Confine di stato

Appena finito di leggere questo splendido noir di Simone Sarasso, mi sentirei di consigliarlo a tutti gli amanti del genere. Un affresco storico sull’Italia del dopoguerra che va dagli scandali DC degli anni 50 alle vicissitudini extra-parlamentari dell’editore-bombarolo Feltrinelli, raccontato con la giusta dose di cattiveria attraverso vari personaggi “minori” (ovviamente fittizi). Dichiaratamente in debito con la narrativa di James Ellroy, del quale Sarasso è un fan dichiarato (fra i protagonisti, a sorpresa, figura il Pete Bondurant di American Tabloid e Sei pezzi da mille), questo romanzo è il primo capitolo di una trilogia sul Belpaese che dalle premesse non ha nulla da invidiare al Romanzo Criminale di De Cataldo. Lo edita Marsilio.

Ti volevo ringraziare per le belle parole spese per il mio libro.
Sei davvero gentile ad aver aperto anche un thread in merito.
Se ti va di venirmi a trovare (o ti va discrivermi), queste sono le mie coordinate:
http://confinedistato.blogspot.com
simonesarasso@tiscali.it

Ancora grazie,

Simone

Sono io che ringrazio te per la tua visita telematica, Simone!:slight_smile: Ho segnalato il tuo libro perchè mi sembrava doveroso, qui dentro gli amanti del noir abbondano e il tuo romanzo è davvero tosto. Fra l’altro mi farebbe piacere se ci raccontassi un po’ la genesi del libro, che ne dici? Quella Marsilio è una ristampa, mi par di capire; rispetto alla prima edizione (non ricordo per quale casa editrice) quali cambiamenti hai apportato? A che punto sei col secondo capitolo della prevista trilogia? Immagino che Andrea Sterling tornerà a turbare le nostre notti (avevi ragione, un’incarnazione del male così ben tratteggiata ben rappresenta il periodo nero del secondo dopoguerra), e francamente non vedo l’ora! Ma tu Ellroy l’hai mai sentito? Sa della tua citazione ad American Tabloid e Sei pezzi da mille?

Dunque, andiamo con ordine:
La prima edizione di Confine vede la luce nel marzo del 2006 per effequ editrice, dopo circa un anno e mezzo di lavorazione (documentazione, stesura, ecc.). La prima versione era sensibilmente più corta (cento pagie in meno di romanzo). Lo era per ragioni legate ai costi di produzione (il mio primo editore ha tirato Confine in sole mille copie. E tirare un libro del genere in così poche copie costa una sproposito) e all’editing (Fernando Quatraro, il mio primo editor, ama molto la prosa asciutta).
Nel luglio del 2006 il libro viene notato e acquistato da Marsilio, che elimina dalla prima edizione tutti gli orpelli (i Contenuti speciali, che per incisio sono tutti scaricabili dal mio blog) e lo edita nella versione che io chiamo il DRECTOR’S CUT. Il vero Confine di Stato.
Marsilio mi mette sotto contratto per i due romanzi successivi.
Il primo, chr si intitolerà SETTANTA, parlerà didascalicamente, del periodo dal 1970 al 1980.
Periodo assai caro da queste parti, mi pare di capire.
Sto iniziando a scriverlo in questi giorni, e be’, ne vedrete delle belle, state certi.
Sterling e i suoi torneranno a turbare notti e giorni degli italiani.
Più azione, più intigo, più Misteri Italiani.
l libro uscirà realisticamente intorno a giugno luglio 2007, magari un po’ più in là.
Vi terrò aggiornati, dont’worry…
Il vecchio James per ora non mi ha chiamato. Ma se dovessi sentirlo, prometto di render conto della nostra conversazione su queste righe…

A presto,

Un caro saluto e ancora grazi per il vostro affetto,

Simone

Ricambio di cuore i saluti, caro Simone. Attendo con impazienza il secondo volume della trilogia, e approfitto per farti i complimenti non solo per il talento dimostrato, ma anche per la mole di citazioni al cinema italiano anni 70 che ho colto nel tuo romanzo (non siamo i soli a nutrire tale passione, direi). La più divertente è quella sulla concezione del genio, proveniente da Amici miei… ;):smiley:

Quando un lettore “advanced” come te coglie gli easter eggs sparsi nel mio romanzo è una vera goduria.
Tanto per citare un altro vecchio classico (che per altro ho citato nel libro): “la vostra soddisfazione è il nostro miglior premio…”
E poi, signori, tenetevi forte, perchè nel prossimo romanzo è possibile che ci sia qualcuno che assomiglia a un certo Maurizio che nei Settanta era qualcuno.
Un tizio con i baffi biondi e il cazzotto facile…

Ti dirò, ci speravo proprio. Uno dei personaggi di Confine di stato si chiama appunto Merli, quindi ero lì in attesa… la citazione ad Alfonso Tomas ovviamente l’avevo colta e apprezzata, come apprezzo il fatto che tanti giallisti italiani citino a piene mani il poliziesco nostrano in celluloide (vedi Stefano Di Marino con alcuni actions del ciclo Il Professionista, in particolare Gangland cui abbiamo dedicato un thread in questa stanza). Fra l’altro uno dei frequentatori del forum è il figlio di Maurizio Merli che immagino gradirà il tuo omaggio.:slight_smile:

