Cos'è il noir di destra... cos'è il noir di sinistra...

Titolo dell’articolo: <Bastonata a Prodi: “codardo” Il giallista Pinketts: “Cari scrittori, giù le mani dal noir: è un genere di destra”>
Poi prosegue “Il giallo è come Tex Willer: assolutamente anarchico ed, eventualmente, di destra”…

dipende dall’approccio che hai al Noir.
Certo,determinati sentimenti revanchisti comuni a molti noir non sono catalogabili come “di sinistra” ma da qui al circoscrivere il genere etichettandolo politicamente ce ne passa.
Anzi…caro Andrea (Pinketts) ce ne passa di birra sotto i ponti…

Ste classificazioni sono assolutamente inutili e stupide. Non sono d’accordo con Pinketts. Eppoi bisogna vedere quanto aveva bevuto…:smiley:

Esatto Almeyer…è proprio quello il punto.
Avere un dialogo con Andrea quando è lucido e averlo quando è brillo è tutta un’altra cosa.
Peccato perchè in questo modo aiuta solo i suoi detrattori.:o

Nessun genere narrativo è schierato politicamente, figuriamoci il noir. Può accadere che un autore di noir simpatizzi per una determinata corrente, e sicuramente questo trasparirà nei suoi racconti; tutto qui. Il problema è che oggi vengono etichettati come noir (soprattutto in Italia) romanzi che imho non lo sono. Pinketts non scrive noir; scrive storie all’insegna del surreale e del grottesco, con richiami al poliziesco. Il noir è un’altra cosa; Scerbanenco ha scritto eccellenti raccontini noir per la sua raccolta Milano calibro 9 (ma non dimentico romanzi come Al mare con la ragazza o Ladro contro assassino). E poi c’è Veraldi, con Naso di cane e L’Amica degli amici. Ma ormai etichettano come noir pure i thriller di Faletti e i romanzi dell’Alligatore di Massimo Carlotto…

non comprendo lo stupore
mi sembra ovvio

Rispetto la tua opinione ma non la condivido.
Per me Pinketts (romanziere) scrive noir.
Scerbanenco ha Sempre scritto noir.
Hai ragione sul fatto che ormai oggi si tenda a classificare sotto la voce Noir diversi altri generi “sporchi”.

Non è affatto vero che la quadrilogia scerbanenchiana sia noir al 100%; si tratta semmai di crime stories di ispirazione chiaramente simenoniana, il noir è quello dove il protagonista è un’anima nera e in fondo alle sue peripezie c’è solo la tenebra della morte e della disperazione. Per te Le Principesse di Acapulco è noir? Per me no. E aldilà del tuo amore per Pinketts (che rispetto ma non condivido) trovo che i suoi racconti siano quanto di più lontano dal noir. Noir per me sono i romanzi di Leo Malet della celebre trilogia nera, il Jim Thompson de L’Assassino che è in me, l’Eddie Bunker di Cane mangia cane. Che c’entra col noir Il Punto di vista del licantropo?

Infatti Io ho scritto il Pinketts romanziere (Il vizio dell’agnello).
E’ chiaro che non scriva dei Noir puri ma,rientrano secondo me appieno in una certa tradizione italiana dello scrivere “nero”
Poi,che nero e noir non siano la stassa cosa è una questione diversa.
Tu citi Malet e Thompson che sicuramente sono Noir ma ciò non vuol dire che il Noir per essere riconosciuto come tale debba avere un tema di fondo universalmente riconosciuto.
Quando Scerbanenco descrive il sentimento d’amore come in “Elsa e l’ultimo uomo” in una chiave assolutamente poco romantica ma allo stesso tempo tardo romanticista,beh per me anche quello è Noir.

Forse,e dico forse sarebbe il caso di dire che in Italia il Noir puro mai nessuno l’ha fatto,ma sicuramente potente è stata l’eredità scapigliata e del romanzo d’appendice sulla nostra letteratura

Mica vero: Milan By Calibro 9 è noir puro, così come Naso di cane. Solo che Veraldi e Scerbanenco non hanno scritto solo noir, mi pare che la tua interpretazione di Elsa… sia un po’ tirata per i capelli. Chiamalo alla francese o all’italiana, ma il racconto nero ha dei temi di fondo universalmente riconosciuti, come qualsiasi altro genere narrativo. E ribadisco che Pinketts avrà senz’altro qualche debito col noir, ma non mi pare che tutta la sua produzione si possa definire tale. Idem con patate per Carlotto, che al suo attivo ha noir in piena regola come L’Oscura immensità della morte e Arrivederci amore ciao, ma anche hard-boiled come quelli dell’Alligatore, che pur prendendo a prestito atmosfere spesso presenti anche nel romanzo nero di fatto prendono un’altra strada (non per niente Tarantino ha sempre negato di essere un regista noir, pur avendo realizzato tante crime stories in celluloide).

[QUOTE=Tuchulcha;83315]Mica vero: Milan By Calibro 9 è noir puro, così come Naso di cane. Solo che Veraldi e Scerbanenco non hanno scritto solo noir, mi pare che la tua interpretazione di Elsa… sia un po’ tirata per i capelli. QUOTE]

Beh scusa,con tutto il rispetto ma ho dato una mia interpretazione.
Milano by Caliber 9 non è radicalmente diverso dal resto della produzione Scerbanenchiana.
Allora,anche all’interno della quadrilogia di Duca puoi trovare

Venere Privata I ragazza del massacro Giallo
Traditori di tutti Noir
I milanesi…Commistione tra i due generi…

Curiosità:Tu credi che Scerbanenco abbia mai scritto un romanzo rosa?
Io no

[quote="“scerbanenco1986,post:11,topic:7408”]

Io sì, ed era anche bravo! Non è il mio genere, ma ritengo che chi descrive così bene gli abissi più oscuri dell’animo umano sia in grado anche di coglierne i lati più teneri. Sono pienamente convinto che avesse ragione Fabio Testi a dire che Fulci avrebbe potuto girare delle stupende storie d’amore, se avesse voluto.

[quote="“Tuchulcha,post:12,topic:7408”]

Io invece che sia improprio parlare di Scerbanenco come uno scrittore di Noir.
Credo che sia stato lo scrittore per eccellenza della cosidetta Zona d’ombra,sia quando si parla di Mala sia quando si parla d’amore.
Testi aveva assolutamente ragione

ps. Per me la quadrilogia non è noir. Come ho già detto, elementi noir nel poliziesco puro li puoi trovare, ma il noir vero è proprio è altra cosa. Poi ovviamente ognuno può interpretare un’opera letteraria come crede, ma per quanto mi riguarda i noir “torali” di Scerbanenco sono altri. Trovo che ad esempio il protagonista di Ladro contro Assassino sia decisamente più legato al noir del buon vecchio Duca; ma forse faremmo meglio a non allontanarci troppo dal tema principale del thread, che è quello sulla presunta paternità politica del genere. Innanzitutto parliamo solo di noir o il discorso pinkettsiano vale pure per i polizieschi d’azione, i thriller e gli hard-boiled?

[quote="“scerbanenco1986,post:13,topic:7408”]

Certamente, uno scrittore di razza non si fossilizza su un solo genere. Ecco perchè non considero la produzione scerbanenchiana soltanto all’insegna del noir; a dirla tutta, mi garba anche per questo.

Si rifersice al moderno calderone er cui anche Hard-boiled ed azione.
Credo non si riferisse a Faletti&co

Vero:D :smiley:
Poi bisogna vedere quanto il giornalista abbia “manipolato”…anche se c’è da dire che i pezzi riportati da me erano tra le virgolette e quindi presuppongono che AGP abbia effettivamente detto quelle cose…
Comunque io non avrei intitolato il thread"Cos’è il noir di destra… cos’è il noir di sinistra… "…mi sembra una disussione su scerbanenco:ha scritto noir…non ha scritto noir…

La discussione aveva preso questa piega perchè si dissertava su cosa bisognasse intendere quando Pinketts usava l’etichetta “noir”, imho spesso utilizzata nel belpaese per qualsiasi cosa abbia a che fare col poliziesco; anche ciò che noir magari non è. La parentesi scerbanenchiana è chiusa; continuiamo pure a discorrere sulle derivazioni politiche del genere, ammesso che ne abbia.

Per me non esiste che un genere sia di destra o di sinistra.
Ci sono autori di Destra e autori di Sinistra.
Tutto qui.

Portando il discorso agli eccessi allora bisognerebbe dire anche che Lenzi era un Fascista della prima ora e tutta la compagnia bella dei nostri polizieschi…no no…

L’affermazione è di un autore che poco si cura della parte intellettuale dei suoi lettori (io glielo dico ma sembra non voler capire) riportata da un giornale chiaramente di Destra.

Con questa frase vorresti dire che quindi la “parte intellettuale” dei lettori di Pinketts (o di qualsivoglia scrittore) sta a sinistra?

Non è per far polemica, è solo per aver chiaro il senso. :wink:

No assolutamente!!!
mi sono evidente espresso malissimo.
Volevo dire che più volte ho cercato di dirgli che oltre ad andare a programmi Trash e apparire in Tv come tutto fuorchè scrittore, potrebbe anche qualche volta rinsavirsi e dimostrarsi come realmente è ovvero una persona che sa trattare con autorevolezza anche in campo culturale.

Ovvero:Non capisco perchè Lucarelli e Montanari sono chiamati in causa ogni qual volta si parli di Noir e Nera in generale e Pinketts solamente quando si parla di Reality Show.