Contamination (Luigi Cozzi, 1980)

Sarò onesto: io tutte 'ste analogie coi biomeccanoidi di Giger e i classici del cinema fantastico sopracitati non le ho colte. Per me il film è un onesto e divertente prodotto di genere, nello spirito ribadisco che ricorda i vecchi romanzi Urania curati da Fruttero e Lucentini e arricchiti dalle illustrazioni di copertina di Karel Thole. E come i suddetti romanzi è inevitabilmente invecchiato, son d’accordo sul fatto che sia consigliato ai fans accaniti del genere (ma del resto non ce li vedrei proprio i ragazzotti che al cine vanno a vedere Die Hard n° 345, a comprare il DVD di Contamination).

bravissimo: è proprio a quei film che Cozzi si rifà, anche se inevitabilmente ha dovuto inserire cose spurie per accontentare i distributori, come con Scontri stellari che di Star wars ha ben poco.

Fra l’altro, il Ciclope ricorda in maniera incredibile una creatura presente in un episodio della serie TV Spazio 1999, intitolato Il Dominio del drago. Era interpretato da Gianni Garko, e a parte il look identico del mostro c’era la stessa idea che fagocitasse le vittime dopo averle ipnotizzate e che per accopparlo fosse necessario spappolargli l’occhio-nucleo.

Credo che alla fine dei conti la pensiamo allo stesso modo.
E’ un film apprezzabile anche se non entrerà mai nella storia del cinema italiano.

bye

mi associo,io l’ho visto al cinema…anche se la trama prende spunto da altri film,italiani e non degli anni 80-se ben ricordo navi al largo,apparentemente disabitate…inquietanti scenari tropicali…contaminazioni letali-
mi e’ piaciuto molto…qualcuno mi sa dare qualche “dritta” su come reperirlo?:)grazie

La prima cosa che mi viene da consigliarti x reperire Contamination e’ quella di chiederlo proprio al regista Cozzi che gestisce (o almeno gestiva fino all 'ultima volta che sono entrato li)il negozio Profondo Rosso a Roma(sul sito credo ci sia il num telefonico o indirizzo di posta)…altrimenti provare a vedere in rete…Ciao

Contamination è uscito da mesi in DVD con audio italiano per la francese NeoPublishing in un’ottima edizione doppio disco contenente anche “Il tunnel sotto il mondo”…che se poi leggete tutto il thread è anche indicato…

Io l’ho trovato noioso sinceramente… ho retto il film per un’ora, l’ultima mezzora l’ho vista giusto per portarlo a termine ma mi aveva davvero stancato. Sceneggiatura banale, mentre gli effetti speciali -anche visto il budget- non sono male. Comunque speravo che il grande Marino Masè non morisse… cazzo ci sono rimasto quasi male

Potrei replicare esattamente il tuo commento…non ce la facevo più a portarlo al termine…mamma mia che fatica. Non posso certo dire che il film è girato con i piedi, tipo alla Paganini Horror, anzi dal punto di vista tecnico regge. ma è terribilmente noioso e per un film di questo genere è una pecca mortale…

Sto ancora aspettando di poter valutare il miglior film (di cinema) di Cozzi. Io rimango ancora a Il vicino di casa, telefilm della serie targata Dario Argento “La porta sul buio”

Secondo me ti confondi con un altro film, in Contamination non mi pare di aver visto la bella Munro.

film davvero divertente, anche se in effetti perde qualche colpo qua e là e a tratti sembra quasi preoccupato di raggiungere il minutaggio prescritto
il dvd NP ha una qualità video favolosa

Visto stasera per la prima volta,è stata una visione piacevole,una sorta di fumettone fantascientifico molto divertente.Effetti speciali molto splatter,regia solida,secondo me montaggio un po fuori luogo negli ultimi minuti (dalla rivelazione del ciclope in poi dicamo).Dvd Neo Publishing impeccabile,tranne che per i sottotitoli francesi non escludibili.

Qualche ricordo di questo film a cui sono legato per motivi personali, perché nel 1980 - avevo neanche 15 anni - ebbi l’occasione di conoscere Luigi Cozzi e di essere invitato sul set di Contamination. Allora il negozio “Profondo Rosso” non esisteva ancora, e Cozzi lo conoscevo di fama per un articolo uscito sulla rivista “Test” (ancora la conservo) in cui svelava i segreti degli effetti speciali di Star Wars, Incontri Ravvicinati e naturalmente del suo Starcrash. In seguito lo rividi su una tv locale, Teleroma 56, dove conduceva il programma “Special Fantascienza”. Il “Making of” di Starcrash presente nel doppio dvd Neo Publishing proviene proprio da quella trasmissione. In breve, assieme a un gruppo di amici appassionati di fantascienza con cui giravo film Super8, scrissi una lettera a Cozzi, che fu così gentile da risponderci con un invito sul set del “mio nuovo film con un mostro meccanico”, negli allora Studi De Paolis sulla Via Tiburtina.

Capitammo sul set proprio l’ultimo giorno di riprese con il “Ciclope”, nel febbraio del 1980, e così ebbi modo di assistere alle riprese della sequenza in cui

Hubbard/McCulloch stende il cattivo Hamilton con una mossa di judo, lo tramortisce e si precipita a salvare la dottoressa Holmes, preda della trance ipnotica del mostro.