Beh, se anche il figlio del grande mMurizio passa di qua, ditegli pure della stima incondizionata che ho nei confronti di suo padre e del suo lavoro.
Sempre da queste parti sono riuscito a conoscere l’ottimo Matteo Norcini, che di Merli fu uno dei pochi biografi “autorizzati”.
Matteo non ha scritto nessun libro sul pistolero più cool dello stivale, ma un paio d’articoli sì.
Articoli oramai introvabili, che si è preso la briga di scannezzare e spedirmi.
E’ da lì che viene la documentazione per il personaggio “merliano” del prossimo romanzo.
E per tutto questo sono infinitamente grato a Matteo.

Be’, gli siamo grati entrambi se t’ha fornito spunti per il prossimo romanzo. Domanda scontata: tornerà Sterling? Dimmi di sì…

Ovviamente.
Sterling ci sarà fino all’ultimo volume (e olte…)

Certo che il libro osa parecchio, sul versante della ricostruzione storica: vabbè che i nomi son cambiati, ma i personaggi più in vista del mondo politico e imprenditoriale son riconoscibilissimi. Non hai paura di ritorsioni? Un giorno alla porta di casa potrebbe bussare un certo Mario Rossi…:wink:

noto solamente ora questo Thread (imperdonabile), quanto letto non può che invitare all’acquisto del libro, cosa che farò prima possibile

acquistato questa mattina, e invitato, caldamente due amici a fare lo stesso…

sfogliandolo ho appezzato la “presentazione” del libro… non vedo l’ora di iniziarlo

Grazie ragazzi per la pubblicità al mio libello!
Mah, sul “pericolo ritorsioni” ho una teoria: se un signor nessuno come me è stato in grado di reperire quel tipo di informazioni (molta roba l’ho recuperata in rete, comodamente da casa), significa che niente di quel che ho scoperto è poi così segreto…
Detto questo, convengo che a pensar male, in questo paese, di solito ci si azzecca, per cui è sempre meglio stare all’okkio…
Se leggete, mi raccomando, fatemi sapere!
Qui le coordinate:
simonesarasso@tiscali.it
http://confinedistato.blogspot.com

Sapete dove trovarmi.

A presto,

S.

Complimenti a Sarasso per l’ottimo prodotto.
Il romanzo ha una struttura che ricorda a mio modo di vedere,i primi Segretissimo;ovvero:Scrittura veloce,padronanza degli argomenti trattati,prosa pulita.
Veramente interessanti come faceva notare l’amico Tuch le citazioni.
Anzi,confrontando (solo per motivi di vicinanza di pubblicazione) Confine di Stato e Gangland ci potremmo accorgere di come due autori diversi usino le citazioni in modalità assolutamente eterogenee.

appena finito… che dire, aspetto con trepidazione gli altri due… (le cui due coste di copertina saranno rispettivamente bianca e rossa, I Suppose:))

citazioni: da brividi quella di Vega (Vincent?):wink:

Signori,
grazie per l’affetto e per le belle parole. Soprattutto per il paragone con SEGRETISSIMO che m’inorgoglisce non poco.
E, sì, decisamente le prossime costole saranno bianca e rossa, di modo da formare un gustoso tricolore nelle vostre librerie…:slight_smile:

FINALISTA AL PREMIO SCERBANENCO

appena letto la cinquina di scrittori candidati al premio Scerbanenco, tra i quali appare anche questo ottimo romanzo, per ora complimenti;)

Ohibò continuo a sentir parlare di questo romanzo e solo bene… adesso non ho scuse. Lo compro e lo leggo.
Per quanto riguardo alle ritorsioni anche io mi sono posto la questione da quando scrivo storie che si svolgono in certi ambienti italiani…be’, nessuno sputa nel piatto dove mangia per cui i locali che frequento o non sono citati oppure ho cambiato nome e strada. Devo dire che delle mie fonti nessuno m’è venuto a cercare,anzi sono contenti. il che significa che io ho fatto bene il mio lavoro e loro m’hanno fatto vedere quello che volevano che vedessi.
per le faccende politiche il discorso è che lo scrittore attento(e sarasso loè di sicuro)non ha fonti privilegiate, fa solo il suo lavoro e legge e guarda con occhi attenti informazioni e realtà.
ma inquesto paese tutto è già sempre spiattellato in Tv… dopotutto uno dei trucchi del Diavolo non è quello di far credere che non esista?
Ricordate i problemi hce ebbe Di leo quando fece certi nomi nel Boss. L’unico che minaccio (ritirandola) una querela aveva la coda di paglia e nessuno ricorda più chi sia…
benvenuto nella banda…il Professionsita

bravo;):D, il libro merita assolutamente

attendiamo un tuo commento in proposito;):smiley: