Diciamo che se proprio vogliamo trovare un difetto, che poi difetto non è ma alla luce di come è andata, cioè commercialmente, è che buona parte dei contenuti erano troppo di nicchia, limitando per questo il numero dei potenziali lettori, a differenza di Nocturno che invece ha saputo adattarsi ad un pubblico più vasto.
Hai ragione Max… io i vecchi numeri li ho venduti, ma ricordo una intervista a brunello chiodetti, dico brunello chiodetti che era lunga qualcosa come undici pagine. Cioè, manco sua madre sarebbe stata interessata a una roba del genere.
Comunque di cose interessanti se ne trovavano senz’altro.
Io invece ho ancora tutti i “Cine 70”, e me li tengo ben stretti. In quanto all’intervista a Chiodetti, non sono suo parente, ma era molto molto interessante. Quando si tratta di porno nostrano, non si sentono mai abbastanza voci, specie quando sono schiette e prodighe di aneddoti. .
Si, ma giustamente a parte sua madre (cit.) e tre o quattro altri, il resto manco sa chi sia Chiodetti.
BÈ ( Cug, godi…), siamo i cosiddetti “felici pochi”. E forse pure un pò coglioni. .
chiuso bottega si peccato
I primi due o tre numeri furoni ristampati all’epoca perchè andarono esauriti quasi subito
Rivista fondamentale per gli amanti della storia del cinema di genere italiano. Come lo erano i primi Nocturno della prima serie.
Poi Cine70 è morta e Nocturno è diventata una rivista insulsa che non ha più niente a che vedere con la filosofia iniziale di partenza.
Peccato. A quanto pare una “stampa di nicchia” non può esistere in Italia
in totale quanti numeri uscirono???
Dovrebbero essere dodici, in rete si trovano le copertine.
dodici + le ristampe dei primi due
Per me era proprio quello che rendeva irresistibile la rivista.
Ma sono opinioni.
No, ma infatti dal mio punto di vista - e penso anche da quello di Renato, e di altri del forum- la rivista era insostituibile proprio per i suoi approfondimenti di “nicchia”.
Semplicemente, ragionavo sul fatto che questo aspetto, per i quattro gatti cultori della materia preziosissimo, per un pubblico più vasto “inavvicinabile”, ha probabilmente ucciso la continuazione della pubblicazione, a differenza appunto di Nocturno, che col tempo è diventato un magazine commerciale… non me ne voglia il più caro amico di Renato…