Cinequiz: it's play time again!

Questa è facile. Uno è normale, l’altro è deca ed il terzo era appena finito ed ancora non avevano buttato il barattolo. Quello terminato non era piaciuto molto e ne stavano provando un altro :joy:

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non è ovviamente un tentativo, ma per propaggine non smetto di pensare a questo:

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di certo c’è che quella confezione di HAG risale ai primi 70. per cui direi che il film sta tra il 70 e il 76 massimo. giusto?

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Noto con piacere che il caffè trabocca pure nelle fiction, non solo a me. :laughing:
D’accordo con schramm, c’è del design fine anni Sessanta, come può essere la zuccheriera, i barattoli di caffè più nuovi, anni Settanta. Particolare la mancanza di manico alla caffettiera, che sembra una strunzata, invece esclude pellicole dove tutto deve essere al suo posto, per vari motivi, e ne include altre, tipo Citti citato, ci starebbe a pennello. Per questo pensavo a Ferreri, il consumismo di più confezioni di caffè e oggetti deteriorati.

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difatti ero convinto che avessi fatto centro

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Il Commissario Pepe

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brutti sporchi e cattivi

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dramma della gelosia

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Pane e cioccolata

non sono convinto che sia un film sul caffé o che il caffè sia rilevante nella trama, ma quel barattolo hag, così come anche il font smilzo (che diverrà grosso nel 1980) lo riconduce per certissimo in fascia 1974-1979. la fascetta che dice 650 lire in offerta dice tutto dell’epoca. a metà anni 70 un caffè al bar costava 100-150 lire e una confezione di marca al supermercato attorno alle 700-750 lire. per cui secondo me è un film del 76, 77 massimo.

in ogni caso siamo a 10 tentativi, sarebbe forse il caso di un aiutino.

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un borghese piccolo piccolo

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Sì, forza swat, l’aiuto ci serve, io mi sono completamente impantanato, dettagli settantiani a parte.
C’è da dire sulle due tazzine, tipo gli influencer che postano i due bicchieri :laughing:, ma pure c’è poco da tirarci fuori.

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le tazzine non mi dicono niente, a parte lo stacco che fanno col resto non altrettanto elegante e che una delle due non ha il cucchiaino (quindi presumibilmente uno dei due ama il caffè amaro e lo dice nella scena o nel film). complessivamente a livello indiziario si ha:

  • una location da sottoproletariato
  • la stranezza di tre diverse marche di caffè
  • la caffettiera rotta (perché non ha il manico e il caffè non viene messo su un normale fornello? per inciso è lo spinotto che mi ha fatto sparare l’ultimo titolo, anche se subito dopo ho ricordato che sordi non usa un cavo elettrico ma un fil di ferro)
  • un barattolo d’epoca che aiuta a circoscrivere la forbice temporale

aggiungo personalmente che il caffè per associazione mi fa pensare a napoli, ma ho già esaurito le annesse cartucce. rimarrebbe troisi, ma il periodo è fuori asse.

per cui se non si impepa e movimenta un po’ con qualche indizio il quiz resta infossato anche per me.
l’ultimo titolo che l’immagine mi stimola e che provo a giocare è io sono un autarchico (la tazzina sembra quella):
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Location da sottoproletariato, metà anni 70 e tricolore, fin qui ci siamo.

Riguardo il protagonista del film, non so se sia autarchico o meno, ma un nesso con la foto postata c’è…

Standby, alla peggio altro frame nel meriggio.

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Paura in città

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NP il segreto

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povero cristo

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pasqualino settebellezze

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Io sono un autarchico è stato girato in Super 8 gonfiato in 16mm, quella del frame è decisamente fotografia 35mm, e pare non siano venuti fuori restauri del film di Moretti.

Comunque swat ci ha dato bei dati, vediamo…

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perlopiù ha confermato un paio delle mie conclusioni indiziarie, io da qui posso solo sparare a caso ma abbasserei il punteggio a chiunque me stesso incluso per cui attendo un secondo frame o un altro indizio/aiuto

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