Cover O Non Cover?

Traendo spunto dal discorso sui Nouvelle Vague apro questo thread sulle cover chiedendo quali sono le cover più belle e quelle più brutte che sono state incise, quali sono quelle migliori dell’originale e quali quelle che vi hanno fatto incazzare, di che tipo di canzoni vi piacciono le cover, le più divertenti, ecc…

potrebbe essere che le cover per la musica sono come i remake per il cinema?

Ziggy Stardust ri-fatta dai Bauhaus stupenda
The man who sold the world rifatta dai Nirvana da brivido

di belle ce ne sono a centinaia, ma chi se le ricorda, ovviamente dimenticherò le migliori:

Quintorigo - Highway star (Deep Purple)
Psychic TV - Set the Controls for the Heart of the Sun (Pink Floyd)
Patti Smith- Gloria (Them)
Nico - The end (The Doors)
Jeff Buckley- Halleluja (Leonard Cohen)
Siouxie - Helter Skelter (The Beatles)
Tool - No Quarter (Led Zeppelin)
Death - Painkiller (Judas Priest)
Blue Öyster Cult - Born to be wild (Steppenwolf)
Celtic Frost - Mexican radio (Wall of Voodoo)
UFO Diktatorz - They saved Hitler’s brain (Unnatural Axe)
Replicant & Marc Almond - Self Control (Raf)
Novembre - Stripped (Depeche Mode)
Kiko - Planet Earth (Duran Duran)
Upsilon Acrux - Night Of The Goblin (Dawn of the Dead / Goblin)
CSI - Noi non ci saremo (Nomadi)

Superpremio:
Dokaka - The trooper (Iron Maiden) :smiley:
Marco Masini - E chi se ne frega (Nothing Else Matter / Metallica)

le più brutte le rimuovo all’istante dalla testa, comunque tendo a detestare chiunque “coverizzi” Ian Curtis. :mad:

Dear Prudence rifatta da Siouxsie tra le migliori, Mad World rifatta per la colonna sonora di Donnie Darko tra le peggiori.

Come non citare tra le migliori poi “Adolf you beauty” rifatta dai Dick Dastardly e “Moj zivot je novi val” rifatta dagli Homoplastik.

E qui ci sarebbe da discutere, proprio qualche settimana fa ho messo su il pezzo al Velvet, l’altro dj mi fa: “Si, ma la cover per Donnie Darko è mille volte meglio, queta versione fa cagare”, al che gli ho risposto che sono entrambe belle, ognuna a suo modo, e in ogni caso va portato rispetto per l’originale.
Detto questo dire che la cover di Mad Worls sia una delle peggiori cover in assoluto mi sembra esagerato.

Rornando al paragone di Johnny credo che le cover per una band sono al 90% un a tappa obbligata, nel senso che tante band iniziano facendo qualche cover, per rimpolpare la scaletta, per passione, ecc. E poi a fare una cover non è così impegnativo come fare un remake, in cui si buttano soldi, tempo, sudore, una cover è in questo senso agile, al massimo un album di cover ha la stessa valenza, ma si tratta di solito di pezzi di provenienza diversa.

I miei complimenti, questa non la conoscono tutti, né l’originale né la versione degli Ufo. Questo pezzo lo coverizzavo anche con il mio gruppo, più di dieci anni fa… quanti ricordi… :frowning:

Tornando più in topic, tra le cover che mi piace ricordare c’è “sonic reducer” dei Dead Boys rifatta dai Temporal Sluts, “stand by me” rifatta dalla primissima incarnazione dei Pennywise, tutto il disco “an hillbilly tribute to Ac/Dc” dei grandissimi Hayseed Dixie (che meriterebbero un topic a parte), “baltikum” e “kshatriya” degli Ain Soph rifatte rispettivamente da Der Blutharsh e Foresta di Ferro, “circles” degli Who rifatta dai Fleurs De Lys, più molte di quelle che avete già detto voi… ce ne sono davvero a centinaia, di tutti i generi…

Io mi gongolo, ma lo sai bene anche tu che stai esagerando… :wink: :smiley:

:slogun: :heart: :herrbitch

(e… ehm… a me la versione di “mad world” che c’è in Donnie Darko piace moltissimo, anche se preferisco l’originale… :oops:)

Ma intendi il remix di Fuzzy Hair?

Comunque il rifacimento migliore è “Smells like teen spirit” (rifatta dai Nirvana).
Le cover che ricalcano troppo la versione originale le trovo un po’ troppo fine a se stesse.

Ce ne sono moltissime ma ne dico una su tutte che ha surclassato l’originale… ovvero “All along the watchtower” di Bob Dylan nella versione di Jimi Hendrix :rolleyes:

I Blue Öyster Cult sono uno dei miei gruppi preferiti… però fare un confronto tra la loro versione di “Born to be wild” e l’originale degli Steppenwolf secondo me non è possibile: nessun’altra versione di “Born to be wild” riesce a surclassare quella originale… ovviamente IMHO :smiley:

Ah dimenticavo “Provocate” dei Guilty Razors rifatta dai Bingo (che ha fatto il miglior album punk italiano di sempre tra parentesi).

