Da un racconto di Vincenzo Cerami. Una ventina di persone si spogliano nella stessa cabina la n. 19 di una spiaggia libera di Ostia in una calda domenica d’agosto. Dopo vari episodi un acquazzone improvviso costringe tutti a un frettoloso ritorno. Con un colpo di genio pratico e poetico Citti risolve in una mossa sola 3 problemi: il basso costo, le esigenze commerciali, un’originale struttura drammatica. Allegria crudele, pessimismo ilare, ironia blasfema.
Già, e con una giovanissima (ma estremamente sensuale) Jodie Foster… anche se di solito si ricorda di più Michele Placido con una palla fuori dal costume…
Non posso darti torto! Ne ho seguito un pezzetto, appuntola parte di Lei Nel Casotto Con Placido col salvagenteè di una sensualità semplice ma molto potente!
Verissimo…il film mi piace di suo, ma la presenza della Foster in costume da bagno per quasi tutta la durata lo rende immortale ai miei occhi…:oops:
Meglio che non dica di più, considerato che al tempo delle riprese aveva 15 anni…
A me la Foster non è mai piaciuta…secondo me soffre di alitosi, meglio esemplari femminili del calibro di Jessica Rizzo…comunque il film è veramente ottimo, in particolar modo la coppia Proietti/Citti funziona alla grande…poi è ovvio, Placido con la palla di fuori e Croccolo sorpeso con lo slip barzotto entrano a pieno titolo tra gli indimenticabili…
personalmente più che un piccolo capolavoro lo ritengo un grosso capolavoro
la sequenza in cui Proietti esce a busso dal casotto e si incrania contro il moscone è un gioiello per come è costruita e preparata, il minimalismo regna e riempie
che poi uno da empirista ingenuo del cinema quale sono c’è poco da fare, per girare un film di un’ora e mezzo dentro una stanza devi essere un genio o un pazzo, sicuramente Citti è stato aiutato dalla esagerata carrellata di attoroni che passano dal casotto ma lui è riuscito a metterci parecchio di suo
In realta’ e’ un film che non ho mai amato, ma debbo dire che dopo la ri-visione di ieri sera, un po’ mi sono ricreduto…boh…
Ha dei momenti gustosi ed alle volte raccapriccianti, come il doppio uccello del baffone…puah!
Confermo che la Foster (col suo bel culone) era una bella visione!
Certo che girare tutto un film dentro una stanza (un casotto, appunto) è stata una bella sfida…direi una sfida doppia, visto che si è deciso di girare il film sul tono grottesco…secondo me è un film riuscito in pieno, che si fa vedere ancora con piacere a distanza di 30 anni
si si, attendo con ansia il dvd. Sperando in prezzi non esosi trattandosi di Medusa.
Una curiosità, quando si doveva dare il nome al centro giovani dove lavoro, proposi Casotto, e alla fine si è chiamto così, anche se per renderlo più ggggiovane si scrive kas8 (gioco di parole ispirato a sk8, dato che ci sono molti skaters)
I gusti sono gusti ma se un film non piace non è necessario commentarlo per forza eh?
Tanto più se si adduce come motivazione il fatto che sia un film monotono! :mad:
Argomentare please!!!
Peraltro qui stiamo parlando di uno dei migliori e più geniali film italiani di tutti gli anni '70 in cui ogni cosa funziona al meglio… e con un cast davvero da urlo, al giorno d’oggi assolutamente impossibile anche solo da immaginare, data la pochezza degli interpreti contemporanei
Anche il Morandini, solitamente avaro di stellette, riesce a parlarne bene
Originally Posted by IL MORANDINI Da un racconto di Vincenzo Cerami. Una ventina di persone si spogliano nella stessa cabina – la n. 19 – di una spiaggia libera di Ostia in una calda domenica d’agosto. Dopo vari episodi un acquazzone improvviso costringe tutti a un frettoloso ritorno. Con un colpo di genio pratico e poetico Citti risolve in una mossa sola 3 problemi: il basso costo, le esigenze commerciali, un’originale struttura drammatica. Allegria crudele, pessimismo ilare, ironia blasfema.
Certamente.Intanto mi permetto di dissentire rispettosamente dal fatto che se un film non piaccia, ci si possa astenere dal commentarlo.Un film
puo’ non piacere, ma ci si puo’ sentire portati a commentarlo, a volte per l’impressione particolarmente negativa come nel caso del film in questione.
L’ho commentato sinteticamente per non stancare gli intrlocutori. Ma visto che mi chiedi spiegazioni saro’piu’ preciso.Il film, mi stanco’ parecchio, perche’ trovai, tutte quelle vicende che avevano come teatro il casotto, appunto, alquanto banali e non in grado di entusiasmare lo spettatore.
Non mi piaque per niente tutto quel tono filmico rudimentale e dall’andamento
piatto e monotono con gli attori, che io paragonai un’po a burattini mossi con i fili, fatta salva la recitazione di Paolo Stoppa.
Sul fatto poi che il Morandini sempre rispettosamente parlando, ne abbia detto bene…
ma scusa:se domani chichessia dicesse che un qualsivoglia film che per due ore, ad esempio, ha inquadrato discariche di spazzatura in campo lungo, e’ un capolavoro, tu ti uniformeresti necessariamente a quel parere?
Dipenderebbe…penso…
