Come mai non se n’è parlato? È un peccato che un film come questo (peraltro giustamente pluripremiato ai Goya) sia passato inosservato perché trovo che meriti tantissimo.
L’ho recuperato ieri e non mi ha affatto deluso.
Un film carcerario teso, ritmato, cattivo, con ottimi interpreti e facce giuste.
Mi ha colpito molto il fatto che, tra le varie cose, venga trattato a viso aperto un tema quantomai spinoso come quello della sudditanza del governo Spagnolo verso l’ETA.
Avrei voluto vedere il film al cinema ma dato che è uscito doppiato ho preferito aspettare il dvd e l’ho visto dal dvd italiano (Cecchi Gori) che non è affatto male.
Tra l’altro dopo aver visto il film in spagnolo ho ascoltato un po’ il doppiaggio italiano e non è affatto male con un ottimo Pannofino che doppia il protagonista Malamadre.
Altra cosa positiva del dvd è che i sottotitoli italiani non sono forzati nella versione in spagnolo, quindi è possibile vedere il film in lingua originale senza sottotitoli. Ci sono i sottotitoli forzati solo in una breve scena dove si parla in basco.
La qualità video del dvd è davvero molto buona (ho notato soltanto un difetto significativo con un piccolo problema di deinterlacciamento all’inizio ma sono certo che lo noteremo in pochissimi) e anche il making of è interessante (anche se i sottotitoli forzati in italiano non sono all’altezza, con alcuni errori desolanti).
Un gran bel film, recuperatelo e non ne sarete delusi.
Un ottimo film, duro e capace di andare fino in fondo.
E assolutamente non tenero con il sistema carcerario e il potere dello Stato.
Roba impensabile in Italia.
Farebbero subito una puntata di Porta a Porta dicendo che i secondini e i poliziotti sono tutti buoni e che quindi ci vuole un film di riparazione.
E Giulio Base si offre in diretta per la regia
Concordo. Visto più o meno un mese fa, devo dire che mi ha piacevolmente sorpreso.
Di fatto, come dice giustamente Brass, la denuncia della sudditanza del governo … … (spoiler) è la denuncia forse più forte che viene veicolata dal film.
Zapatero non dev’esser stato molto felice nel vedere questo film (oddio, non è che abbia mai gridato contro la violenza delle forze di polizia spagnole, neppure quando spararono agli immigrati a Gibilterra…). Viva la Spagna di Zapatero! (ma dove…).
Bello, piuttosto duro e con alcuni passaggi difficili da digerire per la loro crudezza, la sequenza iniziale del taglio delle vene mi ha un po turbato.
Ecco dove lo avevo già visto!!! Me lo sono chiesto per tutto il film!
Gran film, è sempre difficile rendere credibili certe dinamiche carcerarie. Ottimo il ritmo, non c’è un attimo in cui rallenta, fatti bene i flashback sulla “normalità” a fare da contrasto alla durezza della situazione.
Interessantissima l’evoluzione del protagonista e del suo rapporto con Malamadre.
Una cosa che non ho capito: il colombiano aveva telefonato a qualcuno per segnalare il nome di Juan, ma la cosa è morta lì?
a me non è piaciuto granchè, forse avevo aspettative troppo alte
la storia mi è sembrata abbastanza prevedibile e alcuni passaggi sono veramente tirati per i capelli
poi quella fotografia livido-leccatina io ormai non la sopporto più
quando la riconosco alla prima inquadratura del film mi cadono i maroni a terra e difficilmente si riprendono
Mi reputo tra gli estimatori di questo film, visto all’epoca del topic e rivisto ieri sera dato che è disponibile su primevideo.
Il mio giudizio rimane invariato col precedente e col voto imdb che diedi all’epoca 7/10, fortunatamente avevo rimosso parecchio della trama e degli sviluppi, rimane altamente consigliato.
Visto all’epoca dell’uscita in DVD. Piaciuto veramente tanto, soprattutto la caratterizzazione di Malamadre da parte di un grande Luis Tozar (recuperate anche Mientras Duermes - Bed Time (J. Balagueró, 2011). Teso, spietato, amaro.
Sarà un piacere rivederlo.