Carosello

psicotronia pura, iscrittomi senza pensarci neanche una volta. lo spulcerò ben bene quando avrò la febbre. le emittenti locali più scrause sono ancora oggi stranifici a cielo aperto. purtroppo non riesco a captarne più neanche una.

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Quei tre del bar mi sembrano due mignotte col pappone. Tornando a Carosello ci fu anche la polemica sulla prima sigla (che infatti venne cambiata!) perché le gambe delle due ballerine parevano formare la sigla PCI.

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Hai centrato in pieno lo scopo dello spot. Se poi aggiungiamo le inquadrature all’estero del bar, il suono dei bicchieri ogni volta che lo speaker dice “cin cin”, abbiamo una visione completa degli avventori del locale.
Chissà se esiste ancora questo bar.

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Ritornando in topic

Bella lei, bella la musica.
Ho un disco con un altra colonna sonora da un carosello Parmalat. Soul city, Philadelphia orchestra

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Molto erotico per un carosello quello con Zeudi. Non lo ricordavo. Quello sotto, invece, che poi sarebbero Morali e Belolo: i futuri creatori dei Village People, era ambientato nel mondo della formula uno se ricordo bene.

ahahaha questa poi!! la pareidolia più cospirativamente forzata di sempre! io ci vedo solo due P speculari, ma PCI proprio no :smiley:

Schramm non fare il Pucili della situazione che usa termini astrusi pure per scrivere di Emanuelle Nera. Che vuol dire paraedolia o come si scrive? :face_with_spiral_eyes:

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a parte che non so chi è pucili, il termine è italianissimo e designa un’illusione subcosciente che fa razionalizzare forme del tutto casuali (per sintetizzare e farla spiccia, è quel che accade quando fissi le nuvole e ci vedi mostri animali simboli volti etc - ma è applicabile a qualsiasi cosa e struttura fisica)

Davide Pulici, patron di Nocturno.

La prima sigla nella prima versione. Si nota che ai lati ancora non avevano avuto il tempo di finire la scenografia.

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se non altro meno inquietante della successiva

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In effetti qui si vede che siamo al livello del teatrino delle marionette (o dei pupi), perciò ci può pure stare. Cioè neanche ci provano a ‘spacciarlo’ per ‘vero’. Quell’altro ha qualcosa di ‘innaturale’.

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Buongiorno, qualcuno può spiegarmi come avveniva la messa in onda di un carosello?
Leggo che era organizzati in cicli: 1,2,3,4,5,6.

Un ciclo era settimanale? Mensile? Bimestrale?
Grazie

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I cicli in genere erano settimanali, qualche volta bisettimanali. Non solo alla fine di ogni trasmissione tutti le ditte che avevano occupato quegli spazi davano appuntamento a un’altra determinata data, ma tutti quelli che poi verranno chiamati inserzionisti venivano già annunciati sul Radiocorriere. Così come venivano annunciati sul Radiocorriere tutti gli inserzionisti, o i clienti come si diceva allora, delle altre rubriche pubblicitarie. Va detto che all’epoca non si chiamavano spot (termine usato chissà perché solo in Italia visto che in lingua inglese si dice advertisement o, più comunemente, ad) ma telecomunicati. Va aggiunto che i filmati potevano essere trasmessi una sola volta, rarissimamente due. Questo portò sempre più antipatia da parte dei pubblicitari (e delle aziende che cacciavano i soldi) che vedevano in Carosello un mezzo costoso e ormai obsoleto. Curioso sapere che se, ad esempio, la Camay fu molto presente, la Lux lo fu pochissimo (se ricordo bene tra i due soli cicli che fece passarono dieci anni). Così come la Coca-Cola usò moltissimo Carosello, mentre la Pepsi mi pare un solo ciclo preferendo i più diretti (ed economici) telecomunicati.

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Dimenticavo, l’ordine dei filmati veniva deciso a sorte. Questo non creava particolari problemi se non che per l’ultima trasmissione, quella del primo gennaio 1977, la Stock per il suo ‘Superspettacolo di Capodanno’ con Raffaella Carrà (una cosa di raro squallore) rimase scornata trovandosi per prima quando avrebbe voluto chiudere la puntata. Per la cronaca l’ultimo carosello fu quello per il Dr. Gibaud con Mario Valdemarin. Ricordo anche quello per il Tè Ati diretto da Ermanno Olmi e uno per la B-Ticino. Ma erano cinque perciò ne manca uno che non ricordo.

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peraltro spot significa tra le altre cose macchia o brufolo o in senso lato posto, per cui il mistero raddoppia

ne ricordo uno che usò pop corn di kingsley, ma non so se è quello del carosello o no

Quindi 2º ciclo e 5º ciclo corrisponderebbero a: seconda settimana di gennaio e prima settimana di febbraio?

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Si, era così. Oggi pare folle che una ditta poteva farsi pubblicità solo una volta a settimana, ma le richieste erano tantissime e la trasmissione così seguita che, comunque, stare lì era segno di enorme popolarità (tanto che alcune vengono ricordate anche oggi).

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Mi pare di sì.

Qual è il più bel ‘carosello’ che ricordate? A me piaceva “L’incontentabile” con Adolfo Celi (poi sostituito da Giampiero Albertini). Cosa pubblicizzava? Forse una lavatrice? Poi c’era la cera Grey con I Brutos, la brillantina Linetti con Cesare Polacco…