Carosello

CAROSELLO è stata la più celebre rubrica pubblicitaria delle TV italiana andata in onda dal 3/2/1957 al 1/1/1977. Ci lavorarono praticamente tutti eccetto Anna Magnani, Vittorio De Sica, Sophia Loren, Gina Lollobrigida (ma di questo non ne sono sicuro) e Mastroianni. La sigla che ti ho mostrato è la più famosa (anche perché fu quella usata per più tempo: 15 anni), ma non fu l’unica. Prima ce ne furono altre due ambientate in teatrini in cui c’erano un palco dietro l’altro e relativi sipari.

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@Frank_n_Furter non mi capacito che non conosci carosello!!! :open_mouth: :open_mouth: non è umanamente possibile. l’unica spiegazione è che sto sognando e al risveglio descriverò la cosa sul thread “i sogni più strani che avete fatto”.
peraltro, rientrando in tema, anche con questa sigla - della quale avevo paurissima; da anni è invece la suoneria del mio cell - ho fatto fior di incubi ricorrenti.

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Si, se non altro per gli attori che ci lavorarono compresi Sordi (che dopo non farà mai più pubblicità e comunque fu un fiasco perché si rifiutò di fare il codino [era per lo spumante Gancia se non erro]), Gassman e Totò!

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Un messaggio è stato unito a un argomento esistente: I sogni più strani che avete fatto

Trovavo più inquietante il finale con quel cartello vuoto che si avvicinava minaccioso che altro che la V di Viacom.

Non è che io non sappia cosa sia Carosello, ne ho pure visto qualche spezzone negli anni, ma non essendo stato uno spettatore assiduo (quando ero bambino già non c’era più, e mai mi sono messo a recuperare metodicamente caroselli) semplicemente non ricordavo l’immagine iconica della sigla.

a me faceva una paura boia quella sorta di pulcinella col menelicche (ma adesso si spostano i topic anche se si riesce a restare in topic? :smiley: ) - incubi che dio la manda!

Ti dirò che a me interessano di più sigle, intersingle e musiche che i caroselli veri e propri. Che poi alcuni erano notevoli (tipo quelli kolossal della cera Grey sui gradini del Palazzo della Civiltà e del Lavoro all’EUR del 1970 o quello del panettone Motta del 1975 con centinaia di comparse) ma altri brutti e basta.

Riguardo aver spostato il topic mi sembra esagerato, ma chissene. Per Pulcinella intendi il veneziano perché si vede a malapena il volto?

beh si normale, c’erano caroselli narrativi che facevano i tripli carpiati minuti e minuti per introdurre il prodotto con sketch inconcludenti e tediosi che erano uno strazio, altri (specie quelli che giocavano di animazione) erano capolavori. sempre restando in zona carosellofobia e musiche jingle suoni, a me faceva una paura del dimonio quel “ajèjèjèjèjè!” improvviso che chiudeva il carosello del caffé paulista, che fino a qualche secondo prima era invece adorabile.

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lui, mortacci sua:

comunque in effetti anche i sipari infiniti uno via l’altro tipo messa in abisso erano un’angosciaaaa…

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il bello è che allora il refrain d’ordinanza era “e dopo il carosello tutti a nanna!”. a nanna sto par di nespole, certi incubi grazie al carosello!!

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In effetti quei sipari infiniti l’ho sempre trovati "innaturali’. Inoltre con internet ho cercato voci tipo ‘trombettiere senese palio’ o 'mandolinista veneziano ', ma non ho mai trovato niente il che mi dà l’impressione che Manfredo Manfredi, colui che disegnò il tutto, se li sia inventati. Magari sbaglio.


Ecco i veri trombettieri. Come si può vedere indossano vestiti completamente diversi da quello disegnato con cui inoltre NON condividono il fisico filiforme.

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A pensarci su, agli albori della televisione in Italia, la gente guardava la pubblicità. Si andava nei bar, si consumava (si pagava) pur di poter guardare la pubblicità.
Prima delle TV locali, gli spot erano delle vere e proprie opere cinematografiche, roba seria.
Con l’avvento delle TV locali, si è arrivati a livello di b movies (anche Z movies), con cartelli scritti a pennarello (stile Arduino Sacco), o meglio con le lettere adesive o con trasferelli R41.
Poi arrivarono le prime titolatrici, ed il chroma Key low cost e fu la fine.

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diciamocelo, capolavori degenerati anch’essi. diciamo che dopo gli 80’s e i primi 90’s la pubblicità ha perso ogni possibile autorevolezza. i caroselli alla fine erano dei veri e propri cortometraggi con codino pubblicitario finale.

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Su YouTube c’è il canale di Tele AIA, una TV umbra che poi cedette nei primi anni 80 le frequenze a canale5.
Ci sono un sacco di spot molto amatoriali come questo

Oppure quello di Cicciolina alle prese con gli uccelli

Il tutto molto affascinante.
Come caroselli invece, ricordo che davano le sequenze dei caroselli la domenica mattina negli anni 90. Mi piacevano un sacco ma non avevo ancora il videoregistratore per registrarli.

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dovrei ancora avere 4 vhs da 180 di caroselli, accalappiati quando ancora yt era in fase sperimentale e non beneficiavano di acconce collane dvd. ricordo che me li ripassavo quando avevo la febbre o ero particolarmente alterato. una volta con quello della piaggio - o forse era la algida? boh - la finii a cantare nel sonno il volto della vita. tanta roba.

non so se è un mio ricordo falsato, ma i caroselli degli ultimi due anni mi davano un gran senso di funebre. li ricordo particolarmente seriosi e più brevi. m’incupiva in particolar modo, vai a capirci perché, quello della facis.

Ma che spettacolo era la Staller negli anni ‘70 (secondo me il porno l’ ha abrutita).

Per rispondere a @schramm, gli ultimi caroselli ormai già erano meno freschi e spensierati di quelli della Golden Age. Addirittura funerei però mi sembra eccessivo…

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Si, poi s’è imputtanita. Mi sarebbe piaciuto sapere che diceva e perché si doveva spogliare in un pollaio. Il filmato in se è ridicolo con un montaggio a casaccio di vari documentari (per un microsecondo si vede una tizia a caso e che cazzo c’entrano i bisonti!) per poi chiudere su due squallidi furgoni. Mah.