Mad World la cover mi e’ assolutamente insipida…

Le prime che mi vengono in mente sono:

Soft Cell “Tainted love” (Cobb)

Jimi Hendrix “All along the watchtower” (Dylan)

Tool “No quarter” (Led zeppelin)

Contento di sapere che anche Mister Steed ami la cover di Hendrix :slight_smile:

La cover di Mad World piace anche a me e sono d’accordo con Lucifer Elio che non è possibile fare un paragone con l’originale dei Tears for fears

io intendevo un album di cover infatti, non parlo delle cover band “locali” ma parlo di band come nouvelle vague e similari.

detto questo vorrei citare un gruppo che si chiama AXEL BOYS QUARTET, che già negli anni 90 fece un album di cover di musica dance anni 90 (ace of base, snap, ecc…) in versione lounge-easy listening, molto simpatiche e suonate molto bene. spesso in queste versioni acquistavano un valore che le originali non avevano, tanto da sembrare esse stesse la versione house di quelle del quartetto.

recentemente un tale Sagi-Rei ha fatto un disco simile, cover di brani dance anni 90 e qualcuno anni 80 in versione patinata, a volte jazzata a volte acustica o bossa nova. prodotto in italia risulta un po’ finto, lui ha una bella voce e canta alla Bublè e se alcuni brani sono curiosi e ben riusciti altri non dicono nulla. le canzoni vanno da “crying at the discotheque” a “you spin me round”, da “sweet dreams” di La Bouche a “Lady” di Mojo.

Sempre a fine anni 90 c’era Mike Flowers Pop che aveva coverizzato in maniera divina “wonderwall” degli Oasis, in stile swinging london anni 60, molto easy listening. Pare deppa uscire un suo omaggio ai Kraftwerk, in stile Coldplay… questo il suo sito: http://www.mikeflowerspops.com

Forse mi sono espresso male, intendevo dire che per regista un remake è un progetto organico, rifare cioè quel determinato film, spenderci tempo ed energie, fare una cover è relativamente meno impegnativo per la cariera di un musicista. Per band come Nouvelle Vogue il discorso è diverso, anche se comunque non rifanno un album intero, ma coverizzano un genere musicale…in questo senso Morgan che rifà un album di De Andrè dall’inizio alla fine, è la cosa che più si avvicina ad un remake.

Comunque in generale, queste operazione sono simpatiche e piacevoli, fino a quando non si allargano: negli anni 90 i vari gruppi citati da Johnny ad un certo punto mi avevano veramente rotto i coglioni, in ogni pub come sottofondo c’erano queste cover, alla radio, video, ad un certo punto mi avevano veramente stufato, tutte uguali, curatissime nell’arrangiamento, ma piatte. Il migliore è El Senor Coconuts, che comunque alla lunga mi rompeva pure quello.
Non ho mai acqusitato un cd del genere, me li sono solo doppiati, trovo più interessante un band che fa un album di cover tributo, oppure i tribute album come quelli ai Black Sabbath, e altri che ora mi sfuggono.

si, adesso il mio paragone era un po’ generico, comunque alla fine dei giochi io non vedo tanta differenza tra gli Axel Boys e i Nouvelle Vague se non nel marketing che ha fatto dei nouvelle vague un gruppo indie di “culto” o quasi e degli altri un gruppo commerciale esauritisi nel giro di 2 mesi considerato più cazzoni che altro. però non c’è differenza se non nella scelta del genere da coverizzare e dello stile in cui farlo.
al di là che piacciano o che non piacciano, che stufino o meno, che siano cover simpatiche o meno, quello che mi fa incazzare è che spesso lo spessore di un gruppo e la sua “dignità artistica” è una cosa studiata a tavolino. e i nouvelle vague non ne sono esenti.

mi sono venuti in mente i progetti Easy Star All-Stars, ovvero “Dub Side of the Moon” e “Radiodread” dove si coverizzavano “Dark Side of the Moon” e “Ok Computer” in versione dub e reggaee
e poi Richard Cheese and Lounge Against the Machine noto per le cover di brani storici, e non, di gruppi “hard & heavy”.

Marc Almond omaggiò anche il machismo di Hendrix in un medley uranista di Hey Joe, Purple Haze e Voodoo Chile

Segnalo la sublime cover de “La barca” di Celentano, fatta dai Der Blutarsch

24000 Bacirifatta dai Mr. Bungle!:wink:

Si se non sbaglio dovrebbe comparire nell’album “The art of falling apart” ma potrei sbagliarmi, vado a memoria perchè l’album non lo possiedo…

E’ nel primo bellissimo album, Non-Stop Erotic Cabaret

Infatti sbagliai… i’m sorry

nel primo c’è Tainted Love di Gloria Jones, mentre, come diceva giustamente Smalto Nero, il medley uranista di Hendrix si trova in “The art of falling apart”