Copertine estreme

Trovato per caso questo interessante articolo. Sicuramente la copertina dei Mayhem la conoscete tutti, ma qualche altra, come me d’altronde, credo di no. Attenzione, roba forte (stavolta sul serio).

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il più tosto è quello del corpo di kristen macdonald post-autopsia. esci con una copertina così oggi scateni i forcaioli di mezzo mondo.

comunque i più estremi in assoluto sono stati senza dubbio i lorsignori throbbing gristle, quando in nel 1978 in D.O.A. third annual report allegarono un calendario con foto di bambine seminude (nipoti e figlie di amiche fotografate in contesti familiari) che sfotteva perversamente i tipici calendari del gommista, oggi fuori catalogo e ricercatissimo dai collezionisti.

a livello di shock tactics una mossa rimasta insuperata. una cosa del genere oggi, contestualizzata alla natura del prodotto o meno, non li avrebbe fatti uscire di casa tranquilli. tanto più che già allora nella ristampa senza calendario era possibile ascoltare death threats, brano aggiunto a posteriori che metteva in fila alcune delle minacce di morte che ricevettero nella segreteria telefonica.

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lo so, lo so… alla lettera significa cartilagine palpitante e ho sempre preferito quest’accezione più sfumata e ambigua (conoscendo i soggetti, sicuramente anche loro). è una sorta di sequel del nome (e del progetto) precedente a tutta danger art, coum transmission (trasmissione d’orgasmo ma anche trasmissione orgasmica).

va anche detto che è un disegno abbastanza liliale e innocente all’interno di un’operazione commerciale dalla cui natura si evince la mancata volontà di provocare e scandalizzare (presente invece della grossa nell’operazione dei TG) e che comunque i tempi erano ben diversi, sicuramente scevri dall’isteria collettiva che c’è stata negli ultimi 25 anni attorno alla pedofilia.
c’è poi chi nella stessa italia è andato anche oltre il concetto di immagine trasformando la confezione del nastro/cd in involucro repellente o contundente, ma forse è uno slittamento che lambisce l’OT

curiosamente invece le copertine degli LP di quel nobiluomo di gg allin erano tutte molto sobrie considerati i titoli, i temi, i testi, l’aggressività del prodotto e soprattutto rispetto a quel che accadeva sistematicamente ai suoi live. a giudicare da queste non avresti mai detto che andando a un suo concerto avresti rischiato di sputare denti o di romperti due costole

mah in realtà direi che dato il titolo del thread sarebbe pienamente IT
fuori qualche nome dai :slightly_smiling_face:

Per i Carcass invece sarebbe stato più giusto mettere il primo Reek of Putrefaction, che sbatteva il collage di cadaveri in copertina. Symphonies of Sickness aveva una copertina gatefold con il delirio solo all’interno.

Vedo pure il povero Marco/Atrax Morgue, ma se entriamo nel giro delle cassettine e autoproduzioni industrial non se ne esce più. Questa è una mia vecchia opera, ma non ho fatto io la copertina. È stato ristampato l’anno scorso in cd con un artwork morigerato.

corro subito a farmi un hamburger!

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realizzò dei bellissimi manifesti con collage di mosche, pulci e referti medici del papilloma per gli spettacoli dei cupio dissolvi

Ho dovuto cancellare urgentemente due post per OVVI problemi di hosting, non è il primo alert che riceviamo. Anche se sono cose di pubblico dominio usate eventuali link a fonti ufficiali, vedi discoGS, ebay o simili.

Grazie

@SWAT è comprensibile e un po’ me lo aspettavo, anche se ovviamente avevo cercato di contestualizzarlo il più possibile. ricolloco il messaggio senza foto allora, nell’ordine originario.

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cultus sanguine…mi è piaciuto il loro primo MCD del 1995
considerando la loro discografia non molto ampia è sorprendente che si siano “riattivati”…

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Però è incredibile che se si tratta di estrema violenza i più non se ne fanno un problema, mentre se si parla di nudi, per quanto di bambini, allora si alzano le barricate.

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Beh, tutto il genere grind (soprattutto goregrind) abbonda di copertine marce di tutti i tipi, letteralmente migliaia, per cui c’è solo l’ imbarazzo della scelta.
Quindi partendo dai Carcass, Regurgitate, Dead infection in poi, possiamo soddisfare la nostra voglia di necrofilia fino al collasso!

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Non frequentando il genere grind, death e tutto l’estremo, posso solo citare -al momento- un paio di copertine (certamente più blande ma comunque destabilizzanti per la borghesia):

  • “The origin of the feces” dei Type O Negative
  • “Virgin Killer” degli Scorpions

entrambe furono censurate

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Per quanto riguarda la prima copertina posso anche capirlo, ma adesso con questa storia della pedopornografia si è arrivati all’isteria collettiva. Tutta colpa della rete o meglio dell’uso che la gente fa della rete. Il disco non è stato pubblicato da un’etichetta microscopica come nel primo caso, ma dalla RCA Victor. Discutibile? Senza dubbio, ma è stata fatta. Con tutte le zozzerie che si vedono su internet te la vai a prendere con una copertina del genere? C’è chi trova pedopornografica pure quella di House of the holy. Ma basta!

Pensa che del disco dei Type O negative (gruppo che ora AMO alla follia, ma proprio tra i miei preferiti in assoluto, e che snobbavo fino ai 30 anni, pur avendo sempre amato i Carnivore) esiste una versione in doppio LP “scratch & sniff”. Puoi immaginarti da solo quale odore provenisse grattando…:rofl:

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dal punto di vista di chi conosce bene il cotè del progetto, neanche il calendario-omaggio dei TG sarebbe da mettere all’indice, ma proprio perché tutt’attorno l’isteria è davvero tantissima, è cosa saggia evitarne la pubblicazione (peraltro la bambina non è neanche integralmente nuda e la foto non ha alcuna risonanza pruriginosa). si potrebbe anche pubblicare, ma perché rischiare la chiusura del forum?

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A proposito di copertine pedofile, si fa per dire, tutti conosciamo quella di Nevermind. Beh, già allora c’è chi puntò l’indice contro una fotografia assolutamente innocente (al limite di maliziosa c’era l’aggiunta dell’amo col dollaro), ma non è tutto. 15 anni dopo il pupetto divenuto adolescente, che nel frattempo s’era fatto tatuare il nome Nirvana sul petto si fece rifotografare, con i boxer questa volta, nella stessa poszione; ma dopo altri 15 anni cambiò idea (sicuramente cercava soldi facili) denunciando la Geffen, il fotografo e non ricordo chi altro definendo la copertina pedopornografica. Siccome che per fare quella foto chi di dovere ebbe il consenso dei genitori del bambino sono loro che avrebbe dovuto denunciare, no?

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Se pensi anche a tutta la scena noisegrind, roba tipo come produce il gemellino… Poi son qualche giorno che sto a censire tutte le compilation e gli album estremi usciti in Indonesia e Thailandia tra black, gore, noise, grind… Migliaia di copertine una più disturbante dell’altra. Ma si sa che laggiù l’esibizione di cadaveri completamente devastati è parte del loro feticismo. La pornografia della devastazione corporea, il corpo come un semplice involucro di carne

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