Comincerà tutto un mattino: io donna tu donna (Angelo Pannacciò, 1978)

puttana libera tutti: l’eterno femminino, la sociocondizione femminile, quella tardo-femminista sempre all’alba, i costumi sessuali, l’identità: non libera invece il cinema e il suo destinatario, messo in ginocchio da un castigo di film, asserragliato in dialoghi farneticanti (con perle supercazzolare del tenore di " "lo sai che sei strana? sei strana ma in un modo strano. non so come dirlo, resta il fatto che tu sei strana"), come di riflesso farneticante sarebbe parlare di recitazione, regia e messinscena condannate all’embrionale vignettismo e all’indigenza, un erotismo in panne degno di un d’agostino in profonda crisi depressiva.

ma la domanda che ci interessa è: cos’è che comincerà mai? il guaio, e forse anche la nostra fortuna, è che lo sa solo pannacciò, autsticamente perso nelle proprie affannose velleità d’autore. a finire entro il primo quarto d’ora è invece la pazienza dello spettatore, che non riesce a compenetrare il film neanche in un’amena ottica trashy.

85 minuti dopo i quali è giocoforza buttarsi da una rupe con la tv al collo.

ne possiedo 2 dischi: uno è -a occhio- un telecine o una vhs rip da 70’47’‘, l’altro dura quasi 13’ in più, è un arcaico tv rip da retecapri, che ho provato a skippare ogni 3-4’ per vedere se la durata extra è dovuta a spot insertati, ma per quel poco che ho potuto controllare si direbbe di no. purtroppo con lo skipping ne ho ricavato che il dvd (di una marca assurdissima che manco ricordo più) da una certa si è inceppato e non è più ripartito. visto tramite un’altra videoregistrazione senza spot di oltre 85’, verosimilmente uncut.

s-l500

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Hanno pure fregato l’immagine di Gérard Depardieu dal manifesto francese dell’Ultima Donna.

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Che figli di mignotta!! :joy::joy::joy::joy:
P.S. Vedo che nel delirio di mr. Pannaccio’, sono coinvolti pure Saverio Marconi e soprattutto il caro William Berger. Brutta cosa, le bollette… :wink:

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pannacciò non era nuovo a queste razzie: per non ricordo più quale altro suo film (mi sembra tecnica di un amore), utilizzò per il titolo gli stessi font di arancia meccanica.

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TECNICA DI UN AMORE è di Brunello Rondi. Il film a cui ti riferisci è IL SESSO DELLA STREGA. La cosa che rende più ridicolo il tutto è che soltanto il suo nome è scritto con quei caratteri.

no è proprio tecnica di un amore, che come vedi è anche uno svergognato calco grafico della locandina. ho cantonato regista. va beh che tra pannacciò e rondi non siam lontanissimi…

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No, il manifesto non l’avevo mai visto. Però siccome stavamo parlando di Pannacciò…

io parlavo del manifesto, che attribuivo mnemonicamente a pannacciò. il sesso della strega non ha quei caratteri nel manifesto e nella locandina, ma nell’accredito registico dei titoli di testa. avrò pasticciato con la memoria anche perciò.

C’è anche un 45 giri della colonna sonora. Ignoro chi sia questa Marina Lars.

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Questo Mark Bodin, indubbiamente un bel ragazzo, apparve anche in ANTROPOPHAGUS e ALIEN 2 SULLA TERRA per poi avere una brevissima carriera canora.

un capolavoro di CV, proprio…!! :smiley:

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Ma essendo principalmente un fotomodello penso che l’unica cosa che gli veniva richiesta era mostrarsi e se necessario spogliarsi.

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All’inizio c’è pure Marco Ferradini che lo intervista… Qui possiamo sentire la sua vera voce. Veniamo a sapere che è francese. Da notare che il suo canale YouTube, aperto nel 2019, ha cinque iscritti.

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…6 prego!

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