Creepshow (Shudder, 2019)

Prodotta dall’effettista Greg Nicotero per il canale americano SHUDDER, ecco la serie tv tratta dal film di Romero e King ispirata ai fumetti EC. Ogni episodio contiene due storie; finora è stato trasmesso solo il primo: il segmento iniziale è la trasposizone di un racconto di Stephen King, Gray matter (Materia Grigia, presente nella raccolta A volte ritornano). Il cast include il gradito ritorno di Adrienne Barbeau, Tobin Bell ed è diretto da Nicotero. Non male, ma col testo a disposizione mi aspettavo di più.

Molto meglio il secondo segmento, House of the Head, diretto da John Harrison (già regista di Tales from the Darkside: the movie, film dalla omonima serie antologica horror di metà anni 80 prodotta da Romero). Una bambina scopre che nella casa delle bambole nella sua cameretta è apparsa una mostruosa testa mozzata…
ps: c’è anche un’apparizione omaggio a Creepshow 2.

Per ora mi sembra un prodotto valido, da seguire. La prima stagione comprende 6 episodi. Tra i registi c’è anche Tom Savini.

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Il secondo episodio, trasmesso qualche giorno fa, mi ha esaltato: il primo segmento si intitola Bad Wolf Down… ma si potrebbe anche chiamare American werewolves in Nazi Occupied France… durante la seconda guerra mondiale, in un paesino francese, alcuni soldati americani, in fuga dai nazi, si rifugiano in una prigione in mezzo ad un bosco. Dentro trovano un macello, corpi di dilaniati, ecc… e, rinchiusa in una cella, una ragazza del posto che sostiene di essere un licantropo. Intanto i tedeschi circondano la prigione. Sembra ormai finita per gli americani, ma…
molto bello questo segmento, brillante l’idea di visualizzare la trasformazione in lupo mannaro con la dissolvenza delle vignette dei fumetti (ricorda l’effetto classico dei film Universal anni 50 e allo stesso tempo omaggia i comics ispiratori della serie). Guest star Jeffrey Combs, perfetto nel ruolo di un folle comandante nazista.

Il secondo segmento, The Finger, è un gioiellino scritto da David J. Schow (scrittore americano, sceneggiatore tra gli altri di Texas Chainsaw Massacre 3, ecc.). Un ragazzo trova un dito mostruoso in mezzo alla strada, lo porta a casa e bagnandolo per sbaglio, esso piano piano comincia a crescere. Ne nasce una creatura che il ragazzo adotta. Il mostriciattolo per ricambiare, uccide tutti quelli che gli danno noia… Diretto benissimo da Nicotero, questo segmento a tratti mi ha ricordato l’episodio di Tales from the Darkside Inside the closet di Tom Savini, con la piccola creatura mostruosa Lizzie che stringe la mano al suo padrone come fa il mostriciattolo in questo bell’episodio di Creepshow.

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Forte, in UK stavo controllando che è possibile usuifruire di una prova gratuita per 7gg su Prime video…

Uscito e recuperato anche il terzo episodio. Per il momento ho visto (e sottotitolato in italiano) solo primo segmento del primo, da esso e dal trailer sembra serie molto ben fatta. Ovviamente in puro stile i racconti della cripta e simili. Continuerò con la sottotitolazione, in caso vi terrò aggiornati

Il terzo episodio ha il primo segmento ambientato durante la notte di Halloween: in All Hallow’s Eve, John Harrison dirige la storia di 5 ragazzini mascherati che girano per le case di un quartiere a chiedere il classico trick or treat, ma gli abitanti sono realmente terrorizzati da loro. E nell’ultima casa che visitano, reclamano la vita di un loro coetaneo. Sono dei mostri carnefici oppure sono loro le vittime?

Nel secondo segmento, The Man in the Suitcase, un ragazzo, in aeroporto, prende la valigia sbagliata. A casa si accorge che dentro non c’è la sua roba, bensì un uomo incredibilmente accartocciato ma vivo…che gli chiede di liberarlo, una operazione dolorosissima per l’ospite della valigia, il quale, ogni volta che sente dolore, emette una moneta d’oro dalla bocca! Premessa fantastica per una storia che non procede altrettanto bene e rovinata da un finale a mio avviso confuso. PS: ci sono piccoli omaggi alla rivista FANGORIA.

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Visti (e fatti i sottotitoli) i primi 2 episodi. A mio modesto pare i 4 segmenti sono altalenanti. Il più debole di tutti è forse quello della casa delle bambole (secondo segmento del primo episodio) anche se l’idea non è male, avrebbero potuto svilupparla meglio. Forse avrebbe necessitato maggior minutaggio.
Dovendo fare una parzialissima classifica al momento la seconda puntata batte la prima in entrambi i miniepisodi e spero davvero che sia un buon presagio per il futuro.
Che la serie continui in crescendo
Il segmento dei lupi mannari contro i nazisti riporta un po’ alla mente il fake trailer in Gridhouse. Quello sarebbe potuto essere un grandissimo exploitation movie. Chissà che questo episodietto di Creepshow non ispiri qualcuno a girare un domani un lungometraggio di tale ispirazione

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Eccoci al quarto episodio: il primo segmento, The Companion, scritto da Joe Lansddale, è una bella storiella con uno spaventapasseri assassino che ha a che fare con un ragazzino bullizzato dal fratello maggiore cattivo. Ottima la regia e bello il look dello spaventapasseri.

Il secondo segmento, Lydia Layne’s better half, scritto da Nicotero e John Harrison, vede una dirigente di azienda senza scrupoli che, nel tentativo di sbarazzarsi del corpo di una sua dipendente, deceduta durante un litigio per una importante promozione negata, rimane bloccata in ascensore col cadavere… carina la storia, ma la regia non la valorizza e tra i due segmenti, per me è quello più debole.

Comunque, entrambi gli episodi strizzano l’occhio al film capostipite nel finale: nel primo segmento, il ragazzino, a vendetta compiuta, guarda ammiccando alla finestra dove c’è lo scheletrico Creepy sorridente, come nel prologo del film di Romero. Nel secondo segmento, il cadavere nell’ascensore ha tra le mani la testa della responsabile, come se fosse…la sua torta.:wink:

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Quinto episodio… entrambi i segmenti sono diretti da John Harrison, e sono due gioiellini… il primo, Night of the Paw, è una rielaborazione della classica storia della zampa di scimmia che garantisce tre desideri che poi finiscono male. In questo caso è la moglie di un proprietario di onoranze funebri ad avere la zampetta magica che scatena tutta la complicata vicenda, che vede riesumare cadaveri, l’invocazione di un killer, il ritorno dalla morte di un malato terminale… tanti colpi di scena, gran ritmo, e un bel finale per uno dei segmenti più belli, a mio avviso. Il protagonista, Bruce Davison, lo ricordo nell’episodio di Tales from the Darkside The Word Processor of the Gods scritto da Stephen King. Ciliegina sulla torta, c’è una inquadratura ad un registro con le firme di Herbert West, Francesco Dellamorte e Gnaghi!!!

Scritto dall’autore splatterpunk John Skipp - ho la sua antologia Il libro dei morti viventi - il secondo segmento, Times is Tough in Musky Holler, tratta proprio di un mondo post-apocalisse zombi, in cui un crudele sindaco autoritario e i suoi sodali, dopo essere stati catturati dai cittadini, vengono condannati a morte con una esecuzione spettacolare trasmessa in tv: immobilizzati e con la sola testa che spunta dal terreno, sono al centro di un campo da gioco in cui vengono rilasciati degli zombi affamati senza arti che strisciano verso di loro…

A pare mio invece il quarto episodio è deboluccio su tutta la linea. L’episodio con lo spaventapasseri lascia il tempo che trova, relegando la parte horror un po’ troppo nel finale e per mancanza di tempo non viene sviluppata a dovere. Il secondo invece sa già visto e rivisto e sa tanto di j-horror fine anni 90 col fantama che torna mosso dalla vendetta. Evidente omaggio a the grudge (anche la protagonista è orientale)

Scricchiolii nella serie si avvertono già dall’episodio 3: primo miniepisodio scialba storiella di halloween di bambini fantasmi che tornano a vendicarsi dei propri bulli (anche qui, tutto già visto e si poteva almeno giocare la carta del gore e metterci un po’ più di cattiveria). Secondo segmento abbastanza bizzarro, ma a parer mio in parte rovinato dalla troppa ironia

Fortunatamente la serie sta andando bene. Ormai manca un solo episodio alla fine di questa prima stagione… spero ne mettano in cantiere una seconda.

Confermata la seconda stagione!

Sesto episodio… nel primo segmento, Skincrawlers, una azienda offre una cura dimagrante miracolosa: utilizzando una specie rarissima di lampreda che succhia il grasso invece che il sangue, in pochissimi giorni viene garantito un fisico asciutto anche ai più corpulenti. Divertente satira che mi ha fatto tornare in mente l’episodio Hair di Body Bags

Il secondo segmento, By the Silver Water of Lake Champlain, diretto da Tom Savini e scritto da Joe Hill, è una sorta di fiaba ambientata a metà anni 80 in cui una ragazzina, che crede nell’esistenza di un mostro nel lago - per cercare il quale suo padre aveva perso la vita - avrà modo di vedere confermate le sue idee. Il mostro è un esemplare di plesiosauro. Con questo segmento naif, che ricorda molto le atmosfere semplici di Tales from the darkside, si conclude la prima stagione di CREEPSHOW.

Visti i due episodi speciali in concomitanza delle festività:

Lo speciale di Halloween consiste in due episodi in grafica animata, e come soggetto ha due racconti horror: L’arte di sopravvivere di Stephen King (da Quattro dopo mezzanotte ) e Twittering from the Circus of the Dead di Joe Hill, figlio d Stephen. La soluzione grafica (la staticità delle vignette rotta da alcuni movimenti) è piacevole e lo splatter non manca.

Lo speciale di Natale è un lungo episodio con attori, Shapeshifters Anonymous, diretto da Greg Nicotero, e racconta di un club di persone tutte animali mannari. La storia evolve in modo folle, andando a scomodare la Bibbia, che fu censurata per celare che i mutaforma sono stati creati da Dio all’epoca di Adamo ed Eva; inoltre Babbo Natale, anch’egli creato da Dio ma poi reclutato da Lucifero, è il loro acerrimo nemico, un cacciatore sadico di mutaforma insieme ai suoi aiutanti… Nel finale, uno scontro tra un’orda di Babbi Natale e i mutaforma termina con un duello conclusivo tra Santa Claus e il progenitore dei mutaforma, un colossale licantropo…

L’episodio mantiene un registro comico-scherzoso, reggendo bene l’assurdità della storia, grazie ad un buon ritmo e una buona regia. Vengono citati Landis (la parola d’ordine), Argento (una insegna porta il suo nome).

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Seconda stagione, episodio 1:

diviso in due segmenti, il primo è una sorta di remake della storia contenitore dell’originale Creepshow di Romero, con un bambino appassionato di horror che si vendica dello zio violento, ordinando dalla rivista Creepshow un modellino dalle sembianze del burbero che usa a mo’ di bambola voodoo.

Il secondo segmento è pazzesco… in una piccola emittente tv, viene presentato, durante una trasmissione di reperti storici, un vecchio libro… ma è il Necronomicon de La Casa di Raimi! Il conduttore inavvertitamente evoca i demoni, che infestano gli studi e sarà una lotta tra i mostri e i sopravvissuti. Con Ted Raimi… uno spasso!

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Episodio 2:

Il primo segmento è incentrato su un hotel che fa leva sull’essere “infestato” per attirare clienti, i cui proprietari chiedono l’intervento di una nota influencer per risollevarsi dalla penuria di prenotazioni.
Nella buona tradizione EC Comics, finirà male per tutti… Con C.Thomas Howell.

Il secondo segmento parla di un disinfestatore di professione, che per una lauta somma non si tira indietro nel commettere l’atto più spregevole, l’omicidio… ma non ha fatto i conti col senso di colpa.
Non particolarmente riuscito, ma pieno di omaggi cinefili, dall’episodio degli insetti di Creepshow, al Carpenter de Il signore del male ed Essi vivono (c’è pure Keith David), ad Incredible Shrinking Man di J.Arnold. Con la Ashley Laurence di Hellraiser.

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Episodio 3:

Una storia Sci-fi è alla base del primo segmento. Due astronauti in orbita sulla terra per testare un nuovo marchingegno che controlla la gravità, vengono dirottati dal governo verso una missione segreta: entrare in contatto con degli alieni. Ma la gelosia e un senso di inferiorità causato da un padre troppo celebre di uno dei due ha degli effetti devastanti… bella escursione in un territorio più alla Twilight Zone e The Outer Limits che da Creepshow, se non fosse per il beneamato gore…

Nel secondo segmento una sorella e un fratello, da prima rivali, entrano in sinergia dopo che la ragazza è diventata una vampira ed ha divorato i genitori. Con Molly Ringwald.

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Episodio 4:

Due segmenti non esaltanti: nel primo, un idraulico se la deve vedere con un mini blob che infesta le tubature. con Barbara Crampton e ammiccamenti all’episodio La zattera di Creepshow 2.

Nel secondo, una spedizione artica rivela un varco ancestrale dove fuoriesce un mostro famelico… Un mix di La Cosa e Lovecraft non all’altezza dei modelli di riferimento.

Episodio 5:

Un’unica storia in conclusione della seconda stagione: un inventore ha ideato un macchinario VR in grado di far entrare lo spettatore nei film. Questa cosa però crea delle ripercussioni con sua moglie. Confusa ma divertente variazione di Ready Player One, con l’attore Justin Long a tu per tu con Christopher Lee e Peter Cushing in Horror Express e nel finale, una discesa nell’inferno in bianco e nero de La notte dei morti viventi.
A cornice dell’episodio, un prologo e un epilogo geniali, all’interno di un videogioco FPS ambientato nei film di Romero.

Terza stagione, episodio 1 Mums/Queen Bee

Il primo segmento vede un padre aggressivo (un americano trumpiano, insurrezionalista e violento) bloccare la fuga della moglie col figlio. Con la scusa di portarla a farla visitare da uno psichiatra, la uccide e la sotterra nel giardino di casa. Ma in quel punto nasce una pianta zombi, che si allea col ragazzino per eliminare il padre e i suoi amici collusi.
Nel secondo segmento 3 teenager entrano di nascosto in un ospedale per vedere la loro cantante preferita, ricoverata perché in procinto di partorire. In realtà l’artista è un mostro-insetto orripilante che ipnotizza le persone con il suono della sua voce, rendendole degli ultracorpi.

Episodio 2 Skeletons in the Closet/Familiar

L’episodio più bello IMHO della terza stagione: il primo segmento è una gara tra collezionisti di film. Uno dei due ha l’esposizione più ambita, un diorama con gli scheletri umani veri usati in vari film: ne i Predatori dell’arca perduta, in Poltergeist, in Creepshow e in Dawn of the dead. Ma il rivale (James Remar!) ha un asso nella manica per ricattarlo… pieno zeppo di riferimenti al cinema horror, dalle memorabilia in mostra a scene vere e proprie con omaggi a Il teschio maledetto, Shining, Psycho, fino ad Harryhausen!
Nel secondo segmento, durante un incontro con un chiromante, ad un uomo viene rivelato che un familiare (cioè un demone) lo segue come un’ombra. Proverà a catturare l’essere infernale con una trappola nel suo appartamento…

Episodio 3 The Last Tsuburaya/Okay, I’ll Bite!

Nel primo segmento, l’ultimo quadro creato da un artista giapponese medievale, noto per i suoi dipinti di demoni, viene acquistato da un ricchissimo e antipatico magnate, che lo strappa ad un museo. Il dipinto è sigillato e nessuno lo ha mai visto. Per cattiveria, il magnate distrugge il quadro dopo che solo lui l’ha visto, ma verrà perseguitato dal demone sulla tela…
Nel secondo segmento, un carcerato amico dei ragni esegue un rituale egizio grazie al quale si reincarna in una divinità a otto zampe…

Episodio 4 Stranger Sings/Meter Reader

Nel primo episodio un dottore viene rapito da due donne: una di loro è una sirena (che col suo canto attira gli uomini per divorarli) che vuole diventare umana, e vuole scambiare le corde vocali con l’altra donna, che al contrario vuole diventare l’essere mitologico. Costringono così l’uomo ad eseguire il trapianto…
Il secondo segmento ha un setting distopico, con una infezione che ha colpito l’umanità trasformando gli infetti in demoni alla Esorcista (con tanto di vomito verde). I pochi immuni girano il mondo tentando di esorcizzare gli ammalati prima che il contagio abbia completamente preso il sopravvento sul corpo, altrimenti in quel caso la soluzione è la decapitazione.

Episodio 5 Time Out/The Things in Oakwood’s Past

Nel primo segmento, un ragazzo eredita dalla nonna un armadio dentro il quale il tempo si ferma. Grazie a questo potere, riesce a fare una brillante carriera in ufficio, riuscendo a smaltire le pratiche prima degli altri. Ma attenzione ad entrare nell’armadio senza la chiave…
Il secondo segmento è una animazione, e vede una piccola città di provincia in procinto di risolvere un vecchio mistero… 200 anni prima tutti i suoi abitanti erano spariti nel nulla… Ora è stata trovata una cassa sotterrata, una time capsule, che verrà aperta dal sindaco durante una festa del Paese e che promette di svelare cosa successe…

Episodio 6 Drug Traffic/A Dead Girl Named Sue

Nel primo segmento una donna in procinto di passare il confine per entrare negli USA ha un malore e si rivela essere un mostro che usa il corpo di altri. Un po’ ricorda The Borrower di John McNaughton, regista di Henry pioggia di sangue con Micheal Rooker, che ha una parte in questo segmento.
Il secondo segmento è una storia di vendetta, in cui gli abitanti di un villaggio sono stanchi degli omicidi impuniti del figlio del sindaco e insieme al capo della polizia, attuano la giusta punizione, sfruttando anche la strana epidemia che sta infestando il mondo in cui i morti tornano in vita… in bianco e nero ed ambientato durante La notte dei morti viventi di Romero (in tv passano le immagini del notiziario prese dal capolavoro di Romero).

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Creepshow Season 4

Il livello generale si mantiene buono, la sensazione è che la serie sia diventata una specie di laboratorio per studenti di cinema ed effettisti.

Il primo segmento del primo episodio, diretto dal boss di KNB Greg Nicotero, è una storia di assedio da un misterioso mostro, con implicazioni più profonde (il mostro è partorito dalla solitudine di questi tempi, un fardello comune a tutti). Ottimo ritmo e il mostro mi ha ricordato le creature create da John Carl Buechler.

Nel secondo segmento un fotografo è perseguitato da qualcuno che scatta delle fotografie in polaroid di fatti che si avverano da lì a poco e la storia ha notevoli assonanze con Chi è sepolto in quella casa.

Nel secondo episodio, il primo segmento vede un cappello che stimola la creatività a scrittori simil Stephen King, ma con conseguenze spiacevoli.

Il secondo segmento è una storia d’amore, un marito che nasconde la moglie diventata un ghoul, provvedendo alla sua fame di carne umana.

Nel primo segmento del terzo episodio, un ragazzo uccide i genitori ossessivi, ma essi ritornano come fantasmi cercando di organizzare la sua vita. L’episodio è chiaramente ispirato a Sospesi nel tempo.

Nel secondo segmento, una storia di lupi mannari con echi di Cappuccetto rosso.

Nel quarto episodio, il primo segmento, una storia di vampiri, diventa una metafora dell’America xenofoba, con i vampiri nei panni di sgraditi stranieri da eliminare.

Nel secondo segmento, una sorta di Jumanji horror, un vecchio videogioco ritirato dal mercato viene ritrovato e giocandoci ha degli effetti nocivi.

Nel quinto episodio, il primo segmento ha a che fare con dei sacrifici umani a una divinità millenaria mostruosa, e vede tra i protagonisti Tom Atkins.

Nel secondo segmento, una disegnatrice pubblicitaria vede avverarsi i suoi schizzi di morte riguardanti i suoi colleghi, ma la cosa le si ritorcerà contro.

Nel sesto episodio, il primo segmento è il clou della serie: un ragazzino trova nel suo negozio di fumetti dei vecchi comics in 3D creati da George Romero. Inforcando gli occhialini 3D, però, egli libera gli zombi della copertina! Non resta che far uscire dalle pagine l’avatar di George Romero in persona, per aiutarlo a combattere i non morti!

L’ultimo segmento è una storia degna di Tales from the darkside, la regia è di John Harrison e vede il folclore della fatina dei denti avverarsi, con una presenza mostruosa che terrorizza una ragazzina.

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