Il set, come si vede nel film, era fortemente illuminato dal basso. La luce filtrava attraverso una grata metallica che conferiva al tutto un’atmosfera “alla Alien”, e quasi nascondeva alla vista il modello del mostro. Durante le riprese Cozzi incitava i tecnici perché imprimessero più movimento al Ciclope, che però rimaneva quasi immobile, eccetto un leggero movimento di apertura e chiusura della bocca che nei totali del film si vede a malapena. Ricordo anche Gisela Hahn che dopo i primi ciak si puliva la bocca dal sangue finto, schifatissima per il sapore sgradevole. Dietro le quinte del set c’eano alcuni pannelli che rappresentavano una console futuristica, probabilmente usata nelle ambientazioni della base militare a New York. C’era anche il tentacolo munito di bocca che

uccide e divora Arras/Marino Masé

Il tentacolo scorreva su un binario ed era animato con un meccanismo ad aria compressa. Al termine della visita Cozzi mi disse che a breve sarebbe partito per “il SudameVica” per realizzare gli esterni del film.

In una seconda ccasione andai a trovare Cozzi alla Fonoroma, dove si stava creando il sound design del film, ma non prima di aver fatto un giro agli studi Dear, dove Armando Valcauda stava lavorando a “Two in the stars”, un film di fantascienza spaziale che poi non fu più realizzato. Alla Dear mi capitò anche di incrociare Paolo Zeccara e Goffredo “Freddy” Unger.

In Fonoroma si lavorava proprio sui suoni delle scene più splatter di Contamination. Ad ogni prova il rumore dei corpi che esplodevano cresceva sempre più, sia nelle scene ambientate nella stiva della nave, che in quella con il topo da laboratorio. Ricordo che in una pausa di lavoro Cozzi e i tecnici si rammaricavano della contemporanea dipartita di Hitchcock e Mario Bava, entrambi scomparsi pochi giorni prima (siamo nel maggio del 1980), presagendo la fine di un certo modo di fare cinema. Tra l’altro chiesi a Cozzi se in qualche modo fosse coinvolto in un film dalla tematica simile a Contamination, che proprio in quei giorni veniva distribuito nelle sale, e cioé Alien 2 sulla Terra di Sam Cromwell/Ciro Ippolito. Inutile dire che Cozzi neanche sapeva di cosa si trattasse. Piuttosto esilaranti anche i primi tentativi di creare il respiro delle uova aliene, con un tecnico che ansimava attirandosi le battutacce dei presenti, e un altro che tentava inutilmente di registrare il proprio battito cardiaco con il microfono infilato sotto il maglione.

In una terza occasione incontrai Luigi Cozzi a casa sua, in Via Cassia, nell’abitazione immortalata nel “Dietro le quinte” d’epoca presente sul doppio dvd Neo Publishing di Contamination. La casa di Cozzi era il paradiso di ogni appassionato del cinema di fantascienza, stracolma di locandine, libri, dischi, videocassette e modellini di ogni tipo (alcuni originali da Starcrash, tra l’altro). In quell’occasione mi regalò il suo copione personale di Contamination, proprio quello che si vede nello speciale, con la copertina rossa, il piano di lavorazione, un rudimentale storyboard e la bellissima illustrazione del ciclope alieno sull’ultima pagina. Il copione - che naturalmente conservo ancora - si riferiva alla prima stesura del film, ambientata ad Haiti e con lo zuccherificio al posto della fabbrica di caffé. Ci sono molte scene e dettagli che poi non sono stati realizzati, sicuramente per questioni di tempo e budget.

Infine la tanto attesa prima visione al cinema. Il film fu distribuito in un periodo assurdo, in pieno agosto 1980. Nella mia città, Latina, il film rimase in sala un solo giorno. Oltre alla piccola pattuglia di appassionati ricordo sì e no due persone in sala, e anche dal nostro piccolo osservatorio si capiva che, distribuito in quel modo assurdo, il film sarabbe stato un fiasco.

Insomma questo è quanto. Chiedo venia se ho indugiato un po’ nei ricordi personali, ma forse in tutto questo c’era qualche spunto interessante e di prima mano per tutti gli appassionati.

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Aggiungo qualche immagine al mio post di qualche mese fa, riguardo la sceneggiatura di Contamination in mio possesso:

La copertina e la prima pagina con il piano di lavorazione

La scena di apertura del film, ambientata su Marte e poi non realizzata

La scena a bordo del mercantile Caribbean Lady, anch’essa non realizzata

Artwork del ciclope alieno

La lettera di Cozzi con l’invito sul set (ancora ricordo il salto sulla sedia quando l’ho letta :slight_smile: )

Cozzi è un simpatico chiacchierone, prodigo di aneddoti. E mò la locandina di “Contamination” ce l’ho pure firmata da lui…

Ora c’è anche il br (!!) a cura della benemerita Arrow. Rece su www.dvdbeaver.com/film5/blu-ray_reviews_67/contamination_blu-ray.htm
P.S. Grazie a chi ha sistemato e corretto il mio post. .

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Arrivata ieri l’edizione Arrow. Ottimo il dvd, addirittura quasi eccellente il br. In tale sontuosa veste, il film di Cozzi pare molto più “ricco” di quanto non fosse in realtà. La label britannica si conferma vincente.
P.S. Più che buono anche il comparto extra, con Cozzi al solito ciarliero, ieri come oggi.

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Visto anch’io ieri sera dall’arrivatomi fresco fresco bd della Arrow. E’ vero, in questo caso come altri il film prende nuova vita con il nuovo transfer.
Visto dopo anni, l’ho ritrovato comunque gradevole. Vero, come dice Renà, che ha una fase di stanca, la parte centrale, ma superata questa lo si vede fino in fondo con discreto divertimento.
Gli extra non li ho ancora visionati, sono corposi, ma può essere che del materiale sia di riciclo dall’edizione Neopublishing.
Noto che nessuno ha citato come l’inizio sia chiaramente ispirato a Zombi 2 di Lucio Fulci, con la nave alla deriva tra i grattacieli di New York.

Non credo.

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