Death in June in Italia

Strano che nessuno ne abbia ancora scritto.
Insomma Mr. Pearce per i 30 anni di carriera ha deciso di intraprendere un nuovo tour, per ora solo europeo.
In Italia è stata prima annunciata la data al Qube di Roma il 20 ottobre, poi ne è stata aggiunta un’altra il 28 ottobre al Carlito’s Way, dalle parti di Pavia (quest’ultima data già sold out).

Chi di voi ci va? Io ho preso inizialmente il biglietto per Roma, poi anche quello di Pavia con l’intenzione di vendere quello per Roma. Alla fine me le faccio tutte e due, non ho mai visto DIJ live e non credo di saranno ancora tante occasioni.

Qua il dettaglio delle date:

http://dij30.blogspot.com/2011/08/dij-1981-2011.html

Per quanto mi riguarda, ci si vede a entrambe le serate. :wink:

Ottimo!!! So cha a Roma verrà anche Val, e Killer Klown a Pavia.

A Roma se riesco a prendere i giorni mi aggrego, di Giovedì :frowning:

Confermo la mia presenza a Pavia, tra l’altro c’è l’aggiunta di Fire + Ice

La locandina di Retorbido

Swat! Fa sapere per Roma, io a breve mi organizzo, per ora sono da solo ad andare su, quindi treno e notte a Roma, se ci si rimedia in più vediamo come fare.

Vogliamo a mente fredda fare delle considerazioni?
La data romana, per me molto emozionante perchè era la prima volta che li vedevo, mi ha lasciato un pò di amaro in bocca. Sarà per problemi tecnici (voce troppo bassa per metà concerto, ventole sparate a mille che facevano un fastidioso rumore di sottofondo, terribile nei pezzi più tranquilli), sarà che non mi erano parsi tanto in forma, insomma, al di la della scaletta comunque generosa e ottima ero rimasto un pò deluso.
Altra storia la data di Retorbido…il locale più piccolo (all’inizo non gli davo una lira visto che è una specie di roadhouse), con gente più “attenta” al concerto ha contribuito a creare una certa magia nell’aria, e pure Douglas mi è parso più in forma e motivato, senza contare che è riapparsa la leggendaria bandiera marrone a cui fa riferimento Chimenti nel libro.
La scaletta è stata addirittura ancora migliore e con diversi pezzi in più.
Chiaro che tanti pezzi, con la formazione a due, cambiano parecchio e tanti altri ovviamente non vengono neanche riproposti, ma i DI6 di oggi sono questi e se gli si da la giusta situazione ripagano ampiamente.
Chi si lamenta per i troppi pezzi con la chitarra acustica su tre accordi non ha di certo ben capito lo spirito del gruppo, è come dire che i Ramones o gli AC/DC suonano sempre la stessa canzone.
Alcuni miei amici che li ahnno visti diverse volte e un pò titubanti, mi han detto che è stato il milgiore concerto visto dopo la leggendaria data del TPO di Bologna.

Un abbraccio a Slogun, Elisa, Killer Klown e Disguised Master.

La data di Retorbido è stata davvero eccezionale. Era la quinta volta che li vedevo dal vivo, e nella mia classifica di gradimento questa si piazza come buona seconda (al primo posto, inarrivabile, ci sta Londra nel 2004). A Roma non è andata male, secondo me. Da dove ero io il rumore delle ventole non era più di tanto fastidioso (sarà che ero abbastanza vicino alle casse), ma effettivamente i suoni hanno lasciato parecchio a desiderare in alcuni momenti… se non altro questo ci ha dato modo di assistere a due cazziate priceless di Doug al fonico :D, ma con il senno di poi avrei preferito non vederle.

Per la questione “stendardo”, a Roma Aldo Chimenti l’ha dato a Douglas nel backstage prima del concerto, come da tradizione, ma ormai era troppo tardi per poterlo posizionare. A quel punto Douglas se l’è fatto consegnare promettendo di esporlo a Retorbido, come effettivamente è stato.

