Cristo si è fermato a Eboli (F. Rosi, 1979)

Divorato ieri sera nella generosa versione offerta da raiplay, indiscutibile capolavoro, quelle quattro ore sul divano che tutti vorremmo per inugurare l’avvento del plaid e il calo di temperature, a tratti romantico, a tratti nostalgico non mancano digressioni di tensione, poi molte parti a me incomprensibili verrebbero forse chiarite con la lettura del libro, mia umiliante lacuna.

Per dirne una, la scena dei maiali? Immagino qualche rituale a me ignoto, tra l’altro scena davvero forte, impensabile al giorno d’oggi.

E poi la Santarcangiolese (Irene Papas) per rimanere in tema con le scene impensabili nel nuovo millennio
, quando fa il bagno al bambino, boh mi è sembrata troppo sopra le righe.
Sempre nella stessa parentesi, viene velato un rapporto attrazione tra Levi e la femmina.
Idem con la sorella, magari è solo Volontè che faceva il provolone con la Massari, chi non lo avrebbe fatto? Ma quando arriva in paese per la visita (non conoscendo bene la storia) pensavo che era un’amante spacciata per sorella da come i baci erano “ravvicinati”.

Ultima curiosità , Levi fu confinato nel paesino di Aliano, ma nel film utilizzano Craco, borgo in provincia di Matera attualmente abbandonato, viene mostrato anche in Basilicata Coast to Coast
Ci sono stato la settimana scorsa, abbandonato, recintato e con totale divieto di accesso, vi mostro in omaggio una foto della stessa inquadratura iniziale:

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