Custodes Bestiae (L. Bianchini, 2004)

DVD IT

In un paesino sperduto tra le montagne del Friuli, un professore e un giornalista indagano su una maledizione che fa morire la gente del posto.

Si può affermare con assoluta certezza che Lorenzo Bianchini ha capito benissimo cosa sia la paura, come rappresentarla e come renderla contagiosa, con mezzi praticamente inesistenti ha creato un film che riesce a catturare lo spettatore dall’inizio alla fine con una storia intrigante e fottutamente spaventosa, sicuramente il miglior horror italiano moderno, assolutamente da recuperare, non fatevi ingannare dall’aspetto amatoriale, vi piacerà.
Il DVD Italiano è praticamente regalato, attualmente a meno di 7€ non fatevelo sfuggire.

Bello e angosciante assai, la parte finale mette davvero i brividi. Speriamo si decida a sfornare il suo nuovo film, sono anni che ci lavora… dopo questo ha dato ancora ottime prove nel genere con Occhi e Oltre il guado.

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Se @SWAT non l’avesse inserito nella sua top ten horror probabilmente non avrei saputo dell’esistenza di questo gioiellino. In questo caso però mi giustifico visto che mi sembra di aver capito che non è mai uscito un suo film in sala e che la sua produzione fra corti, mediometraggi e film come questo è in dialetto friulano.
Custodes è la vittoria del cinema delle idee. Zero budget, girato in digitale ma avvincente dall’inizio alla fine grazie ad un interessante soggetto ed alla capacità di Bianchini di creare tensione con riprese ben studiate al di là dello sfruttamento dei trucchi sonori e di montaggio.
Mi è ovviamente venuto l’accostamento alla Casa dalle Finestre che Ridono, sia per il ruolo centrale dell’affresco sia per le atmosfere localistiche del contesto in cui si svolge l’azione.
Mi è piaciuto tanto anche il commento sonoro, veramente inquietante anche per l’uso attento che ne viene fatto.
Ovviamente siamo sempre di fronte ad un cinema indipendente e naturalmente imperfetto. Mi è sembrato di riscontrare alcuni buchi di trama. Dico che mi è sembrato perchè quando sono passati all’uso del friulano ovviamente mi sono perso diversi passaggi dei dialoghi.
Non mi è piaciuto poi lo sfruttamento eccessivo di un montaggio sopra le righe, con immagini subliminali, zoom saturati, scene ripetute ma soprattutto le apparizioni improvvise della ragazza con gli occhi indemoniati di cui non ho capito la funzione se non quella di fare da semplice bau-bau (odio queste cose).
Bianchini comunque ha dimostrato come si possa far paura senza versare un goccio di sangue finto con buona pace della nouvelle vague dell’horror indipendente dove senza splatter pare non si possa fare un film.
Solo una cosa: Bianchì, lascia perdere la composizione dei cartelli finali. Quello di questo film è di uno sciatto…

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