Per quanto riguarda la formazione a due, le canzoni acustiche, etc.: che i Death In June dal vivo siano così non dovrebbe essere una novità per nessuno, già nel 2002 i concerti avevano questa fisionomia (ma anche prima, come testimonia il disco live “Something Is Coming”). Chi si lamenta troppo non ha ovviamente capito nulla, se cerca musica con varietà etc. deve guardare altrove. All’uscita, ho sentito un ragazzino lamentarsi perché non aveva sentito i brani minimal-wave di “The World That Summer”… fai un po’ te…

In finale, sono stati due bei concerti (ognuno a suo modo) e due belle esperienze. Io sono molto soddisfatto.
Ricambio l’abbraccio, e saluto anche Val, che erano davvero anni che non vedevo!

Si certo, mi fa piacere che un esperto come Slogun condivida le miei impressioni, diciamo solo che a Roma mi aspettavo di vedere un concerto come quello del Retorbido, e comunque sono contento di essere stato ad entrambi. Anzi, sarei quasi tentato di andare a Londra per l’ultima data europea.

Comunque è vero, io non so cosa si aspettava di vedere o ascoltare dai Death in June certa gente, un concerto elettrowave?

Eh, namadò, adesso non esagerare :smiley: sono solo un fan particolarmente “malato”.

Anzi, sarei quasi tentato di andare a Londra per l’ultima data europea.

Io purtroppo non posso, altrimenti l’avrei fatto ben più che volentieri. Era in programma, ma mi tocca rinunciarci…

Io purtroppo non posso, altrimenti l’avrei fatto ben più che volentieri. Era in programma, ma mi tocca rinunciarci…

in pratica si tratterebbe di fare il Natale a Londra, se trovo qualcuno dei miai amici che si aggrega ci faccio un pensierino, ma la vedo dura!

Bravo Elio, bravissimo. Mi fa piacerissimo sapere che tu non essendo il classico fan ‘neofolk’ hai tracciato un’analisi perfetta su cosa è e vuol dire Death In June oggi nel 2011. A volte ho l’impressione che i fans non hanno idea (o fanno finta per pigrizia) dell’evoluzione di un progetto che ha ormai 30 anni e si è discostato ormai da tempo dalla classica concezione di ‘gruppo musicale’.

Personalmente era la seconda volta che li vedevo (Roma nel 2002, stessa formazione con sporadici introduzioni vocali di Boyd Rice) e Retorbido ha dimostrato che Douglas magari non è lo stesso di prima ed è naturale a mio modo di vedere. Ma ha comunque dimostrato di essere uno che nel bene e soprattutto nel male crede in quello che fa.

Lunga Vita!

Aggiunta nuova data il 17 dicembre allo Zoe di Milano, biglietti in vendita dal 9 novembre, se qualche romagnolo ci va quasi quasi mi aggrego!

Visto che siamo in tema…

http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?21607-[libro]-DEATH-IN-JUNE-la-biografia-ufficiale&p=272265

IO HO VISTO SOLO LA DATA DI ROMA, ho avuto come l’impressione…che avesse voglia di tirare via il concerto…poi si quelle ventole terribili :confused::confused::confused::confused:

No, ‘tirare via’ il concerto direi proprio di no, diciamo piuttosto che arrivati a un certo punto (soprattutto verso il finale) il buon Douglas ne aveva davvero piene le palle del fonico e dei vari problemi con i suoni…

Comunque, per tirare le somme dopo un po’ di mesi, anche la data di Milano è stata superiore a quella romana. Non ha raggiunto le vette di Retorbido solo perché per le solite ragioni di delibere comunali etc. i Death In June non hanno eseguito alcuni dei brani previsti per il bis… e infatti Douglas era parecchio amareggiato, a fine concerto. Ad ogni modo, a mio avviso è stato un tour italiano di tutto rispetto.

tornano a dicembre se vi interessa…:wink:

Io a Milano credo di esserci.

Mi e’ piaciuto il concerto a Milano: ottima scaletta, pubblico caloroso, Douglas in palla. Concerto bello lungo, ha suonato un’ora e tre quarti.

Forse, essendo un giovedi’, si potevano eliminare i gruppi precedenti, o tenerne solo uno, e fare iniziare prima DIJ. Non puoi di giovedi’ far finire un concerto alle due (mi pare, forse era anche piu’ tardi). Morale della favola alle 6 del mattino ho aperto la porta di casa, alle 9 ero al lavoro. :slight_smile:

Ri-saluto Slogun. :slight_smile:

Dopo un anno esatto, noi saremo a Brescia…c’e’ qualcun’altro?