuire file a 24 bit per una questione di dimensioni, ma non saprei.
Registrare e mixare a 32 bit, però, si fa tranquillamente, pure il mio disco lo abbiamo fatto a 88.200 kHz/32 bit quindi almeno di questo posso dirmi “abbastanza” sicuro :smiley:
Lo standard più comune credo sia 48000/24, comunque.

Bellissimo thread, bellissima conversazione. Il CD (e l’MP3) hanno ammazzato il mercato musicale (perlomeno per come era strutturato una volta) così come DVD & bluetto hanno ammazzato quello dei film. Oramai sarà tutto in streaming e amen, con buona pace degli ormai pochi appassionati. Tra le eccellenze in ambito audio segnalò questo, pare che ci siano alcune case che tirano fuori master perfetti:

//youtu.be/5KHSz9Gi-II

http://www.analogyrecords.org/

Fortunatamente, invece, io ieri non sono incappato in quell’individuo repellente ma in questo interessantissimo video:

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Super interessante!
Mi son sempre chiesto come funzionasse l’incisione dell’LP, il tizio spiega in modo semplice e chiaro :+1:t3:

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In questi giorni pensavo ad una cosa. Mi manca tanto ascoltare un gruppo in televisione, guardare una monografia e poi andare il giorno dopo, incuriosito, a comprare un loro disco in negozio, chiedendo informazioni al commesso con l’immancabile “Di loro cos’altro si può ordinare?”. Pur usando internet pochissimo e non utilizzando nessun servizio di streaming o download, sento che comunque il mio rapporto con la musica è cambiato. O forse sono cambiato io, non lo so. Prima si aspettava settimane per andare a prendere 2 CD, oggi con una app gratuita e qualche pubblicità si hanno milioni di brani. Eppure non è la stessa cosa…

Un messaggio è stato spostato in un nuovo argomento: Il Borgo Fantasma di Celleno e il suo Museo

A tal proposito, per quel che riguarda i vinili: